Il morbo di Graves è una forma di ipertiroidismo in cui la tiroide produce troppi ormoni tiroidei.

Se appartieni alla classe dei quaranta-cinquantenni avrai probabilmente visto il film Frankesteinn Junior di Mel Brooks (e se non lo hai ancora visto, ebbene il mio consiglio è di colmare questa lacuna al più presto).

Un film considerato una delle migliori commedie di sempre, che deve parte della sua comicità al personaggio di Igor interpretato da Marty Feldman, i cui lineamenti caratteristici erano dovuti proprio al morbo di Graves, di cui il comico-attore iniziò a manifestare i sintomi non ancora trentenne.

Quella che da un certo punto di vista era una sfortuna, fece dell’attore un’icona.

Gli occhi sporgenti e lo sguardo strabico divennero infatti uno strumento di cui Feldman si serviva per rendere la sua comicità ancora più incisiva e surreale.

Cos’è il morbo di Graves

Il morbo di Graves, conosciuto anche come malattia o morbo di Basedow-Graves o gozzo tossico diffuso o gozzo esoftalmico, è una patologia autoimmune che colpisce la tiroide e che è frequentemente all’origine dell’ipertiroidismo.

Il morbo prende il nome da Robert Graves, un dottore irlandese che non scoprì la malattia ma condusse una serie di studi su di essa nella prima metà del diciannovesimo secolo.

L’altro nome con cui è conosciuto il morbo fa riferimento a Karl Adolph von Basedow, un medico tedesco che come Graves e, all’incirca nello stesso periodo, si dedicò all’osservazione e allo studio di diversi fenomeni collegati a patologie della tiroide.

Cosa significa patologia autoimmune?

Secondo la medicina occidentale una patologia autoimmune è una malattia cronica per la quale non c’è una cura definitiva e che deve essere tenuta sotto controllo nel tempo tramite farmaci e cambiamenti nello stile di vita.

Si tratta di un tipo di malattia che coinvolge il sistema immunitario.

Il nostro sistema immunitario svolge diverse funzioni tra cui quella di protezione e difesa dell’organismo da attacchi provenienti da agenti patogeni esterni o interni.

Un sistema immunitario sano che risponde correttamente alle sollecitazioni e a gli stimoli, è perfettamente in grado di distinguere tra ciò che è innocuo per l’organismo e ciò che non lo è, ed interviene solo quando e dove realmente serve.

Quando però il sistema immunitario perde la sua capacità di distinguere tra cellule sane e cellule ed organismi patogeni, ecco che inizia a produrre anticorpi che attaccano per errore i tessuti sani distruggendoli progressivamente.

Ci sono numerose patologie autoimmuni che colpiscono diverse e specifiche parti del corpo, nel morbo di Graves l’organo colpito è la ghiandola tiroidea.

In che modo il morbo di Graves agisce sulla tiroide?

In che modo il morbo di Graves agisce sulla tiroide?

La tiroide è una piccola ghiandola a forma di farfalla che si trova posizionata alla base del collo, sul davanti e al di sotto delle corde vocali.

È una ghiandola che produce ormoni coinvolti nella crescita, nello sviluppo e nel metabolismo.

Produce anche ormoni che regolano la temperatura corporea, la frequenza cardiaca e lo stato emotivo.

Gli ormoni prodotti dalla tiroide direttamente o indirettamente, agiscono su tutto l’organismo.

Ecco perché uno squilibrio di questa ghiandola coinvolge tutto il sistema e produce sintomi molto vari e differenziati tra di loro che facilmente possono essere scambiati per disturbi causati da altre malattie, creando confusione e difficoltà nell’effettuare una diagnosi.

In condizioni normali, la tiroide produce i suoi ormoni in risposta all’ormone tireostimolante (TSH) prodotto dall’ipofisi che a sua volta riceve il comando di attivarsi dall’ipotalamo.

Cosa succede nelle persone affette dal morbo di Graves?

Nelle persone affette dal morbo di Graves questa linea di comunicazione tra l’ipofisi e la tiroide si interrompe.

