Nella prima parte di questo articolo abbiamo visto come il primo fattore che ha fatto sì che la carne rossa fosse temuta per tanto tempo, perché responsabile di infiammazione, sia completamente infondato.
Non ci sono studi che hanno dimostrato che la molecola Neu5Gc, incorporata attraverso la carne animale, provochi infiammazione cronica e cancro.
Adesso vediamo un’altra sostanza presente nella carne, che è ritenuta responsabile di infiammazione e quindi temuta.
L’Acido Arachidonico presente nella carne rossa provoca infiammazione
L’ acido arachidonico (AA) è un acido grasso essenziale Omega 6, spesso citato come una delle cause di infiammazione, e poiché l’AA si trova principalmente nelle uova e nella carne, questa preoccupazione contribuisce a diffondere la paura della carne rossa.
L’AA è un acido grasso essenziale Omega 6 componente delle membrane cellulari e, di fatto, svolge un ruolo importante nella risposta infiammatoria.
E’ particolarmente necessario nei periodi di crescita corporea o di riparazione ed è anche una componente importante del latte materno. (Leggi qui lo studio)
L’AA è spesso descritto come qualcosa da evitare del tutto, semplicemente perché è infiammatorio, ma come al solito definirlo “infiammatorio” semplifica eccessivamente ciò che davvero accade nel corpo.
E’ vero che l’AA ha un ruolo nell’infiammazione, ma questo non è del tutto negativo, anzi può essere positivo perché assicura che il corpo risponda adeguatamente a un eventuale attacco da parte di agenti patogeni. In pratica aiuta a garantire la risposta infiammatoria, che si interrompe quando non è più necessaria.
L’AA interagisce con altri acidi grassi Omega 3 e Omega 6 in modi complessi e sottili, e uno squilibrio di uno qualsiasi di questi grassi può provocare effetti indesiderati. Ad esempio, basse dosi di EPA tendono ad aumentare i Livelli tissutali di AA, mentre alte dosi diminuiscono i livelli di AA, il che spiega probabilmente perché i benefici della supplementazione di olio di pesce si perdono se viene assunto in dosi elevate. (Leggi qui lo studio)
Studi clinici hanno dimostrato che aggiungere fino a 1200mg di AA al giorno nella dieta – che è una quantità 12 volte più alta rispetto all’apporto attuale negli Stati Uniti – non ha effetti rilevanti sulla produzione di citochine infiammatorie. (Leggi qui lo studio)
E se questo non dovesse bastare, i nostri antenati del Paleolitico (che erano in gran parte liberi da malattia cronica e infiammatoria) consumavano almeno due volte la quantità di AA che l’americano medio consuma oggi. (Leggi qui lo studio)
Infine è importante notare che la carne rossa ha effettivamente una minore concentrazione di AA rispetto ad altre carni, grazie al suo contenuto complessivo di Acidi Grassi Poliinsaturi (PUFA) inferiore. (Leggi gli studi qui e qui)
Inoltre la carne rossa ha dimostrato di favorire e mantenere l’ importante equilibrio di Omega 3 e Omega 6. (Leggi qui lo studio)
Carne rossa carbonizzata e cancro
La preoccupazione finale da affrontare riguarda i composti che si producono quando la carne viene cotta, i prodotti finali della glicazione avanzata (AGE), le ammine eterocicliche (HA) e gli idrocarburi policiclici aromatici (IPA).
Ancora una volta, questo vale per tutte le carni, e non solo per la carne rossa, ma ha fatto nascere la convinzione che la carne rossa sia cancerogena.
HA e IPA hanno entrambi dimostrato di provocare il cancro in cavie animali e, anche se non è detto che questi risultati valgano anche per l’uomo, è comunque saggio limitare l’ esposizione a questi composti. (Leggi qui lo studio)
Questi composti si formano quando la carne è cotta ad alte temperature o con metodi di cottura come grigliare, friggere o affumicare. Ma mentre la carne cotta e l’unica fonte significativa di HA, gli IPA sono degli inquinanti atmosferici, e quindi contaminano soprattutto verdura e cereali. (Leggi qui lo studio)
Infatti i livelli di IPA nelle verdure a foglia sono paragonabili ai livelli nella carne affumicata! Ad ogni modo i più alti livelli alimentari di IPA si trovano proprio nelle carni carbonizzate che sono cotte alla griglia, su fiamma aperta.
