Fino ad ora la glutammina era conosciuta ed utilizzata soprattutto in ambito sportivo, famosa per perdere peso velocemente, bruciare i grassi e aiutare a costruire muscoli.
La scienza, attraverso sempre più studi, sta rivelando come i suoi benefici si estendano ben oltre l’ambito sportivo e la sua fama stia uscendo dalle palestre.
La glutammina (anche detta L-glutammina) è un aminoacido, una delle proteine maggiormente presenti nel corpo umano con concentrazioni maggiori nei tessuti muscolari e in misura minore nel fegato, cervello e polmoni.
Può essere sintetizzata a partire da altri amminoacidi come l’arginina, l’ornitina e la prolina o assunta con l’alimentazione.
La glutammina è coinvolta in molti processi fondamentali del nostro organismo, dal sistema immunitario alle funzioni dell’apparato digerente e del cervello.
È utile nel trattamento di problemi intestinali e in particolar modo, nella permeabilità intestinale, come approfondiremo in questo articolo.
Ecco in rassegna tutti i suoi principali benefici.
Il 60% circa del muscolo scheletrico è costituito da glutammina e alcuni studi hanno verificato che, durante l’esercizio fisico, le concentrazioni di glutammina possano diminuire fino al 40% soprattutto in seguito ad attività intensa (dopo un’ora di sforzo fisico intenso), con la possibilità di causare sindrome da sovrallenamento.
Quando l’organismo svolge un’attività sportiva intensa, la glutammina rappresenta quindi una “riserva energetica” per produrre energia o rigenerare le scorte di glicogeno muscolare.
Inoltre:
Uno dei ruoli principali della L-glutammina nel corpo è supportare la disintossicazione purificando il corpo da alti livelli di ammoniaca.
È inoltre un precursore del glutatione, l’antiossidante più potente prodotto dall’organismo.
I suoi benefici non si arrestano a livello muscolare, ma vanno ben oltre.
Studi recenti ne stanno mettendo in risalto il suo valore nelle patologie legate a infiammazioni intestinali.
La permeabilità intestinale è una condizione che si manifesta quando la parete dell’intestino subisce dei danni ripetuti nel tempo e si indebolisce fino a non riuscire più né ad assorbire propriamente i nutrienti né a trattenere al suo interno le varie sostanze tossiche che, invece di essere espulse, finiscono nel sangue.
La glutammina preserva le mucose intestinali e, come dimostrato da uno studio pubblicato sulla rivista medica Lancet, riduce l’impatto che la permeabilità ha sulle patologie autoimmuni come artrite reumatoide, psoriasi, tiroidite di Hashimoto.
Scoperta anticipata da Hans Adolf Krebs, Premio Nobel per la Fisiologia nel 1953, che ha osservato come la glutammina abbia contribuito a migliorare una sana risposta immunitaria correlata all’intestino.
Uno studio sugli animali pubblicato dal British Journal of Surgery ha scoperto che questo aminoacido sarebbe benefico anche nel trattamento della colite ulcerosa e delle malattie infiammatorie intestinali, come diverticoli, la sindrome dell’intestino irritabile (IBS), la malattia di Crohn e la colite ulcerosa.
Uno studio ha rilevato che la glutammina aiuta anche la produzione di HGH (ormone della crescita), responsabile del metabolismo del grasso come effetto post-esercizio.
La ricerca ha indicato che i livelli di ormone della crescita (HGH) aumentano di quasi il 400% dopo l’integrazione di glutammina, risposta ormonale che porta ad un aumento del tasso metabolico a riposo (1).
La glutammina fa dimagrire?
Ci sono prove che suggeriscono che aiuta a bruciare i grassi e a costruire massa muscolare magra, sopprimendo i livelli di insulina e stabilizzando la glicemia.
In uno studio è emerso come questo aminoacido abbia migliorato la composizione corporea, in pazienti con diabete di tipo 2 (2).
Per questo motivo, la L-glutammina è un valido aiuto anche per diabetici e nel gestire il desiderio di zucchero e carboidrati.
Studi emergenti indicano anche che la L-glutammina svolga un ruolo fondamentale nella salute cardiovascolare fungendo da substrato per la sintesi di DNA, ATP, proteine e lipidi (3).
In particolare si è visto come integrandone 30 grammi al giorno per 6 settimane abbia notevolmente migliorato alcuni fattori di rischio cardiovascolare, grazie anche al suo potere antiossidante e antinfiammatorio, come:
La glutammina è un precursore del glutammato, neurotrasmettitore tra i più importanti del sistema nervoso, in quanto rappresenta ben l’80% del combustibile per le sinapsi.
La glutammina è il combustibile preferito per gli enterociti e i linfociti, le cellule del sistema immunitario e per le cellule dell’intestino tenue.
Potenzia le nostre difese immunitarie e migliora la capacità di combattere infezioni e malattie attivando la risposta dell’IgA, un anticorpo che attacca virus e batteri cattivi associato anche a sensibilità alimentare e allergie.
Infatti normalizza gli effetti della risposta immunitaria TH2 che stimola le citochine infiammatorie ed è un valido aiuto nelle intolleranze alimentari.
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Due capsule contengono 500 mg di L-glutammina senza magnesio stearato.
Come posologia puoi prendere 2 capsule al giorno:
Sebbene gli effetti dell’eccesso di glutammina raramente causino problemi, se si assume per via orale a lungo termine, è una buona idea integrare anche le vitamine del gruppo B.
Questo vale in particolare per la vitamina B12, che controlla l’accumulo di glutammina nel corpo.
La glutammina potrebbe non essere indicata in presenza di patologie epatiche, malattie renali, malattie del fegato, sindrome di Reye o cancro, sensibilità al glutammato monosodico, terapie farmacologiche.
In questi casi, prima di assumerla, è consigliato il parere del medico.
Non si hanno abbastanza informazioni circa l’assunzione di prodotti a base di glutammina durante la gravidanza e l’allattamento.
Integrare la glutammina nella tua dieta è un ottimo modo per rafforzare il tuo sistema immunitario e migliorare la tua capacità di combattere infezioni e infiammazioni, soprattutto se a carico dell’intestino.
È un valido aiuto in tutti quei casi di allergie al nichel, istamina, magrezza eccessiva, disbiosi e permeabilità intestinale, abbinato ad un regime alimentare specifico, come quello che trovi all’interno dell’Online Program.
Fonti:
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