In questo articolo scopriremo perché, con l’avanzare dell’età, è importante monitorare attraverso le analisi del sangue il valore del ferro, quali sono i marcatori da tenere sotto controllo e come abbassarne un eventuale alto livello.
Il ferro, il sesso e l’età
Si stima che il 75% della popolazione mondiale, concentrata tra gli uomini adulti e tra le donne in menopausa, non abbia bisogno di incrementare le proprie riserve di ferro ma anzi le debba monitorare regolarmente per non incorrere nel rischio di un sovraccarico.
Le donne in età fertile perdono periodicamente quantità di ferro attraverso il flusso mestruale e sono al riparo da un eventuale accumulo nell’organismo.
In tutti gli altri casi, il corpo non ha grandi possibilità di eliminarne l’eccesso.
Solo un milligrammo di ferro viene rilasciato attraverso il sudore, il ricambio cellulare e i piccoli sanguinamenti dell’apparato gastrointestinale.
Anche se vi è una malattia genetica chiamata emocromatosi che induce il corpo ad accumulare livelli eccessivi e pericolosamente dannosi di ferro, per prendersi cura di questo aspetto, non è necessario avere questa diagnosi.
Perché è importante tenere sotto controllo il livello del ferro
Alti livelli di ferro rappresentano un serio pericolo per la salute.
Possono creare danni agli organi, ai tessuti e alle articolazioni ed è un acceleratore di tutte le malattie che conosciamo fino a portare ad una morte prematura.
Spesso purtroppo questo parametro è sottovalutato dai medici e dagli operatori sanitari e la letteratura medica semplicemente non vi pone la giusta attenzione.
In realtà, monitorare annualmente il proprio valore del ferro, è un’abitudine salvavita ed ora vedremo meglio perché.
Un eccesso di ferro nel sangue stimola una maggiore produzione di radicali liberi
Livelli ottimali di ferro garantiscono una sana produzione di energia attraverso la produzione di molecole di ATP da parte dei mitocondri, preziosi organelli presenti nelle cellule.
Questo processo metabolico libera il perossido d’idrogeno, la comune acqua ossigenata che di per sé non è dannosa, ma lo diventa in presenza di alti livelli di ferro.
Se nel flusso sanguigno circola del ferro che al corpo non serve e non usa, questo si lega alle molecole di perossido d’idrogeno, (reazione di Fenton) trasformandole in un pericoloso radicale libero, il radicale ossidrile (OH), che danneggia il DNA dei mitocondri, le proteine di trasporto degli elettroni mitocondriali e le membrane cellulari.
Un eccesso di ferro nel sangue ostacola la perdita di peso e può portare all’obesità
Il ferro è un fattore di crescita e diversi studi hanno messo in evidenza come vi sia una relazione tra l’aumento del consumo di integratori di ferro negli ultimi decenni, il suo conseguente e accumulo nel sangue e l’aumento del tasso di obesità.
Quindi, se siamo in sovrappeso e non riusciamo a dimagrire né con la dieta né con l’attività fisica, è bene dare un’occhiata al nostro livello ematico di ferro.
Un eccesso di ferro nel sangue è associato ad un rischio più alto di sviluppare il diabete di tipo 2
Diverse indagini scientifiche hanno rilevato come uomini adulti con elevate riserve di ferro abbiano una probabilità da 2 a 4 volte superiore di sviluppare il diabete di tipo 2 rispetto agli uomini con scarse riserve di ferro.
Si ritiene dunque che il ferro influisca sui livelli di glucosio e di insulina nel sangue.
Un modo per prevenire il rischio di contrarre il diabete, è quello di donare il sangue.
È stato accertato infatti che chi dona il sangue frequentemente, sviluppa una maggiore insulina.
Un eccesso di ferro nel sangue aumenta la possibilità di avere un ictus o un attacco cardiaco.
Gli stessi studi hanno evidenziato come i donatori di sangue abbiano il 50% di probabilità in meno di subire un attacco cardiaco o essere colpiti da ictus.