Gli AGE sono diversi dagli altri composti perché si possono formare sia all’interno del corpo attraverso il metabolismo, sia sulla superficie della carne che si mangia.
Come gli HA e gli IPA, si formano quando gli alimenti – in particolare la carne – sono cotti, sebbene siano presenti naturalmente anche nella carne cruda.
Tuttavia gli AGE alimentari si formano nel corpo attraverso lunghi processi metabolici.
Uno studio ha dimostrato che anche se gli onnivori assumono quotidianamente quantità più elevate di AGE rispetto ai vegetariani, i vegetariani in realtà hanno concentrazioni più elevate di AGE nel plasma. (Leggi qui lo studio)
Gli autori dello studio hanno ipotizzato che i risultati siano dovuti al maggiore apporto di fruttosio nei vegetariani, anche se un’altra causa plausibile potrebbe essere l’inibizione della formazione di AGE da parte della carnosina, un amminoacido presente nella carne. (Leggi qui lo studio)
Ad ogni modo, non c’è tanto da preoccuparsi degli AGE nella carne, quanto degli HA e IPA e della cottura.
Se preferisci grigliare o friggere la carne puoi ridurre notevolmente la formazione di tutti questi composti utilizzando una marinatura acida.
La marinatura delle carni di bovino per un’ora riduce la formazione di AGE per oltre la metà, e marinare può ridurre la formazione di HA nella carne fino al 90%.
Non c’è alcuna prova concreta che la carne rossa sia più infiammatoria delle altre carni, anzi, alcune prove dimostrano che sia “meno” infiammatoria e non c’è ragione di ridurre drasticamente la carne rossa solo sulla base del pericolo dell’infiammazione.
Per quanto riguarda le preoccupazioni che derivano dalla cottura della carne rossa, possono essere minimizzate privilegiando metodi di cottura media e a bassa temperatura.
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Giuseppe 18 Gennaio 2014
Io non ho molti pregiudizi in materia solo curiosità lei come concilia il dato di fatto che la nostra dentizione l’assenza di artigli e il nostro tratto intestinale non siano di fatto compatibili con il consumo di carne. Siamo difettosi? Biologicamente non siamo carnivori ma se nn ne mangiano un poco ci ammaliamo? Io non riuscirei ad abbattere un vitello azzannandolo e nemmeno masticarlo. A parte l’adattabitá ma se é per questo la carne possiamo anche spremerla purificarla, ricavarne acqua potabile e dire che la carne fa bene perché l’acqua é fondamentale per la salute. Non é una provocazione sono davvero curioso perché di fatto non si capisce molto e dire che l’uomo preistorico mangiava la carne quindi la possiamo mangiare anche noi mi sembra ridicolo e non mi riferisco a lei ovviamente che ha un approccio equilibrato sul tema.
Francesca Forcella Cillo 19 Gennaio 2014
Ciao Giuseppe,
grazie del tuo commento.
Non avremo zanne e artigli, ma abbiamo una dentatura adatta a mangiar tutto anche la carne.
Con saggezza ed equilibrio.
Mi interessa le esperienze personali.
E mi interessano le informazioni scientifiche.
Mi interessano poco i punti di vista teorici.
Cosa mangi? Da quanto tempo?
Ti senti in forma e sano?
In caso affermativo sono tanto felice per te.
In caso negativo, magari forse è il caso di provare anche altre cose.
Io faccio informazione parlo a chi non è in salute e non è felice di come mangia.
Vuole migliorare e vuole cercare una strada adatta a sè, senza paraocchi, pregiudizi e fissazioni teoriche.
Cosa
maddalena 18 Gennaio 2014
Come ho già scritto altre volte: la prova più convincente di come le diete a base di cereali integrali e legumi, verdura e frutta secca, pochi grassi e poche proteine (ciò significa ridurre al minimo cibi calorici e proteici come le proteine animali e i grassi saturi) siano le più sane sta nel fatto che queste sono le stesse diete seguite nelle zone (le “blue zones”) in cui vi sono le popolazioni più longeve al mondo. Questa prova la potete verificare di persona oppure su Pubmed. Gli avventisti del settimo giorno che presentano un elevata percentuale di centenari sono quasi del tutto vegani (la vostra teoria che sostiene come si debba aumentare il consumo di carne per vivere bene e a lungo cade di fronte al caso degli Avventisti che la carne non la consumano).
