I pericoli della Meditazione Trascendentale

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La Meditazione Trascendentale è una delle tecniche di meditazione più diffuse al Mondo, basata principalmente sulla recitazione silenziosa di un mantra per trascendere la mente ordinaria e accedere a un diverso stato di coscienza.

Questa tecnica è stata creata da Maharishi Mahesh Yogi negli anni 50’ e si è poi diffusa nel mondo grazie al supporto delle tante celebrità che l’hanno praticata, come i Beatles, i Beach Boys, Tom Hanks, Jennifer Lopez, Lady Gaga, Oprah Winfrey e tanti altri.

Tante persone interessate alla meditazione spesso decidono di provare questa tecnica, proprio per via dell’incredibile fama che ha acquisito e dell’autorevolezza che ha costruito, viste anche le numerose ricerche scientifiche che ha potuto finanziare con i suoi fondi.

In effetti la Meditazione Trascendentale è un approccio interessante ed è migliore di molti altri approcci moderni più superficiali, però allo stesso tempo nasconde dei grossi pericoli per la salute mentale di chi la pratica, che spesso vengono sottovalutati.

Come funziona la Meditazione Trascendentale

Iniziamo dal principio: come funziona la Meditazione Trascendentale?

Questo stile di meditazione utilizza prevalentemente una tecnica molto antica che io chiamo “Meditazione Parallela”, in cui attivi contemporaneamente i due sistemi principali del cervello.

A cosa serve?

Per capirlo, devi sapere che il cervello umano ha due sistemi principali:

  1. Il Default Mode Network è situato prevalentemente nella corteccia prefrontale mediale e riguarda il dialogo interno della tua mente, si attiva quando sei nel tuo mondo interiore: rifletti, immagini in modo creativo o sogni ad occhi aperti.
  1. Invece il Task Positive Network è situato prevalentemente nel sistema di attenzione dorsale e riguarda la tua relazione con il mondo esterno, si attiva quando sei concentrato su delle attività per raggiungere degli obiettivi.

Questi 2 sistemi sono opposti: quando uno è attivo, l’altro viene disattivato. Per esempio quando sei concentrato su qualcosa il tuo dialogo interno si quieta, oppure se hai tanti pensieri per la testa non riesci a concentrarti su ciò che stai facendo.

La tecnica della Meditazione Parallela ti permette di attivare contemporaneamente questi due sistemi, entrando in un diverso stato di coscienza.

Analizzando questo stato psicofisico con la risonanza magnetica e l’Elettroencefalogramma, hanno osservato che il cervello entra in una modalità unica di attenzione rilassata ed emette contemporaneamente onde cerebrali Alpha, Beta e Gamma.

I benefici dimostrati scientificamente di questo stato sono innumerevoli: rilassamento, pace interiore, chiarezza mentale, focus, creatività e ritmo cardiaco più sano.

Se fatto bene, questo stato produce addirittura una specie di corto-circuito nel cervello e uno stato di trance, in cui la ghiandola pineale rilascia una sostanza chiamata DMT e genera le esperienze mistiche che i praticanti esperti fanno durante la meditazione.

Il grande problema della Meditazione Trascendentale

Purtroppo però la Meditazione Trascendentale ha un grande problema, comune alla maggior parte delle tecniche di meditazione moderne.

Il problema è molto semplice: queste tecniche sono nate da insegnanti che hanno estrapolato alcuni metodi delle tradizioni spirituali autentiche e li hanno impacchettati per gli occidentali, perdendo però il senso più profondo e il percorso in cui erano inseriti.

Questo è esattamente ciò che fece Maharishi, quando estrapolò diversi principi autentici della sua tradizione spirituale e li impacchettò per gli occidentali.

Oltre alla Meditazione Trascendentale, ci sono diversi altri esempi di queste tecniche di meditazione moderne nate nel corso del 900’: 

  • Meditazione Vipassana: questo approccio affonda le sue radici nella tradizione Buddhista millenaria, eppure la tecnica che conosciamo oggi è stata estrapolata e adattata per gli occidentali da S. N. Goenka negli anni 70’.
  • Meditazione Zen: questo approccio affonda le sue radici nell’antichissima tradizione Giapponese, eppure la tecnica che conosciamo oggi è stata estrapolata e adattata per gli occidentali da D. T. Suzuki negli anni 30’.
  • Mindfulness: questo approccio affonda le sue radici in diverse tradizioni spirituali antichissime, eppure questa tecnica è stata estrapolata e adattata per gli occidentali da Jon Kabat-Zin negli anni 70’.

