Lo stress è la “malattia” del nostro millennio.
Ma cos’è in realtà? Come si manifesta e come puoi imparare a tenerlo sotto controllo?
Stress: una spiegazione semplice
Siamo “stressati” quando ci sentiamo costantemente sotto pressione e impossibilitati a fermarci e a fare un “profondo respiro” o a prenderci una tregua. Come quel criceto che gira sempre più velocemente sulla ruota, senza riuscire a trovare una via di uscita.
Gli studi dicono che è ormai una condizione molto frequente, riguarda almeno il 75% delle persone: il 25% di queste avverte uno stress molto alto e il 43% di questi mostra già i segni di uno squilibrio fisico come conseguenza di questo stress.
Cioè lo stress è già diventato infiammazione e ha già investito diversi sistemi interni, pregiudicandone il funzionamento.
Un fenomeno che le condizioni lavorative precarie e troppo intense, unite all’isolamento e all’instabilità dei legami, amplifica enormemente e che sembra colpire maggiormente le donne, poiché spesso tendono a farsi carico non solo del proprio stress ma anche di quello del partner e degli altri componenti della famiglia.
Lo stress ci rende estremamente sensibili, più esposti nelle emozioni e costantemente impegnati per cercare di superare questa condizione, senza averne gli strumenti, cosa che acuisce ancora di più la condizione di disagio.
Iniziamo a non sentirci più noi stessi, ci sentiamo vivi solo a metà.
E il disagio, da essere nella nostra mente, diventa fisico e gradualmente blocca i sistemi del corpo tramutandosi in malattia vera e propria.
Quello che succede, però, se andiamo dal dottore, è che il più delle volte ci viene detto che non abbiamo nulla di organico (il processo è ancora nella fase iniziale o i danni al funzionamento sono ancora generali e lievi e il dottore fatica a catalogarli).
Ci dice anche che tutto sembra essere solo “nella nostra testa” e che quindi ci dobbiamo solo calmare e che i sintomi passeranno così come sono venuti.
Ovviamente questo non ci aiuta, anzi… è la ciliegina sulla torta!
Poiché è davvero molto difficile da accettare come linea di ragionamento e può scatenare un peggioramento delle stesse condizioni di stress, innescando il senso di colpa e la tensione per non trovare vie di uscita.
Ma cos’è realmente lo stress?
Lo stress è una risposta naturale di corpo e mente a una condizione momentanea di forte difficoltà o attacco.
Se ci sentiamo in pericolo il respiro si spezza, il battito accelera, l’ansia monta e il corpo si ricopre di sudore.
È una risposta che si attiva automaticamente.
Ma in cosa consiste nello specifico questa reazione?
È una forte emissione di ormoni e neurotrasmettitori che parte da quella zona del cervello chiamato “rettiliano”, il cervello originale (poiché è connesso alle facoltà istintive, primarie del nostro cervello).
Ed è gestita da questi centri nevralgici: amigdala, ipotalamo, ipofisi (tutti posizionati nel cervello) e poi ghiandole surrenali (posizionate sui reni).
Un’asse che connette il cervello con tutte le parti del corpo e che scatena e gestisce la risposta automatica e istintiva di reazione al pericolo.
Quando parliamo di stress, poi, non possiamo non parlare di adrenalina e cortisolo: due ormoni che regolano tutte le risposte nel nostro corpo.
Stimolano la reazione del sistema immunitario, regolano il quantitativo di zucchero nel sangue, l’accumulo di grassi e la loro utilizzazione per produrre energia, regolando così metabolismo, desiderio, riproduzione e gestione delle condizioni di stress.
La risposta del nostro cervello a una condizione costante di stress o di infiammazione è chiamata dalla PNEI (psico-neuro-endocrino-immunologia) “inversione della curva del cortisolo” ed è particolarmente insidiosa.
Nel tempo, se non riusciamo a interromperla e quietarla, può condurre all’insorgenza di diverse patologie:
- ansia e problemi di insonnia (a causa dell’eccessiva ipervigilanza e dello stato di allerta costante), poi depressione, problemi cognitivi, desiderio di zuccheri, sovrappeso e problemi circolatori;
- annebbiamento, cali di memoria e concentrazione, carenza di focus e capacità di lavorare;
- difficoltà digestive e disturbi dell’equilibrio intestinale;
- desiderio smodato di zucchero e accumulo di grasso addominale;
- problemi ormonali con squilibrio di tutti gli ormoni sessuali (estrogeni, progesterone, testosterone, prolattina) e conseguenti problemi di ciclo e fertilità;
- problemi metabolici e di pressione alta, insulino resistenza, diabete, problemi circolatori;
- problemi al sistema immunitario e insorgenza di disturbi autoimmuni, a causa di una costante stimolazione che conduce a risposte esagerate e fuori luogo dando vita ad intolleranze, allergie, problemi a pelle, ghiandole ed intestino;
- problemi di invecchiamento precoce, sia fisici che mentali.
Questa condizione di stress influenza poi pesantemente il nostro sonno, così iniziamo a non dormire bene e a non riuscire a riposarci davvero.
La carenza di sonno si mostra nell’umore, nell’equilibrio dei nostri ormoni, nelle reazioni del nostro sistema immunitario, nella nostra chiarezza mentale, nella nostra capacità di comprendere e memorizzare, nella nostra attività sessuale e nella tolleranza al dolore e non solo.
Spesso gioca un ruolo chiave nella nostra incapacità di ritrovare il peso forma, proprio a causa di questo forte stato di allarme.
La grelina, il nostro ormone della “fame”, aumenta quando siamo stanchi, e la leptina, l’ormone della sazietà, diminuisce.
Così il corpo cerca di sopportare meglio questa condizione di stress consumando quantità maggiori di cibo, generando una “fame continua da stress”.
I cibi maggiormente incriminati in questo meccanismo sono:
- cioccolata
- zucchero
- dolci
- vino
Questi alimenti producono un’immediata sensazione di energia, che calma momentaneamente la condizione di emergenza.
Quindi sono i cibi molto zuccherini, stimolanti o saporiti i nostri preferiti, quando il nostro cortisolo è fuori controllo.
Questo processo, protratto nel tempo, porta all’accumulo di grasso viscerale, un genere di grasso anomalo che produce citochine infiammatorie che disturbano progressivamente tutti i sistemi del nostro corpo.
A causa di questa condizione diventa impossibile per noi mangiare ciò che ci fa bene e perdere peso.
3 passi per quietare lo stress
Come uscire dalla ruota del criceto, quietare lo stress e tornare a vivere in modo normale?
Ecco 3 passi alla portata di tutti:
- Restart, cioè dare una tregua al corpo di almeno 28 giorni da tutti gli alimenti in grado di scatenare infiammazione e attivazione dell’asse dello stress. In questo modo sospendiamo soprattutto lo zucchero ma anche vino, caffè, glutine e diamo al corpo a sazietà proteine, vegetali e grassi sani.
- Miglioramento dei ritmi di vita, prendendo ogni giorno un po’ di tempo per noi stessi. L’ideale è un momento di quiete; perfetta a questo scopo è la Meditazione guidata SAUTÓN che puoi scaricare gratuitamente qui.
- Piante naturali che possono supportare mente e cuore e riequilibrare il sistema, come Ashwagandha, Reishi, Maca, Rodhiola rosea, alternandole tra loro e favorendo un riposo profondo attraverso una cena leggera e l’uso di Magnesio la sera.
Puoi usare anche Mind: il nostro Rebalancer che accresce focus, chiarezza, presenza e consapevolezza.
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