Il risultato è che vengono prodotti degli anticorpi “anomali” che imitano il comportamento del TSH e si legano ai recettori presenti sulla superficie delle cellule della ghiandola tiroidea, stimolandola a produrre ormoni in eccesso che vengono poi rilasciati nel flusso sanguigno.

Questi anticorpi anomali sono chiamati immunoglobuline stimolanti la tiroide (o TSI dall’inglese thyroid stimulating immunoglobulin).

La tiroide è responsabile della produzione degli ormoni triiodotironina (T3), tiroxina (T4) e diiodotironina (T2) che hanno la capacità di interagire con gli altri ormoni presenti nel corpo compresi il cortisolo, il progesterone, il testosterone e gli estrogeni.

La presenza di una sufficiente quantità di questi ormoni nel sangue è di vitale importanza per la salute dell’organismo ma uno squilibrio nei loro livelli normali può causare parecchi effetti negativi.

Ad esempio patologie come l’ipertiroidismo, l’ipotiroidismo, la tiroidite di Hashimoto e il morbo di Graves.

Oggigiorno una delle cause principali dell’ipertiroidismo è proprio il morbo di Graves.

Chi è più colpito dal morbo di Graves?

Malattie autoimmuni e disordini della tiroide in genere colpiscono più le donne che gli uomini e il morbo di Graves non fa eccezione.

Si ritiene che le donne siano più soggette a causa del fatto che l’equilibrio ormonale femminile è più suscettibile ai cambiamenti causati da condizioni di stress fisico o psicologico.

Il morbo di Graves colpisce più di frequente le donne nella fascia d’età compresa tra i trenta e i sessant’anni e ne sono ancora più soggette le donne al di sotto dei quarant’anni.

In alcuni casi, il morbo di Graves può andare in remissione o addirittura scomparire dopo alcuni mesi o anni.

Ma in genere questo non accade spontaneamente se non si fanno importanti cambiamenti nel proprio stile di vita.

È importante tenere sotto controllo la malattia perché se non trattata può causare complicazioni serie tra cui la cosiddetta tempesta tiroidea (una complicazione rara ma che può mettere a rischio di vita).

La tempesta tiroidea (anche detta crisi tireotossica) è una forma estrema di ipertiroidismo in cui i sintomi si manifestano improvvisamente e con violenza, a causa di un improvviso rilascio di una grande quantità di ormoni tiroidei nel sangue.

In alcuni casi la tempesta tiroidea potrebbe essere causata dalla terapia con iodio radioattivo o dall’aver assunto troppi ormoni tiroidei sostitutivi.

I sintomi della tempesta tiroidea includono:

  • vomito
  • diarrea
  • pressione alta
  • itterizia (ingiallimento della pelle)
  • convulsioni
  • delirio
  • forte agitazione
  • dolori addominali
  • crisi cardiaca

La tempesta tiroidea, se non immediatamente trattata, può portare al coma e infine alla morte.

Coloro che soffrono del morbo di Graves hanno anche maggiori probabilità di sviluppare tumori alla tiroide che sono però in genere curabili con l’asportazione chirurgica della ghiandola (tiroidectomia).

Le cause del morbo di Graves

Come per altri disordini autoimmuni, non è stato possibile, almeno fino ad oggi, individuare una causa specifica che porti a sviluppare questo disturbo.

In effetti si ritiene che non esista nemmeno un unico colpevole ma piuttosto che all’origine del morbo ci sia la combinazione di cause differenti che possono includere:

  • predisposizione genetica
  • dieta squilibrata
  • alti livelli di stress
  • esposizione a determinati agenti tossici presenti nell’ambiente.

Una persona che abbia tra i propri familiari qualcuno affetto dal morbo di Graves o da ipertiroidismo ha più probabilità di sviluppare a sua volta la malattia.

Ad oggi sappiamo che esiste una predisposizione genetica, anche se ancora non è stato possibile isolare il gene o i geni specifici.

Molti esperti ritengono che questo morbo possa essere causato anche da alti livelli di stress o da un episodio traumatico.

Altri fattori di rischio del morbo di Graves

Altri fattori considerati di rischio sono:

  • sistema immunitario indebolito
  • essere soggetti a frequenti infezioni
  • essere fumatori e/o consumatori abituali di droghe (anche quelle cosiddette ricreative)
  • stato di gravidanza
  • presentare altre malattie (che prosperano in un organismo soggetto ad alti livelli di infiammzione) come il diabete e l’artrite reumatoide.