Un’altro esempio di popolazione centenaria sono i Giapponesi di Okinawa che consumano grassi saturi (la carne) solo occasionalmente per le cerimonie, consumano invece grassi polinsaturi a lunga catena (pesce) e la loro dieta per il 70 per cento è costituita da frutta e verdure (http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/20234038 ).
In Sardegna, nelle zone con molti centenari il consumo di grassi saturi è molto basso (http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3412743/ ).
Nei vostri articoli si citano le popolazioni Masai tra cui non vi sono percentuali significative di persone longeve, tra l’altro i Masai è un popolo che percorre molti kilometri a piedi in pochi giorni perchè spostano continuamente i loro accampamenti pertanto il consumo calorico giornaliero è molto alto nonostante ciò non sono popolazioni significativamente longeve.
NB Avete scritto, evidenziandolo, che la “carnosina” è un aminoacido; avete fatto bene ad evidenziarlo perchè dal punto di vista scientifico è un errore: la carnosina è un di-peptide formato da 2 aminoacidi.
Dal punto di vista scientifico, è stata dimostrata la capacità della carnosina di diminuire il processo degenerativo di glicazione; ma la scienza ha dimostrato anche che la carnosina contenuta in una bistecca una volta assunta si degrada velocemente a causa dell’enzima carnosinasi (Park YJ, Volpe SL, Decker EA. Quantitation of carnosine in humans plasma after dietary consumption of beef. J Agric Food Chem. 2005 Jun 15;53(12):4736-9.). Per mantenere in circolo un livello utile di carnosina è necessario assumere almeno 1000 mg di carnosina al giorno; una quantità impensabile da assumere con le bistecche di carne). Dal punto di vista scientifico è stato dimostrato che le vitamine B6 e B1e i loro vitameri (la loro forma più biodisponibile si trova nei cereali germogliati come il grano saraceno) sono in grado di diminuire la glicazione in modo significativo.
Francesca Forcella Cillo 19 Gennaio 2014
Ciao Maddalena,
grazie per il tuo contributo e soprattutto sono felice di poter finalmente pubblicare qualcosa di scritto da te.
Finalmente sei riuscita a darci le informazioni che tanto desideravi darci (è incredibile di come voi vegani desiderate scrivere sul mio blog! :-)) senza cadere nell’insulto e nell’offesa.
Complimenti!
Non sono d’accordo con la tua difesa ad oltranza di cereali, legumi, ecc.
Ho conosciuto troppe persone soffrire per una alimentazione come la tua.
Piccole quantità di questi alimenti, cotti bene, con ammollo, spezie, ecc. e inseriti con saggezza (mai all’inizio del pranzo, mai la sera) e soprattutto adattandole alla propria costituzione, sono ciò che io consiglio nel mio approccio.
Non una alimentazione fondata sulla carne e non una alimentazione rigidamente proteica.
Magari potrei dire fondata su grassi e vegetali, con un pochino di tutto il resto.
Non andrei a scomodare le antiche popolazioni sulle quali ci sarebbe da dire molte più cose di quelle che dici tu.
Diciamo che se avessi occhi per analizzare bene le popolazioni più antiche e ancora tradizionali esistenti ti accorgeresti che la loro dieta non è vegana, ma appunto fondata su grassi e vegetali e poco di tutto il resto. Ovviamente a seconda della regione traggono grassi, vegetali e proteine da piante e fonti diverse a seconda della disponibilità.
Anche la longevità richiederebbe fiumi di parole, come vivono queste persone? Conoscono lo stress, l’inquinamento, l’insoddisfazione, ecc…
Ho detto già in altri commenti che non mi interessano le dispute teoriche ma l’esperienza pratica.
Se sei sana e se sei felice.
Se è così sono tanto contenta per te!
Dimostratemi voi vegani che siete davvero sani e felici.
Io sono trent’anni che mi occupo di salute, sono stata a lungo una convinta sperimentatrice delle vostre teorie, conosco le cose dall’interno.
