Il nostro organismo è abitato da 40 trilioni di batteri che vivono in simbiosi con noi ed è grazie a loro che il nostro organismo può svolgere diverse funzioni vitali.
Solo nel nostro intestino ne sono stati identificati 500 tipi diversi che formano la cosiddetta microflora intestinale e variano da persona a persona, come le impronte digitali.
Se sono in equilibrio, garantiscono il mantenimento di un ecosistema intestinale sano, un ecosistema che è basato su un perfetto equilibrio tra la microflora, il sistema immunitario e la barriera costituita dalla mucosa intestinale.
Qualsiasi evento che intervenga a rompere o alterare questo equilibrio, crea le basi per l’instaurarsi di patologie locali e/o sistemiche.
La carenza cronica di fibre e un eccesso di zuccheri e carboidrati raffinati, che caratterizza ormai lo stile di vita occidentale, mettono a dura prova questo ecosistema, creando un effetto potenzialmente devastante su tutto l’apparato gastrointestinale.
I probiotici sono degli organismi vivi, per lo più appartenenti alla famiglia dei Lactobacillus e Bifidobacterium, batteri buoni che risiedono nell’intestino e combattono le infezioni causate dai virus, lieviti, funghi e parassiti.
Fanno in modo di prendersi cura del nostro intestino, di non far pendere la bilancia dalla parte dei batteri patogeni e di far ripartire la nostra meravigliosa macchina biologica.
Si è visto che usare probiotici regolarmente riduce l’incidenza e la durata dei sintomi delle infezioni, specie quelle alle vie respiratorie nei bambini.
Uno studio eseguito in Cina rileva come dei bambini di età compresa tra i 3 e i 5 anni, trattati con due tipi di probiotici, abbiano mostrato una riduzione dei rischi di febbre del 63%, una riduzione del 54% della tosse e una riduzione del 44% del raffreddore (1).
Inoltre è emerso che l’uso degli antibiotici sia stato ridotto dell’80% nei bambini che prendevano probiotici, e come in questi i sintomi si fossero manifestati per la metà del tempo rispetto a gruppo placebo – 3,4 giorni rispetto ai 6,5 giorni dell’altro gruppo (2).
I probiotici aiutano a prenderci cura non solo del nostro intestino ma di tutto il nostro organismo.
In particolare:
Probiotics (l’integratore prima chiamato Flora nel nostro shop) è un probiotico che ha un’elevatissima concentrazione: 100 miliardi di UFC (Unità formanti Colonia) per capsula, in modo da raggiungere vitali l’intestino.
Lo trovi qui.
I lattobacilli sono microrganismi a forma di bastoncello, aerobi facoltativi.
Il ceppo DDS-1 è uno dei migliori per supportare la microflora intestinale ed è antibiotico resistente.
È un ceppo autoctono del nostro intestino, resiste bene sia nell’ambiente acido che basico del tratto gastrointestinale e riesce a superare la barriera gastrica e ad installarsi nell’intestino tenue.
È in grado di sopravvivere alla maggior parte dei farmaci antibiotici, fortemente distruttivi della flora batterica intestinale.
Studi clinici hanno dimostrato che aiuta a inibire 23 microrganismi tossici, aiuta ad alleviare la dermatite e viene utilizzato per le infezioni respiratorie acute.
In modo particolare inibisce l’eccessiva proliferazione di Bacillus subtilis, Botulino di clostridio, Clostridium perfringens, Escherichia coli, Helicobacter Pilori.
Produce vitamine del gruppo B e acido folico e aiuta a ridurre l’intolleranza al lattosio.
Si tratta di batteri anaerobi e sono i principali abitanti dell’intestino crasso.
Questo ceppo migliora la funzione intestinale ed ha effetto protettivo contro gli episodi di diarrea.
A livello immunitario, gli studi clinici hanno dimostrato che il BB-12 aumenta la resistenza dell’organismo alle infezioni respiratorie comuni (3).
È un lattobacillo capace di aderire saldamente alla barriera intestinale e proliferare in colonie.
Inoltre resiste a moltissime classi di antibiotici.
Si tratta di microorganismi che aiutano la digestione dei nutrienti e a migliorare stati infiammatori dell’organismo partendo dalla proliferazione nell’intestino tenue (colite, coliche, artriti…) (4).
Questo ceppo batterico ha mostrato i suoi effetti benefici nelle infezioni vaginali e la riduzione dell’infiammazione al fegato procurato dall’alcol (5).
“Somministrare Lactobacillus alle donne con infezioni del tratto urinario, può normalizzare la vagina e prevenire le infezioni” ha detto il ricercatore Dr. Thomas M. Hooton, professore di medicina presso la University of Miami Miller School of Medicine.
Come gli altri lattobacilli, il L. brevis prolifera nell’intestino tenue ed aiuta ad inibire ulcere e batteri nocivi come Helicobacter Pylori (6).
Si tratta di batteri anaerobi dell’intestino crasso.
Inibiscono i germi patogeni e favoriscono, inoltre, la produzione di Vitamine del gruppo B.
È efficace contro la sindrome dell’intestino irritabile (IBS).
Diversi studi condotti recentemente stanno inoltre confermando la connessione tra intestino e cervello riguardo ansia, mancanza di memoria e depressione.
È un ceppo di batteri probiotici che si trova spesso anche nel latte, formaggi e yogurt.
Probiotics è utile nei seguenti casi:
Assumere 1 capsula con acqua prima di colazione ed effettuare un ciclo di almeno 30 giorni.
Per bimbi da 4 anni in su, sciogliere il contenuto di una capsula in un bicchiere di acqua tiepida.
A seconda dell’intensità e persistenza dei sintomi, fare cicli di uno o più mesi da ripetere più volte l’anno.
Trattandosi di colonie “vive” di batteri in concentrazioni molto elevate (100 miliardi di Colonie Formanti Unità), prodotti attraverso il freeze-drying (una tecnica che permette l’eliminazione dell’acqua con il minimo deterioramento possibile dei suoi componenti), Probiotics va conservato ad una temperatura che può variare da un minimo di 2°C ad un massimo di 25°C, lontano dall’esposizione solare e da luoghi particolarmente umidi.
È consigliabile quindi tenerlo in frigo.
Fonti:
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