I limiti delle meditazioni moderne

La semplificazione di queste tecniche ha permesso alla meditazione di diffondersi in tutto il mondo e di essere molto efficace per noi occidentali.

Però allo stesso tempo le meditazioni moderne sono diventate estremamente limitate e orizzontali, perché in essenza impari un metodo che poi rimane sempre uguale per tutta la vita.

All’inizio ovviamente sono tecniche nuove e sono molto efficaci, poi però diventano ripetitive e monotone, facendoti meditare sempre negli stessi modi.

Mi piace molto la definizione di follia che da Einstein: “continuare a fare la stessa cosa, aspettandosi risultati diversi”.

A un certo punto, se continui a meditare sempre allo stesso modo, i risultati che raggiungerai saranno sempre gli stessi e ti impediranno di andare più in profondità nell’autentica Realizzazione spirituale.

Invece un percorso di crescita personale e spirituale è totalmente diverso, perché ti accompagna in un viaggio in cui tu vai sempre più in profondità nelle conoscenze, nei metodi e nelle esperienze.

In questo modo il tuo modo di meditare si trasforma sempre con il tempo e la tecnica si adatta al punto in cui sei nel percorso, dandoti sempre esattamente tutto ciò di cui hai bisogno per passare al livello successivo della tua crescita personale e spirituale.

I pericoli della semplificazione

Inoltre per quanto riguarda la Meditazione Trascendentale, questi limiti hanno generato anche dei pericoli oggettivi per la salute mentale di chi la pratica, che spesso vengono sottovalutati.

Questo accade perché la Meditazione Trascendentale innesca uno stato psicofisico più profondo delle altre tecniche che ho citato e utilizza degli strumenti esoterici molto forti (come la recitazione di mantra).

Nell’eccessiva semplificazione di questa tecnica, sono venuti a mancare dei supporti e degli insegnamenti fondamentali per integrare al meglio lo stato psicofisico che si genera quando attivi contemporaneamente il Default Mode Network e il Task Positive Network.

Quindi molte persone, quando riescono ad andare più in profondità nella Meditazione Trascendentale e accedono allo stato psicofisico meditativo, finiscono per generare una pericolosa esperienza cognitiva di dissociazione.

Non sapendo come interpretare questa esperienza e come integrarla nella propria vita quotidiana, queste persone sviluppano dei forti squilibri emotivi e uno stato di dissociazione continua.

In più spesso queste persone diventano anche molto rigide, perché diventano dipendenti da questo stato e cercano continuamente di tornarci, sviluppano una paura di coinvolgersi nella vita e di ricevere stimoli esterni.

Si genera così una patologia simile allo stress post traumatico, a causa dell’ansia e del timore di perdere quello stato psicofisico che hanno raggiunto nella meditazione.

E questo è l’esatto opposto di ciò che bisognerebbe fare con la meditazione, perché ti porta a rifiutare ciò che vivi e a separarti dal momento presente, visto che lo reputi sbagliato e di ostacolo alla tua evoluzione.

Invece lo stato psicofisico meditativo dovrebbe abbracciare pienamente il momento presente e accogliere tutto ciò che attraversa la tua esperienza, così da essere veramente aperto e consapevole.

Nei commenti fammi sapere cosa ne pensi.

Un caro saluto e sii felice!


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  • Annamaria 9 Agosto 2022

    Bonsoir🐞
    Io quasi tutte le sere ascolto la meditazione trascendentale guidata di by. Naturo e mi addormento il più delle volte con le cuffie.
    Ho notato comunque dei cambiamenti nella mia vita… è un caso? È pericolosa anche quella guidata?https://youtu.be/eslBJ8Q7gr8
    Merci 💙Annamaria

    • Surya Cillo 13 Agosto 2022

      Ciao Annamaria, non conosco la meditazione guidata in questione e la persona che la guida, quindi non posso darti un giudizio specifico.