Un altro studio pubblicato nel 1976 sugli Annals of Internal Medicine condotto su trentamila soggetti sani, ha evidenziato come il rischio di malattie cardiache aumenti notevolmente nelle donne dopo l’entrata in menopausa.
Gli scienziati sono concordi nell’affermare che il ferro contribuisce alla formazione del colesterolo LDL e al danneggiamento dell’endotelio, le cellule del rivestimento interno dei vasi sanguigni portando all’ateriosclerosi.
Un eccesso di ferro nel sangue predispone all’Alzheimer e al morbo di Parkinson.
Abbiamo già detto come, con l’avanzare dell’età, aumenta la concentrazione di ferro nel sangue.
Per gli studiosi questo sembra essere uno dei motivi per cui le malattie neurodegenerative compaiono durante la vecchiaia.
È un dato di fatto inoltre come nelle placche che si formano nel cervello dei malati di Alzheimer, siano presenti alte concentrazioni di ferro.
Un eccesso di ferro nel sangue contribuisce alla formazione del cancro
Un eccessivo accumulo di ferro ha il suo peso anche nel favorire la formazione di vari tipi di cancro a seguito della creazione di una maggiore quantità del radicale ossidrile che danneggia il DNA dei mitocondri.
Un eccesso di ferro nel sangue danneggia le ossa
Uno studio pubblicato nel 2009 ha rilevato come chi fosse malato di emocromatosi, avesse una maggiore predisposizione all’osteoporosi.
Anche per quel che riguarda la salute delle ossa si è rilevata quindi un’associazione con alte concentrazioni di ferro i cui livelli è bene che restino nella norma.
Come scoprire se abbiamo il ferro in eccesso
Non ci sono sintomi e segnali precisi che indicano che i livelli del ferro nel sangue stanno aumentando.
Tuttavia quando i suoi valori permangono molto alti per un lungo periodo, si possono accusare i seguenti sintomi:
- dolori articolari;
- dolori addominali;
- spossatezza;
- colorito della pelle “grigiastro”;
- palpitazioni;
- appannamento mentale.
L’unico modo per scoprire se abbiamo un eccessivo accumulo di ferro è piuttosto semplice e consiste nel sottoporsi periodicamente agli esami del sangue testando due importanti parametri: la ferritina sierica e il GGT.
Ferritina sierica e GGT: due esami salvavita
La ferritina sierica e il GGT (Gamma Glutamil Transferasi) sono marcatori di tossicità da ferro.
La ferritina sierica ci da la misura delle riserve di ferro presenti nell’organismo mentre il GGT è un enzima epatico.
Quando il livello GGT aumenta, il glutatione, il più potente antiossidante prodotto dal corpo, diminuisce.
Un valore del GGT elevato nuoce gravemente alla salute ed è indicatore di una morte prematura.
La ferritina e il GGT sono interattivi ed è necessario comparare tutti e due i valori per scongiurare un’intossicazione da ferro.
Se il valore del GGT è basso, siamo in gran parte protetti, anche se i valori della ferritina dovessero risultare un po’ più alti della norma.
D’altra parte, anche se la ferritina è bassa, avere un elevato livello di GGT è motivo di preoccupazione e va riportato nella norma.
Più avanti vedremo come.
I livelli di ferritina sono stati misurati nella popolazione americana per la prima volta solo tra il 1971 e il 1974.
Se la ferritina maschile era inferiore a 100 nanogrammi per millimetro, gli ultimi dati risalenti al 1980 ci dicono che la ferritina negli uomini è salita a 200 nanogrammi per millimetro: è praticamente raddoppiata!
Quali sono i valori di sicurezza?
Studi e ricerche ci dicono che i valori attualmente ritenuti salutari non corrispondono in realtà ai valori ottimali e che la forbice del range considerato è troppo ampia.
Idealmente, la ferritina sierica dovrebbe essere compresa tra 20 e 80 nanogrammi per millimetro, ma già un valore tra i 40 e 60 ng/ml è da considerarsi a rischio per uomini adulti e donne non mestruate.
