Il crudismo è una convinzione piuttosto radicata nel mondo dell’alimentazione naturale.
Mangiare solo cibi crudi è ritenuto estremamente salutare.
Se anche tu sei un fan di succhi e centrifugati o se spesso i tuoi pasti sono a base di insalatone, in questo articolo scoprirai perché è meglio lasciar andare queste abitudini, o perlomeno ridurle al minimo.
Sfateremo tutti i miti che aleggiano intorno alla credenza che il crudo è vita e lo faremo usando un linguaggio universale, che riguarda tutti, nessuno escluso: il linguaggio del corpo.
Tutta una questione di digestione
È dal corpo infatti che occorre partire e comprendere come realmente funziona.
Ci è stato e ci viene raccomandato di consumare tutto come natura crea, crudo, per non disperdere il prezioso carico nutritivo di questi alimenti.
Ma nessuno poi si è chiesto: “Siamo in grado di digerire tutta quella fibra cruda? Siamo capaci di trasformarla? E le vitamine, siamo sicuri che le assorbiamo realmente?”
È tutta e solo una questione di digestione. Vediamo perché.
I segreti della digestione
La trasformazione del cibo è così cruciale per la tua salute e per quella di milioni di persone di questo pianeta che non possiamo più permetterci di sottovalutarla né di dimenticarla.
Nei suoi segreti è racchiuso il destino della tua vecchiaia e quella dell’invecchiamento delle cellule, è la nostra emergenza numero uno.
Alla buona digestione e trasformazione del cibo, alla visione dell’intestino come centrale del nostro sistema immunitario, si è data notevole importanza da un tempo immemore.
Sono da sempre presidi di lunga vita, i cui segreti sono custoditi nelle due medicine più antiche della Terra: la Medicina Tradizionale Cinese e l’Ayurveda.
Pezzi di sapere completamente ignorati dalla moderna nutrizione occidentale eppure fondamentali per mantenerci in salute.
Eccone un assaggio.
Si dà, ad esempio, molta importanza all’effetto termico del cibo: per loro un’arancia è calda, un gelato è freddo, una banana crea umidità, una galletta crea secchezza e così via.
Forte di queste conoscenze, la nutrizione cinese usa ad arte il cibo per:
- riscaldare nel tuo corpo il freddo, cioè la debolezza digestiva
- raffreddare l’eccesso di calore, cioè l’infiammazione
- seccare l’umidità, cioè togliere muco e il ristagno dei liquidi
- umidificare la secchezza, cioè idratare.
Nessuno spiega questo, nessuna dieta (tantomeno il crudismo) prende in considerazione questi parametri.
La digestione secondo la Medicina Tradizionale Cinese
La pentola, il fuoco e l’acqua.
Nella Nutrizione Cinese il processo di trasformazione è spiegato attraverso questa similitudine.
Immagina lo stomaco come una pentola sul fornello della tua cucina e la milza come la fiamma sottostante.
Nella pentola il cibo si sta cucinando, sta ribollendo ad una temperatura di 38/40 gradi, si sta sminuzzando per essere trasformato e separato nelle sue componenti nutritive essenziali.
Questo processo non potrebbe avvenire a fiamma spenta ma, allo stesso modo, se aggiungessi dei cubetti di ghiaccio o dell’acqua fredda alla zuppa, ci metteresti molto più tempo e forse la cottura non avverrebbe in modo completo.
Ecco, la pentola, il fuoco, la zuppa da cucinare, altro non sono che la tua digestione.
Se la milza non ha sufficiente energia, sufficiente calore, ma è raffreddata, lo stomaco non lavora, non trasforma bene.
La milza poi teme l’umidità e, se bevi troppa acqua anche solo a temperatura ambiente o ingerisci troppi cibi dalla natura fredda, si indebolirà e tu inizierai ad accusare disturbi a catena.
Gli altri organi sono costretti a convogliare tutta la loro energia al sistema digestivo e tu ti senti stanco.
Entri nella fase “dell’abbiocco” del dopo pranzo o dopo cena, in cui hai solo voglia di schiacciare un pisolino.
Quando questa zuppa poco cotta, non ben triturata ed amalgamata, arriva nell’intestino, oltre la sonnolenza, arriva il gonfiore, la pancia gorgogliante e piena di aria e un livello di energia e vitalità scarsi.
Ora pensa: cosa succede se sotto quella pentola arriva più calore, la fiamma improvvisamente si alza e tutto cucina in modo costante alla temperatura ideale?
Tutto si rimette in moto e tu semplicemente rinasci a nuova vita!
Il calore: la legge dimenticata della digestione
Di questa semplice conoscenza ne abbiamo fatto tesoro nel SAUTÓN Approach.
Ne abbiamo tratto la prima e fondamentale Legge della Digestione: la Legge del Calore.
È un’antichissima legge, fa parte del codice della vita di cui ci siamo completamente dimenticati.
Una conoscenza antica come il mondo a cui nessun essere umano può sfuggire perché le innumerevoli reazioni chimiche che avvengono nel nostro organismo, necessitano di calore e, a maggior ragione, del giusto calore necessita lo stomaco.