Ma ho visto troppe persone soffrire per teorie ideologiche e poco fondate.
Difese ad oltranza da persone per lo più fissate, intransigenti, paurose, deboli, rigide, gonfie, piene di dolori articolari e con una incredibile e infinita rabbia in corpo.
Così oggi seguo la via di mezzo, adattando i principi di una alimentazione sana e sensata alle differenze e alle esigenze della persona che ho di fronte.
Con buoni risultati.
E questo conta per me.
E’ l’unica cosa che conta davvero!
Stare bene, sentirsi in forma ed essere felici!
Carla Domenica Sanna 24 Giugno 2016
Buongiorno FRANCESCA e’ la prima volta che leggo qualcosa di tuo e sono davvero contenta per ciò che dici !!!! Finalmente un po’ di equilibrio in tanti siti dove si trattano tali argomenti , leggendoli viene voglia di smettere di mangiare perché tutto fa male perché tutto è chimico ecccc ! Qui ho trovato finalmente è lo dico ancora EQUILIBRIO !!! Grazie davvero ! Un caro saluto Carla .
Raffaella Scirpoli 25 Giugno 2016
Grazie di cuore Carla.
Siamo molto felici del tuo feedback.
Un caro saluto
Gianluigi Nardo 19 Gennaio 2014
Sono rimasto molto sorpreso dalla sua difesa della carne rossa come alimento (fra l’altro riferendosi
solo ad aspetti particolari), quando ormai tutta la letteratura scientifica condanna (insieme allo zucchero
raffinato) il consumo di carne rossa.
Con tutto il rispetto per le sue idee, ho paura che la sua sia piuttosto disinformazione.
Grazie e cordiali saluti
Francesca Forcella Cillo 20 Gennaio 2014
Purtroppo Gianluigi,
non è affatto vero che tutta la letteratura scientifica condanna la carne rossa, anzi.
Qui e in altri articoli ti spiego come e perchè puoi mangiarla e che è estremamente sbagliato criminalizzarla senza analizzare bene le cose.
Sono piuttosto dei “miti” quelli a cui ti riferisci e gli studi scientifici spesso non convalidano affatto questi miti.
Esistono molte altre cose che creano danni anche maggiori, insieme allo zucchero bianco, per esempio i dolcificanti di sintesi come l’aspartame, o i grassi di sintesi come le margarine.
Prova a cercare informazioni più ampie ed approfondite.
Io cerco di farlo e ti riporto anche la mia esperienza e tu? Lo fai?
Stefano 19 Gennaio 2014
Ciao Francesca,secondo la medicina ayurvedica la carne rossa è tra gli alimenti pesanti da digerire e aumenta “pitta” cioè il calore,quindi l’ infiammazione.Il dott. Brincivalli non la consiglia.Come si può spiegare la questione?Come si possono considerare le costituzioni in ayurveda rispetto a quelle che hai individuato tu,visto che l’ ayurveda considera solo i tre dosha vata,pitta e kapha?
Francesca Forcella Cillo 20 Gennaio 2014
Ciao Stefano,
ti ho risposto infinite volte su questa questione delle differenze di vedute alimentari tra me e il Dott. Brincivalli.
Non possiamo essere d’accordo su tutto anche se siamo buoni amici e abbiamo grande rispetto uno dell’altro.
La carne rossa certo che è “calda” ma non esageratamente. Lo diventa se viene cotta bruciandola o riempendola di spezie piccanti.
La carne di maiale è “riscaldante” e pesante da digerire e molto intossicante anche per il cervello.
Io ho parlato dei danni da consumo di soia, il Dott. Brincivalli consiglierebbe invece molta soia.
Diciamo che abbiamo esperienze e visioni diverse.
Le mie costituzioni si basano di più sulla Medicina Tradizionale Cinese da cui ho preso molte delle interpretazioni dei sintomi, sintetizzate con vata e pitta ayurvedici e con la mia personale esperienza.
Diciamo che vata è simile alla costituzione fredda sia pure con delle differenze e pitta è simile alla costituzione calda, sia pure con delle differenze.