Se si assumono carboidrati in eccesso la situazione potrebbe peggiorare poiché si crea una sinergia potentemente velenosa che accelera ogni patologia.
Come abbiamo visto quando il corpo li usa come combustibile primario, si formano un 30-40% in più di ROS in aggiunta ai radicali liberi dell’idrossile generati dalla presenza di ferro elevato.
D’altro canto, occorre non far scendere i suoi valori sotto i 20 ng/ml: si rischia la carenza e l’anemia.
Cosa fare se i livelli di ferro sono troppo alti
Ridurre l’assunzione di carboidrati e aumentare il consumo di grassi sani, compreso l’Omega 3 di derivazione animale, per passare alla modalità brucia grassi e proteggere i mitocondri.
Se si ha un eccesso di ferro, mangiare grassi sani può fare una differenza più grande di quanto si possa pensare.
Ciò contribuisce a ridurre radicalmente le specie reattive dell’ossigeno (ROS) e la produzione di radicali liberi.
Monitorare regolarmente i valori della ferritina sierica e del GGT e, se si è donatori, donare periodicamente il sangue per abbassare i livelli.
Un maschio adulto o una donna non mestruata, dovrebbero donare il sangue almeno 2 volte l’anno.
Evitare di massimizzare l’assorbimento del ferro limitando il consumo di cibi che ne sono ricchi in combinazione con cibi o bevande ricchi di Vitamina C, poiché quest’ultima potenzia l’assorbimento del ferro.
Potrebbe essere utile assumere un integratore di curcumina che agisce come un potente chelante di ferro.
Alcune raccomandazioni
Provare a controllare l’alta quantità di ferro solo attraverso la dieta può essere rischioso, in quanto si rischia di eliminare e non assumere molti nutrienti preziosi.
Affidarsi agli antiossidanti per sopprimere indiscriminatamente i ROS può ritorcersi contro, poiché i ROS agiscono anche come importanti molecole di segnalazione.
I radicali liberi provocano danni solo se prodotti in eccesso.
In conclusione
Il ferro può curarci o danneggiarci.
Suo compito principale è quello di legarsi alla molecola dell’emoglobina e servire da vettore di ossigeno ai tessuti.
Senza una corretta ossigenazione, le cellule inizierebbero rapidamente a morire.
È un minerale molto importante per il nostro corpo e, senza una quantità sufficiente, non possiamo godere di una buona salute.
Ma è un’arma a doppio taglio e troppo ferro può causare gravi problemi di salute.
Fonti:
Serrum Ferritin and GGT: Potent Health Indicators You Need to Know
Dr. Joseph Mercola, “Trasforma il grasso in energia” My Life edizioni
Nadia Pozzani 3 Febbraio 2018
Ciao,ho letto con curiosità l’articolo ,mi ha portato alla mente che l’anno scorso ho avuto l’asportazione di un polipo all’utero che mi provoca emoraggie .dopo due mesi e due cicli mestruali emorragici ,al quinto giorno la mia ginecologa mi invita per le analisi della emoglobina(?) e sorpresa mi disse che avevo più ferritina di una persona normale (se non ricordo male mi parlò di un livello 13 ) .farò questi esami da voi consigliato e mi informero’ sulla donazione del sangue .ho 47 anni e sono in perenne sovrappeso nonostante una dieta da 1300/1400 calorie . sport non riesco a farlo ,la sera sono troppo stanca e al mattino non ne parliamo…faccio la parrucchiera da trent’anni e ho due figli.,dodici anni fa con il secondo figlio, nonostante non abbia cambiato il mio modo di mangiare ( mi ha detto il nutrizionista che mi sono rovinata il metabolismo mangiando poco e magro) ho messo peso e non ne sente di scendere .ho le analisi perfette ,salute di ferro ma il peso mi angoscia .ho l’ernia iatale e la gastrite cronica e questo mi impedisce di mangiare cose pesanti o in maniera eccessiva perché se no mi viene il fiato corto come se avessi l’ansia…… In questi giorni poi … Faccio ginnastica posturale una volta a settimana, e mi dicono che con la gastrite non vanno bene gli addominali o gli esercizi con la palla quando ci si mette sopra ( infatti mi spingono su i succhi gastrici) e non va bene lavorare con le spalle perché mi viene la cervicale che mi prende le braccia!!!! Insomma sono un catorcio di 70 kg ed ero 53/55 kg …mi accontento di 60 kg !!! Ciao grazie per l’attenzione e scusa dello sfogo
Franca Branda 3 Febbraio 2018
Ciao Nadia,
vista la tua situazione credo che potresti trovare grande beneficio nel farti seguire direttamente da uno dei miei colleghi Trainer in una consulenza trimestrale o almeno valuta la possibilità di iscriverti al programma di trasformazione in 8 settimane.