Il morbo di Graves si sviluppa quando nell’organismo avvengono cambiamenti nei livelli degli anticorpi, cosa che in genere si manifesta quando c’è uno stato infiammatorio ad alto livello generalizzato e per lungo tempo.

Il nostro sistema immunitario è progettato per rispondere ad un’ampia varietà di possibili “minacce”.

Normalmente questo meccanismo difensivo agisce per proteggerci da malattie o infezioni causate da batteri, virus, funghi, agenti tossici di vario tipo e mutazioni cellulari anomale.

Ma nelle persone che hanno disordini autoimmuni, l’iperattività del sistema immunitario lo porta ad attaccare cellule, organi e ghiandole sani e quindi a danneggiare seriamente tutto l’organismo.

Questo avviene perché, nel tentativo di proteggere il corpo da quelle che vengono percepite come delle minacce (come ad esempio le tossine presenti in un cibo di scarsa qualità o quelle presenti nell’ambiente), il sistema immunitario produce degli anticorpi che attaccano una zona specifica dell’organismo.

In questo caso viene attaccata la tiroide invece di produrre quello stato infiammatorio transitorio e salutare grazie al quale l’organismo elimina gli elementi pericolosi che sono penetrati all’interno.

Segnali e sintomi del morbo di Graves

Segnali e sintomi del morbo di Graves

Alcuni dei segni e sintomi più comuni del morbo di Graves e dell’ipertiroidismo comprendono:

  • cambiamenti di umore improvvisi, ansia e irritabilità
  • dolori e debolezza muscolare
  • perdita di peso nonostante l’appetito sia invariato se non addirittura aumentato
  • sonno disturbato e irrequietezza
  • insonnia
  • battito cardiaco accelerato
  • forte sensibilità al calore e ai cambiamenti di temperatura
  • problemi digestivi, compresa diarrea
  • tremori alle mani e alle dita
  • aumento della sudorazione, pelle calda e umida
  • ingrossamento della tiroide (gozzo)
  • ciclo mestruale irregolare
  • disfunzione erettile e libido ridotta
  • cambiamenti nell’aspetto della pelle come il suo ispessimento nella zona inferiore delle gambe e bozzi rossastri (che indicano la dermopatia di Graves anche chiamata mixedema pretibiale, una condizione della pelle che talvolta può colpire chi soffre della malattia di Graves)
  • problemi agli occhi come la protrusione del bulbo oculare (chiamata orbitopatia di Graves o oftalmopatia di Graves) che, secondo alcuni studi, può colpire dal 30 all’80% dei pazienti affetti dalla malattia di Graves
  • dolori agli occhi, arrossamenti e sensibilità alla luce o parziale perdita della visione (una complicazione più rara del morbo di Graves)

Dieta e stile di vita per riportare la tiroide in equilibrio

Se ti riconosci in alcuni dei sintomi sopra indicati potresti aver sviluppato il morbo di Graves o essere sulla via dell’ipertiroidismo.

È quindi consigliabile che tu faccia al più presto un controllo medico per verificare il tuo stato di salute generale.

Che tu abbia o meno la conferma di aver sviluppato questo disturbo, intervenire sull’alimentazione è certamente la prima cosa che puoi fare per migliorare la tua salute.

Vediamo alcune strategie vincenti da adottare per allontanare il rischio di problemi alla tiroide e più in generale per vivere meglio:

Impara a gestire lo stress

Numerosi studi condotti su animali ed esseri umani hanno dimostrato che alti livelli di stress aumentano la possibilità di innescare risposte autoimmuni da parte del sistema immunitario.

Lo stress infatti provoca cambiamenti, sia a livello fisico che psicologico, che vanno ad impattare pesantemente sul funzionamento del sistema immunitario.

Questo comporta una serie di alterazioni neuroendocrine che portano a disordini autoimmuni e al danneggiamento di organi e tessuti.

Inoltre, lo stress alza il livello del cortisolo nel sangue (il cortisolo è infatti definito l'”ormone dello stress”) causando disturbo al funzionamento dei neurotrasmettitori e peggiorando i sintomi dei disordini della tiroide.

