Il cibo migliore per meditare

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Nel mondo della meditazione e della crescita personale e spirituale c’è un grande dibattito su quali sono i cibi, diete e stili alimentari migliori per meditare e favorire il proprio percorso.

È un dibattito che va avanti da migliaia di anni ed esistono tantissimi pareri discordanti, infatti ogni tradizione spirituale ha una sua visione specifica di questo argomento e dei consigli su quali cibi evitare o preferire.

In epoca moderna questa grande quantità di pareri discordanti ha portato a tanta confusione su quali siano i cibi migliori per meditare tra vegani, vegetariani, onnivori, crudisti, paleo, keto, respiriani e così via.

Adesso proviamo insieme a districare questa matassa di informazioni per individuare i consigli più importanti che le principali tradizioni spirituali hanno in comune e quali sono i cibi migliori per meditare.

Il miglior cibo è nessuno

Il primo consiglio su cui tutte le tradizioni spirituali sono d’accordo è che il miglior cibo è nessuno.

Questo ovviamente non significa svenire di fame, ma semplicemente che è meglio tenersi leggeri prima di meditare, così da essere più concentrati, presenti ed energici.

Al contrario meditare a stomaco pieno spesso porta pesantezza, sonnolenza e fatica a rimanere presenti in meditazione.

Quindi in sintesi per prima cosa possiamo dire che quanto mangiare è più importante di cosa mangiare.

Alchimia e supplementi

Il secondo consiglio su cui tutte le tradizioni spirituali sono d’accordo è integrare il cibo con supplementi specifici.

Ovviamente migliaia di anni fa non li chiamavano supplementi, però i praticanti avanzati di tutte le tradizioni spirituali utilizzavano preparati alchemici, erbe, minerali e cibi particolarmente nutrienti per potenziare la propria meditazione.

In particolare l’alchimia esterna è sempre stata una parte importante delle tradizioni esoteriche più avanzate.

Questo oggi è ancora più importante, visto che l’aria che respiriamo è inquinata e il cibo che mangiamo è sempre più scarico di elettroliti e pompato di sostanze chimiche, frutto di allevamenti e coltivazioni intensivi.

Infatti nel programma online della Sfida delle 4 Settimane condivido anche un manuale con i migliori integratori per la meditazione e come utilizzarli.

La dieta vegetariana è positiva?

Chiariti questi primi due consigli, arriviamo adesso a quali cibi evitare o favorire per la meditazione.

Partiamo dalla dieta vegetariana, che è uno dei grandi temi della spiritualità.

Qui i pareri sono molto discordanti: per esempio alcune tradizioni spirituali prediligono il vegetarianismo (principalmente nella tradizione vedica indiana e nel Buddhismo), mentre altre tradizioni raccomandano di consumare buone quantità di carne e pesce (come il taoismo, lo sciamanesimo, la tradizione tolteca maya, l’esoterismo occidentale e così via).

Inoltre molti consigli purtroppo sono dogmatici e vengono perpetrati principalmente per ragioni filosofiche che per reale utilità pratica nella meditazione e nella propria evoluzione personale e spirituale.

Come nel caso della dieta vegetariana che molti maestri spirituali oggi prescrivono a tutti senza distinzioni, nonostante lo stile di vita moderno sia molto diverso dal passato e rende molto più difficile essere vegetariani e restare in salute.

Il beneficio principale per la meditazione che porta la dieta vegetariana è una mente più tranquilla, ma a discapito spesso di un corpo indebolito, bassa energia, poco radicamento e testa fra le nuvole.

Per questo nella mia esperienza con centinaia di persone e centri spirituali, spesso questa dieta crea più problemi che benefici in molte persone, dal punto di vista spirituale.

Ovviamente questo è soggettivo, perché dipende dalla costituzione di ognuno e da quanto si è in grado di seguire una dieta vegetariana corretta.

In passato ho realizzato un video molto approfondito su questo argomento che si chiama “La bufala del vegetarianismo nella spiritualità“, in cui ho analizzato la storia del vegetarianismo nelle principali tradizioni spirituali e i suoi effetti positivi e negativi nella meditazione.

Carboidrati e zuccheri

Personalmente nella nutrizione non considero mai positivo fare allarmismo, demonizzare certi cibi o venerarne altri. Questo purtroppo porta solo fanatismo e chiusura mentale.

Invece ciò che è veramente importante è capire i principi di come funzioniamo in modo oggettivo, andando dalla teoria alla pratica e testando su di noi come ci sentiamo in meditazione con i diversi cibi.

Perché siamo tutti diversi e magari un cibo funziona meglio per te e peggio per me.

Per questo l’approccio che preferisco è il SAUTÓN Approach, che unisce il meglio delle Medicine Antiche e delle ricerche moderne per guidarti a ritrovare salute, energia e forma fisica.

Si basa su 35 anni di esperienza sul campo di mia madre Devi Francesca Cillo ed è stato seguito da oltre 140.000 persone, inclusi medici, sportivi e psichiatri che lo usano nel proprio lavoro.

Sul mio vlog trovi diverse interviste che ho fatto a mia madre Devi Francesca Cillo su questo argomento e sui migliori cibi per meditare.

Puoi trovarle qui:

Devi Francesca Cillo: La biochimica della felicità

Devi: cibo per la mente

Nei commenti fammi sapere cosa ne pensi.

Un caro saluto e sii felice!


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