Bisogna lavorare prima di tutto nel rivedere le tue abitudini alimentari e migliorare la digestione, la normalizzazione del peso viene di conseguenza e anche i disturbi gastrici di cui soffri ne verrebbero molto alleviati.
Un cordiale saluto.
emmanuela 3 Febbraio 2018
Bello e di aiuto l’articolo. Non ho tanti disturbi, cerco di stare attenta al fisico e ai suoi richiami. Farei volentieri il test per conoscere quale cibo mi dà il massimo di energia. Grazie
Maria Pia Festini 4 Febbraio 2018
Ciao Emmanuela,
grazie a te di aver trovato utile l’articolo. Un caro saluto
danila 24 Febbraio 2018
sono tentata di seguire il programma di 8 settimane per vedere se riesco a risolvere qualche problema come colesterolo alto crisi di ipoglicemia quasi tutti i giorni dopo qualche ora dal pranzo ,ma sono anche imbranata ad usare il compiuter, quindi le teleconferenze non so come funzionano e poi dove si trovano i cibi che usate sono tutti superfoods che dovrei ordinare da voi ?
Maria Pia Festini 25 Febbraio 2018
Ciao Danila,
il programma è molto semplice ed intuitivo da utilizzare e se sei riuscita a scriverci qui, di certo riesci a seguirlo. La nostra cucina è semplice con prodotti base: verdure e proteine (carne, pesce, uova). In vari superfoods si trovano oltre che da noi, anche nei negozi biologici. Ti aspettiamo!
danila 26 Febbraio 2018
Ma perché i medici che presumo sappiano queste cose non fanno fare dei controlli periodici su ferro e vitamine visto che sono così importanti? L’unica cosa che fanno è prescriverti subito decine di farmaci. Io ho scoperto tutti i problemi che può causare una carenza di vit D leggendo articoli su internet, e quando ho chiesto di fare un controllo mi ha risposto che non era necessario solo dopo mia insistenza mi ha fatto la prescrizione, infatti non era necessario dagli esami risulta una carenza grave .Adesso chiederò di fare anche l’esame x controlla re il ferro
Maria Pia Festini 26 Febbraio 2018
Ciao Danila,
non so dirti perché alcuni medici prendono sottogamba certi esami. Ti posso però fare i complimenti per il tuo desiderio di informarti. La conoscenza ti rende più responsabile e consapevole del fatto che tu stessa in primis sei fautrice della tua salute. Con il tuo medico abbi pazienza e coltiva un confronto costruttivo. Un caro saluto
Donatella 22 Febbraio 2021
Questo articolo mette in guardia tutte quelle donne che assumono multivitaminici ricchi di ferro di cui magari farebbero bene ad evitare visto i danni che potrebbero provocare a lungo andare sugli organi vitali del corpo
Vera 27 Giugno 2024
Buonasera, abbiamo scoperto dagli esami del sangue appena fatti che mia nipote di 15 anni anni ha la ferritina appena sopra il range massimo. Cosa ci consiglia?
Leggendo l’articolo sono un pó spaventata. Hrazie per la risposta
Maria Pia Festini 3 Luglio 2024
Ciao Vera,
scrivici a info@thesautonapproach.it e dacci ulteriori informazioni sul suo stile di vita e alimentazione. Un caro saluto