Per evitare tutto questo, inserisci nella tua giornata delle attività che aiutino a scaricare lo stress.

Dedicati ad un’attività per te particolarmente piacevole, fai esercizio fisico moderato, pratica la meditazione, trascorri del tempo a contatto con la natura quando e dove possibile.

Fai anche dei massaggi, usando gli oli essenziali.

Segui una dieta antinfiammatoria

Adottare un’alimentazione che riduca l’infiammazione sistemica è uno dei modi più efficaci per normalizzare la funzionalità del sistema immunitario e creare un ambiente sano nell’intestino.

Di conseguenza, anche per migliorare lo stato di salute del microbiota intestinale che è strettamente connesso al livello di salute generale dell’organismo.

Uno dei modi in cui una dieta sbagliata può causare risposte autoimmuni è quello di consumare frequentemente cibi contenenti allergeni come ad esempio latte e derivati e tutto ciò che contiene glutine.

Questo perché l’organismo percepisce queste sostanze come una minaccia nel momento in cui non possono essere propriamente digerite ed assimilate.

Gli allergeni contribuiscono nel tempo all’insorgere della permeabilità intestinale cioè il tessuto interno dell’intestino viene progressivamente attaccato e danneggiato fino a diventare letteralmente un “colabrodo”.

In questo modo, entrano nel flusso sanguigno delle sostanze che invece dovrebbero rimanere all’interno dell’intestino stesso per essere eventualmente eliminate.

Questo flusso continuo di sostanze dannose finisce per intossicare il sangue, quindi di conseguenza tutto l’organismo, innescando risposte autoimmuni a catena.

Da quanto detto fino ad ora abbiamo capito che è importante adottare una dieta che non faccia “arrabbiare” il sistema immunitario e non danneggi l’intestino.

Quali sono i cibi da evitare

I cibi da evitare sono:

  • Latte e derivati
  • Glutine (elimina tutti i prodotti fatti con farine da cereali che non siano naturalmente privi di glutine, in particolare grano e frumento, che sono quelli che ne contengono la percentuale più alta)
  • Aromi artificiali, additivi, coloranti, (evita i cibi industriali confezionati, i cibi pronti surgelati, ecc.)
  • Zuccheri (anche quello di canna che non è meno dannoso dello zucchero bianco, sciroppi di mais, agave, fruttosio, ecc.)
  • Dolcificanti artificiali
  • Cibi che contengano OGM
  • Caffè e bevande che contengono caffeina

È importante anche eliminare i cibi che contengono iodio come il sale iodato, il rosso d’uovo e le alghe.

Per la stessa ragione, è meglio evitare anche di assumere supplementi, integratori ed erbe che contengano questo elemento, come ad esempio la quercia marina (conosciuta anche come fucus) e la laminaria.

Quali sono i cibi da privilegiare

I cibi da privilegiare in caso di morbo di Graves e ipertiroidismo sono:

  • Verdura fresca, meglio se consumata dopo una cottura leggera (ad esempio al vapore o saltata), che fornisce nutrienti e aiuta a combattere l’infiammazione. I vegetali appartenenti alla famiglia delle brassicacee o crucifere cioè cavoli, broccoli, rape, ravanelli, cavoletti di Bruxelles, kale o cavolo nero, cavolfiore, verza, crescione e rucola che sono sconsigliati in caso di ipotiroidismo, in quanto contengono delle sostanze che interferiscono con l’assorbimento dello iodio e quindi rallentano la tiroide, proprio per questo motivo possono invece essere utili in caso di ipertiroidismo, comunque senza abusarne e da consumare sempre previa cottura.
  • Frutta fresca da consumare in quantità moderate dato il suo contenuto di zuccheri e preferibilmente in versione macedonia calda o comunque mai fredda di frigorifero (nella sezione ricette di SAUTÓN trovi spunti per preparare delle deliziose macedonie di frutta cotta). Dai la preferenza a frutti a basso contenuto di zuccheri come i frutti di bosco, i mirtilli, le fragole, le mele, le pere, le albicocche e i lamponi.
    Assolutamente da evitare i succhi di frutta industriali che, a seguito della pastorizzazione, perdono il contenuto in fibre (che nella frutta non trattata, tra le altre cose, rallenta l’assorbimento degli zuccheri nel sangue al momento del consumo) e le vitamine lasciando un prodotto costituito solo di zuccheri e privo di nutrienti.