      Però sicuramente se continui spesso ad addormentarti mentre mediti, forse hai bisogno di un approccio diverso o di provare a meditare in un altro momento della giornata, altrimenti i benefici sono limitati.

      Un caro saluto e buona meditazione! 🙂

  • Stefania 10 Agosto 2022

    Buongiorno Surya, grazie per i tuoi video illuminanti in questo marasma di info ….
    Personalmente sto vivendo da abbastanza tempo questo stato dissociativo che si ê manifestato fortemente nella sperimentazione della Vipassana..
    Sono del parere che ognuno porti dentro di se la propria verità, e trovo in ciò che trasmetti su base delle tue conoscenze ed esperienza molta affinità.
    Sono anche consapevole che ognuno nel proprio percorso di Vita trovi i propri strumenti adatti per il determinato momento che sta attraversando..
    Quale tipo di percorso proponi per non cascare in queste tecniche forse non sempre adattate ad una realtà di questi tempi?
    Vero è che sta a noi trovare il nostro equilibrio e ascoltarci, ma anche vero come dici tu che determinate tecniche portano ad una alterazione non sempre benefica…e ne sono testimone.
    Grazie per la condivisione della tua verità.

    • Surya Cillo 13 Agosto 2022

      Ciao Stefania, ti ringrazio del messaggio e sono felice che il mio approccio ti risuoni.

      Il percorso di meditazione che condivido è la sintesi di tutti gli insegnamenti che ho ricevuto, i metodi che ho praticato e le esperienze che ho vissuto (se ti interessa sapere di più sulle tradizioni spirituali in cui mi sono formato e che detengo formalmente, puoi trovarle nella pagina “Chi siamo” https://thesautonapproach.it/meditazione/chi-siamo/ ).

      In questo modo ho sintetizzato il meglio della maggior parte delle tecniche di meditazione antiche e le ho completate con le ultime scoperte della scienza, della tecnologia e della crescita personale, mettendole alla prova seguendo centinaia di studenti in un percorso completo di crescita personale e spirituale.

      Il risultato è un approccio integrale che unisce le 4 tecniche principali di meditazione (Focalizzata, Aperta, Alternata e Non-Duale) e lavora sulla totalità di te stessa (Corpo, Cuore, Mente e Coscienza), per migliorare tutte le aree della tua vita (Personale, Sociale, Professionale e Spirituale).

      Qualunque tecnica di meditazione completa dovrebbe sempre lavorare con tutte queste 4 tecniche e su ogni aspetto della tua vita, altrimenti si perde un pezzo e diventa poco equilibrata (generando pericoli come quelli che hai scritto nel tuo messaggio).

      Il primo passo di questo percorso è la SAUTÓN Meditation: la nuova tecnologia di meditazione per ritrovare chiarezza, benessere e felicità in soli 10 minuti al giorno.

      Puoi scaricarla gratuitamente dalla homepage di questo sito, insieme a una masterclass gratuita di 4 giorni che ti insegna come utilizzarla: https://thesautonapproach.it/meditazione/

      Un caro saluto e buona meditazione!

  • Dana 12 Agosto 2022

    Grazie per questo approfondimento.
    Hai descritto ciò che ho dovuto affrontare in passato e da cui mi sono dovuta distaccare.
    Mi sono iscritta al sauton meditation perché in qualche modo resto legata alla meditazione ma l’esperienza fortemente negativa mi ha lasciato un brutto segno, la convinzione che la meditazione sia pericolosa… e perciò ne ho paura.
    Sei molto bravo, persone giovani che ho conosciuto e anche più grandi, sono rimasti intrappolati in questa pratica perché, come dici tu, si crea una dipendenza.
    Complimenti per lo studi che compi e per la tua ricerca interiore.
    Grazie ancora.

  • Alessandro 13 Novembre 2022

    In realtà la routine completa della Meditazione Trascendentale è piuttosto complessa. Prevede una serie di asana, seguite da Pranayama. Poi a seguire 20 minuti di meditazione sul mantra. Ci sono poi 4 tecniche avanzate da praticare in vari momenti. In ultimo le tecniche Siddhi con volo yogico. Il tutto due volte al giorno. È un sistema perfetto che affonda le sue radici nella tradizione di Shankara, contemplando i vari aspetti dello Yoga. Non ha proprio niente a che vedere con Mindfullness e affini. Cordialità