Molte sono le domande e le obiezioni che tutti si fanno a questo punto e di certo te le starai ponendo anche tu.
Le obiezioni del crudismo
1. Cucinare le verdure non distrugge vitamine e minerali?
Dal punto della conta dei micronutrienti, un piatto di insalata cruda ha in partenza maggiori quantità di vitamine e minerali rispetto alla stessa quantità di insalata saltata velocemente in padella.
I problemi però sono due:
- i nutrienti sono racchiusi in legami di cellulosa che né saliva, né succhi gastrici e né succhi pancreatici sono in grado di spezzare e rendere digeribili. Per cui, pur essendo ricchi in partenza, ciò che riesci ad utilizzare è una parte minima
- questa abitudine, protratta nel tempo, crea degli effetti su stomaco, intestino e, più a lungo termine, sulle articolazioni e sulle riserve di nutrienti (capelli, unghie, denti). Ti ritrovi con gonfiore di stomaco e gas intestinale. La tua trasformazione si indebolisce e, non ricavando i nutrienti dal cibo, sei costretto a prenderli dalle tue riserve.
Quindi le verdure crude sono più ricche ma sono difficili da trasformare, ne ricavi ben poco e, nel tempo, rallenti e indebolisci la tua digestione.
Invece le verdure cotte leggermente in stile SAUTÓN, come da millenni fanno tutte le tradizioni antiche, hanno due vantaggi:
- pur avendo perso una piccola quantità dei loro nutrienti, riesci ad assorbire quelli rimasti senza difficoltà, ricavandone di più dei loro colleghi crudi
- sono più digeribili e gustose e, giorno dopo giorno, tonificano stomaco ed intestino, rinforzando la digestione.
Mangia buone porzioni di verdure ad ogni pasto perché ti forniscono vitamine, minerali, acqua, fibre e carboidrati più leggeri e digeribili rispetto a quelli contenuti in amidi e zuccheri raffinati.
Per questo è davvero importante che la maggior parte di ciò che consumi a tavola sia cotto in modo leggero, solo per pochi minuti.
Solo una piccola parte potrà essere costituita da verdure crude che inserirai in quantità ridotte, a fine pasto e solo se non hai evidenti segni di una digestione molto indebolita!
2. “Sono anni che pratico il crudismo, perché sto benissimo?”
In genere, chi pratica il crudismo, sicuramente accanto a questa abitudine di inserire vegetali freschi e crudi, ha migliorato altri aspetti della sua alimentazione.
Avrà eliminato cibi industriali, manipolati, tante farine, grassi di cattiva qualità o esagerate quantità di zuccheri.
Quando facciamo un cambiamento così nella nostra alimentazione, all’inizio stiamo meglio, è ovvio, soprattutto perché stiamo mangiando cibo più vitale.
Ma se non diamo calore alla nostra digestione e consumiamo solo vagonate di vegetali crudi, quello che accade è che stiamo vivendo di rendita, stiamo consumando le nostre riserve di energia e stiamo gravemente indebolendo la nostra capacità di digerire.
Perché, se allo stomaco manca il giusto calore, dovrà pur procurarsi l’energia necessaria da qualche parte.
Quanto sono ampie le nostre riserve? Di certo non sono infinite.
Non dimentichiamoci che attingere alle riserve non è una attività manifesta ma un’operazione segreta che può passare inosservata.
Possiamo anche non rendercene conto e sentirci forti come dei leoni, ma il fatto che non la percepiamo, non vuol dire che non stia accadendo.
3. Perché alcuni medici curano il cancro consigliando un’alimentazione a base di vegetali crudi?
Un’altra obiezione tipica di chi pratica il crudismo è questa ma purtroppo la questione è molto più complessa di quello che sembra.
In realtà oggi il cancro si cura soprattutto togliendo gli zuccheri e riattivando la digestione in profondità.
Ci sono alcuni tipi di tumore che rispondono bene al digiuno, altri che per breve tempo possono beneficiare di digiuni di soli succhi.
Il crudismo totale è pur sempre un’alimentazione estrema, può andar bene magari per curare condizioni di grave squilibrio, ma se seguita da persone sane e per lunghi periodi, si possono creare autentici disastri.
Anche la persona malata piano piano occorre riportarla a riequilibrarsi e a riattivare tutti i sistemi, cosa che accade attraverso il calore e l’equilibrio tra i nutrienti.
Molti non riescono ad uscire dal campo delle idee, della pura speculazione e a provare almeno per un periodo a mettere in pratica il contrario e allora obiettano.
4. E prima che l’uomo scoprisse il fuoco?
Credo che la scoperta del fuoco sia stata fondamentale per la vita dell’uomo, non solo per il calore del fuoco digestivo, ma per le innumerevoli implicazioni che ha comportato.
Senza dubbio la digestione dell’uomo primitivo era molto diversa dalla nostra e più simile a quella del suo predecessore “animale” ma chi può dirlo?
Sono infinite le differenze tra l’uomo di oggi e l’uomo primitivo.
Al di là della filosofia, quello che conta è ascoltare il nostro corpo e vedere i segnali che ci invia e in genere sono piuttosto inequivocabili.