Altri cibi da introdurre nella propria alimentazione

  • Erbe e aromi con proprietà antinfiammatorie come basilico, prezzemolo, rosmarino e origano
  • Spezie come curcuma, cumino, zenzero, cardamomo, finocchietto, coriandolo che stimolano la digestione e contribuiscono a normalizzare l’attività del sistema immunitario
  • Brodo di ossa che aiuta a riparare il tessuto intestinale e a disintossicare l’organismo.
    Trovi le istruzioni su come preparare un buon brodo di ossa nell’articolo dedicato alla dieta e allo stile di vita nell’ipotiroidismo
  • Probiotici per ricostituire il microbiota intestinale e aiutare a combattere la permeabilità intestinale. Un ottimo modo di assumere probiotici di buona qualità è quello di preparare in casa lo yogurt partendo da latte di mandorle, latte di cocco o anche, se hai la possibilità di procurartelo, latte di capra crudo (evita il latte vaccino pastorizzato) e utilizzando uno starter per yogurt che trovi in vendita online o nei negozi di alimenti biologici e naturali. Da evitare gli yogurt industriali che sono pastorizzati e imbottiti di zuccheri o altri tipi di dolcificanti, coloranti e additivi di vario genere.
  • Grassi sani che riducono l’infiammazione e sono indispensabili per proteggere il cervello e per il buon funzionamento del sistema nervoso. I grassi sani migliori sono il ghi, l’olio di cocco e l’olio di oliva.

Fai esercizio fisico quotidianamente

Fare ogni giorno esercizio fisico è un ottimo modo di ridurre lo stress e l’infiammazione a patto che sia piacevole e non esagerato.

Il sovrallenamento rischia infatti di aumentare il livello di stress e l’ansia e di consumare preziosa energia vitale.

Le attività migliori sono il nuoto, il ballo, camminare, la bicicletta, lo yoga e alcune arti marziali come il tai chi e il qi gong.

Un’altra ottima ragione per adottare una dieta ricca di nutrienti e di fare esercizio fisico moderato è quella di mantenere le ossa in salute cosa che risulta particolarmente difficile in caso di morbo di Graves e ipertiroidismo.

Gli alti livelli di ormoni tiroidei presenti nell’organismo, infatti, interferiscono con la normale capacità dell’organismo di assorbire il calcio e altri minerali importanti per mantenere le ossa forti e in salute.

Smetti di fumare

L’esposizione al fumo di sigaretta, al tabacco e ad altre droghe cosiddette “ricreative” si è visto che può scatenare risposte autoimmuni dell’organismo incluso il morbo di Graves.

Non si sa ancora esattamente come questo avvenga ma è possibile che l’alto livello di tossine presenti nel fumo di sigaretta (e in altre droghe) aumenti considerevolmente l’infiammazione e danneggi le cellule.

Scatenando di conseguenza la risposta del sistema immunitario che inizia a produrre un numero sempre maggiore di linfociti T.

Limita l’esposizione a prodotti tossici

Ognuno di noi, ogni giorno, viene in contatto con una pletora di agenti tossici o potenzialmente tali dai quali siamo letteralmente circondati.

Si tratta di agenti chimici che si trovano nei comuni prodotti per la pulizia della casa, nei cosmetici, negli spray o diffusori di qualunque tipo (lacche e gel per capelli, profumatori per ambienti, candele profumate ed incensi di bassa qualità, ecc.).

Ma anche nei profumi, nei medicinali, negli antibiotici, nella pillola anticoncezionale.

A tutto ciò si aggiungono anche le sostanze disciolte nell’acqua potabile, fluoro e cloro in primis, che alterano il funzionamento della tiroide.

Nei limiti del possibile, bisogna evitare o limitare l’esposizione a queste sostanze utilizzando il più possibile prodotti naturali anche fatti in casa.

