3 passi per liberarti delle idee limitanti

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In questa vita ti sei fatto un’idea ben definita di te stesso.

Chi sei, come sei fatto, cosa ti piace, cosa non sopporti. Cosa sai fare, cosa non sai fare, come ti relazioni con gli altri, come affronti i problemi.

È un insieme di idee maturate nel tempo, nate da esperienze, riflessioni e giudizi degli altri.

Raramente mettiamo queste idee in discussione, eppure sono spesso una grande trappola che determina la tua vita, il tuo carattere, le tue scelte, la tua felicità e la tua sofferenza.

Questo è confermato da una ricerca pubblicata sul CAPA Quarterly dallo psicologo Robert M. Williams, in cui paragona le tue idee alle lenti di una videocamera che filtrano tutte le esperienze che vivi.

Ti portano ad identificarti con una percezione limitata di te stesso, che ti separa da ciò che sei veramente.

Così ti ritrovi incastrato in una storia che costruisci e interpreti, e che delimita le tue potenzialità e la tua felicità.

Riconosci la tua maschera

Come puoi liberarti di queste idee limitanti?

Il primo passo è smascherarle, ovvero riconoscere quali sono le idee limitanti con cui sei identificato e che ti stanno separando da ciò che sei veramente.

Esiste un esercizio semplice e pratico per fare proprio questo, che ti condivido adesso.

Per fare questo esercizio, ritagliati un momento tranquillo in cui sei da solo e senza distrazioni, staccando tutti i dispositivi elettronici e tenendo a portata di mano carta, penna e uno specchio.

Applica questi 3 passi in sequenza, dedicando ad ognuno il giusto tempo per riflettere e portare l’attenzione su tutte le sensazioni che stai provando.

  1. Scrivi su un lato del foglio chi sei al meglio di te: come sei quando ti relazioni con gli altri, l’immagine che proietti all’esterno, il modo con cui vuoi essere percepito dalle altre persone, le qualità che esprimi o alle quali aspiri. Inizia con le parole: “Io sono…”
  1. Scrivi dall’altro lato del foglio chi sei al peggio di te: come sei quando nessuno ti vede, l’ombra che nascondi all’interno, il modo in cui non vuoi essere percepito dalle altre persone, i difetti di cui ti vergogni e le abitudini negative che non riesci a superare. Inizia sempre con le parole: “Io sono…”
  1. Guardati allo specchio, prima leggi chi sei al meglio di te e immedesimati in ciò che hai scritto, poi leggi chi sei al peggio di te e immedesimati in ciò che hai scritto, infine lascia cadere il foglio e continua a guardarti negli occhi senza identificarti con nessuna di queste maschere. Chiediti: “Chi sono io?”

La domanda “Chi sono io”

Quando ti poni quest’ultima domanda, resta in questa posizione per un poco di tempo e continua ad osservarti allo specchio, tenendo gli occhi aperti con una visuale a 180°, senza fissarti su nulla.

Come diceva Sri Ramana Maharshi, uno dei più importanti maestri non-duali del secolo scorso: “La domanda – Chi sono io – non viene fatta per ricevere una risposta, ma per dissolvere colui che fa la domanda.”

Quindi il mio consiglio per questa parte dell’esercizio è di non cercare una risposta razionale e intellettuale a questa domanda, invece evita di ragionarci troppo con la mente e dedicati ad ascoltare tutto ciò che senti anche nel corpo e nel cuore.

Questo perché il 95% delle tue idee nascono al livello inconscio della tua mente, come afferma uno studio citato da Gerald Zaltman, professore emerito ad Harvard.

Quindi la vera risposta alla domanda “chi sono io?” si trova al di là delle tue idee, nell’esperienza diretta e senza filtri del tuo inconscio.

Solo andando al di là di ciò che pensi di essere, puoi realizzare ciò che sei veramente.

Come diceva Socrate: “Saggio è colui che sa di non sapere”.

Dedicando il giusto tempo a questo esercizio, un poco alla volta riconoscerai che la tua maschera è illusoria e riscoprirai la tua vera natura.

Un caro saluto e sii felice!


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