I problemi del crudismo e delle verdure crude e il loro effetto sulla digestione sono solo in parte evidenti (gonfiore, lentezza digestiva, freddolosità, anemia) ma per la maggior parte sono molto profondi e ci vuole un occhio esperto per notarli.
5. E le popolazioni native?
Infine, fra chi pratica il crudismo, c’è chi tira in ballo le popolazioni native, puntando il dito sul fatto che, pur nutrendosi esclusivamente di bacche e radici, siano le più longeve.
Altro mito da sfatare.
Loro non si nutrono di sole bacche, ma soprattutto di proteine e grassi.
La loro vita è molto diversa dalla nostra: mangiano pochissimo, digiunano spesso e si muovono costantemente.
Noi ingeriamo un eccesso di calorie perché mangiamo dalla mattina alla sera, stiamo ore seduti alla scrivania e solo l’idea di saltare un pasto ci terrorizza.
Il ruolo fondamentale che ha la digestione, e in particolar modo l’intestino, per la nostra salute ed il nostro benessere generale, non è appannaggio solo delle medicine antiche.
Crudismo: quando la scienza moderna conferma la saggezza antica
Dal 2010, grazie al Progetto della metagenomica del tratto intestinale umano (decodificazione genetica), sappiamo cose straordinarie sul ruolo sempre più preponderante che l’apparato digerente ha nel garantirci salute, forza e longevità.
Gli scienziati considerano ormai l’intestino un nuovo organo, un secondo cervello, dato che hanno scoperto risiedervi 100 milioni di neuroni distribuiti nel tessuto che riveste il tenue ed il colon oltre a quello dell’esofago e dello stomaco.
Si è scoperto anche che l’intestino e l’apparato digerente, hanno una importante influenza sulle emozioni e sul nostro comportamento.
Il Dottor Michael Gershon, padre della nuova disciplina scientifica, la neurogastroenterologia, afferma che l’intestino è il magazzino chimico di tutti i neurotrasmettitori che regolano il funzionamento del nostro cervello e della nostra mente, degli alti e bassi dell’umore, la tristezza, la rabbia.
Collegamenti e dialoghi tra organi spesso di difficile comprensione per noi occidentali e che ci stupiscono.
Concetti assolutamente normali per le medicine antiche dove, da sempre, mente e corpo sono considerati un tutt’uno: ogni elemento, ogni organo ed apparato s’influenzano in modo reciproco.
Cosa succede se abbandoni il crudismo e smetti di mangiare tutto crudo
Vediamo ora cosa succede quando dici addio al crudismo e inizi a consumare la gran parte del cibo, cotto.
Colite addio
Se soffri di colite, noterai grandi benefici non appena abbandonerai il crudismo e smetterai di rimpinzarti di verdura cruda, cuocendola leggermente rendendola più calda e tenera.
La cottura in stile SAUTÓN è una cottura semplice e veloce che permette di spezzare i legami di cellulosa più grossolani e dannosi, rendendo i vegetali caldi e più morbidi.
Smetterai di incolpare la verdura della tua colite, il gonfiore addominale diminuirà a vista d’occhio, come pure le occhiaie e la sensazione di stanchezza dopo il pasto.
Prova anche solo per qualche giorno e verifica l’impatto sul tuo corpo.
Sperimenta, diventa scienziato e medico di te stesso.
Non perderti nel ragionamento teorico.
Conclusione
Come visto, ci sono tanti motivi per cui è preferibile abbandonare il crudismo.
Piccoli accorgimenti come cuocere le verdure a vapore, lasciandole ancora croccanti e accompagnandole sempre con proteine fresche e grassi sani (ghi, olio di cocco, olio evo) e bere regolarmente acqua calda, ti faranno sperimentare un grandissimo benessere e mettere in salvo le tue riserve.
Fare un upgrade nel tuo approccio salutare iniziando a prenderti cura del calore della tua digestione, può essere un ottimo investimento per il tuo futuro.
Sarà meraviglioso vedere la tua vita cambiare, iniziare a sentirti più leggero, presente, vigile, sveglio, attivo e di buon umore.
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lorella 26 Dicembre 2019
ciao Francesca
bevo abbondante kefir durante la giornata, a temperatura ambiente credi abbassi il fuoco digestivo?
Avendo inserito il kefir nell’ultimo anno, ho diminuito necessariamente l’acqua calda a circa 1 litro e mezzo. Cosa suggerisci per la frutta?
grazie
Maria Pia Festini 27 Dicembre 2019
Ciao Lorella,
il kefir consumato così spesso, non è una buona idea: è riscaldante perché fermentato e al contempo ha un effetto raffreddante sulla digestione. Meglio fare dei cicli con dei probiotici o consumare piccole quantità di alimenti fermentati. La frutta meglio consumarla calda, passata leggermente in padella con l’aggiunta di cannella, olio di cocco. Preferisci frutta a basso indice glicemico: frutti di bosco, kiwi, mela verde e consumala lontano dai pasti. Qui trovi degli ottimi probiotici. Un caro saluto
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