Sul web si trovano infinite risorse per produrre in casa propria detergenti per la casa, cosmetici, dentifrici, saponi e così via, o acquistati di produzione il più possibile naturale e biologica.

Evita di assumere farmaci che non siano strettamente necessari e bevi acqua di buona qualità filtrata e quindi priva di sostanze tossiche.

Usa musica e suoni rilassanti quando lavori o fai esercizio

Ogni volta che ti dedichi all’esercizio fisico e, se possibile, anche sul posto di lavoro, ascolta musiche e suoni rilassanti come suoni ambientali naturali.

Ad esempio la pioggia, il rumore del mare, il crepitio del fuoco e così via, oppure musiche per la meditazione e il relax.

Questi suoni e musiche aiutano a ridurre lo stress e l’ansia, inducono la calma e favoriscono la concentrazione, il rilassamento e l’apprendimento.

Sul web trovi numerose siti e servizi che offrono questo tipo di risorse talvolta anche dando la possibilità di crearsi il proprio sound personale.

I rimedi naturali utili per il morbo di Graves e l’ipertiroidismo

I rimedi naturali utili per il morbo di Graves e l’ipertiroidismo

Oltre ad intervenire su alimentazione e sullo stile di vita, vediamo quali sono i rimedi naturali che possono essere utili:

  • Ashwagandha, si tratta di una pianta adattogena molto usata nella medicina ayurvedica che ha la capacità di adattarsi alle condizioni in cui si trova l’organismo e di lavorare in sinergia con esso per riportarlo in equilibrio (è utile sia in caso di ipotiroidismo che di ipertiroidismo).
  • Bugola, questa pianta contiene sostanze che aiutano a prevenire i danni alla tiroide
  • Valeriana e passiflora, utili per riequilibrare il sonno
  • Melissa, impedisce agli anticorpi di fissarsi alla tiroide
  • Vitamine del gruppo B, aiutano a ridurre i sintomi dell’ipertiroidismo
  • Steroli vegetali, aiutano a riequilibrare il sistema immunitario

Anche se si tratta di rimedi naturali, il “fai da te” è sempre sconsigliato, a meno di non avere conoscenze erboristiche e nutrizionali.

Quindi, prima di assumere i rimedi sopra elencati, è sempre meglio consultarsi con un naturopata e con il medico anche per valutare le possibili interazioni con eventuali farmaci in corso di assunzione.

Conclusione

Riassumiamo i punti più importanti di questo articolo dedicato al morbo di Graves:

  • il morbo di Graves è una forma di ipertiroidismo in cui la tiroide produce troppi ormoni tiroidei
  • i sintomi comprendono ansietà, sbalzi d’umore, cambiamenti a livello della pelle, gozzo, occhi sporgenti, tremori, dolori muscolari e debolezza, palpitazioni cardiache
  • se non tenuto sotto controllo, può causare la tempesta tiroidea, una complicazione rara, ma molto pericolosa
  • in genere, sono più colpite le donne nella fascia d’età compresa tra i trenta e i sessant’anni; inoltre, un fattore di rischio è la predisposizione genetica
  • si ritiene che questo morbo non abbia un’unica causa specifica ma piuttosto che sia il risultato di una serie di concause differenti (dieta povera e squilibrata, alti livelli di stress fisico e mentale, eventi traumatici, eccessiva esposizione ad agenti inquinanti presenti sia nel cibo che nell’ambiente e una predisposizione genetica)
  • al di là delle terapie mediche standard, è importante fare dei profondi cambiamenti nel proprio stile di vita per tenere sotto controllo la malattia e riportare l’organismo in equilibrio

A questo proposito, primo cambiamento fra tutti, è quello di migliorare l’alimentazione adottando una dieta antinfiammatoria.

Il SAUTÓN Approach, che ha lo scopo principale di spegnere l’infiammazione generalizzata nell’organismo e riportarlo ad una situazione di calma ed equilibrio, ti aiuta proprio a fare questo, con un beneficio che coinvolge non solo la tiroide ma tutto il tuo stato di salute e benessere generale.


Fonti:

Dr. Axe

Mayo Clinic website

Dr. Mercola

American Thyroid Association


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Tiroide: le malattie più comuni e le strategie per rimetterla in forma senza farmaci [Guida definitiva]


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