Anto Bursi 31 Ottobre 2015
La carne rossa dipende… Da bovino s’ aumenta pitta e kapha ,da maiale pitta vasta e kapha. Quest ultima quindi aumentando tutti i tridosha causerebbe cancro per alcuni autori moderni.In realta nei libri antichi che ho letto si parla di blocchi di canali , carni selvatiche di animali che corrono …che aumentano vasta ( lepre) diminuiscono pitta( pesci di fiume). Per il fatto che mangia tutto e può essere fonte di vermi la carne di maiale non è consigliata. Budda ne sarebbe morto che felicemente con la via di mezzo chiedeva agli altri l elemosina
In un capitolo della charaka si parla chiaramente che fare carità svolgere i riti e mangiare vegetariano porti a longevità 9 cap mi pare. Da qui concordo che i vegani spocchiosi mi stanno sulle scatole ma se sono caritatevoli e ben integrati forse ce la fanno ad essere centenari… Cmq c e chi come dice una canzone brasiliana … Vive per pensare e chi pensa per vivere… Io scelgo la prima e penso che mangiare la carne faccia male più alla animale mangiato;-)
Salvatore Meli 20 Gennaio 2014
Vorrei ricordare un pò a tutti, che nella nostra tavola dentaria sono presenti 4 canini, che sono i denti tipici dei carnivori, questo dimostra che nella dieta dell’uomo deve essere presente anche la carne.
Si puo discutere, poi , sulla quantità e qualità di carne da assumere, sul modo di cucinarla e condirla, ma è imprescindibile la presenza delle proteine sotto forma di carne nella nostra dieta. Ho notato, purtroppo che alcuni gruppi di persone come i vegani, vegetariani o gruppi di persone legate a varie ideologie di tipo religioso, persone peraltro che io rispetto tantissimo, che sono eccessivamente legate a certe convinzioni dettate non tanto da scientificità ma piuttosto perchè appartengono al loro gruppo.
Ho conosciuto diverse persone vegane e vegetariane che a distanza di tanti anni, anche venti venticinque, riscontrano problemi anche gravi di carenze alimentari di vario tipo, sopratutto a carico di fegato, ossa e articolazioni, ma purtroppo in quasi tutti i casi, disfunzioni della sfera emotiva.
Buona Vita a tutti.
ccremo carlo 30 Gennaio 2014
vorrei ricordare a tutti che il cane ha solo 4 canini e ben 12 incisivi,16 premolari e 10 molari,denti che gli erbivori usano per strappare l’erba e masticarla,non per questo però da domani mi metterò a dare fieno al mio cane. Ho conosciuto persone onnivore devastate da malattie metaboliche e persone vegetariane che non avevano ancora trovato il loro giusto equilibrio. Affermare però che molti vegetariani hanno gravi problemi è fuorviante. Il problema che affligge molte persone è invece, a loro insaputa, l’alterato equilibrio tra acido arachidonico (omega 6) e omega 3 (EPA e DHA). Il rapporto ottimale dovrebbe essere di 1-3 spesso troviamo 20-1. L’eccesso di acido arachidonico favorisce la cascata proinfiammatoria. L’introduzione nella dieta di pesce grasso o olio di lino favorisce il riequilibrio del rapporto tra omega 6 e omega 3. Vorrei fare presente che è falso dire che i vegetali non contengono proteine importanti. I germogli di erba medica,per esempio,contengono gli 8 aminoacidi essenziali e sono buonissimi.
Francesca Forcella Cillo 31 Gennaio 2014
Ciao Carlo,
anche io ho conosciuto persone onnivore devastate da malattie metaboliche.
Ma ti sei mai chiesto perchè?
Non certo per i loro essere onnivore ma per l’abuso di carboidrati raffinati, grassi di cattiva qualità, zuccheri, cibi industriali, latte pastorizzato, ecc, ecc.
Questo è il problema: i cibi industriali e l’abuso di alimenti raffinati e privi di nutrimento uniti spesso a grassi industriali stracolmi di omega 6 infiammanti.
Anche io ho conosciuto molti vegetariani che “non hanno trovato il loro equilibrio” e ti sei mai chiesto perchè?
Perchè è una scelta che se fatta dalla costituzione sbagliata (particolarmente debole e fredda) o se fatta senza le giuste informazioni (abusando di semi, vegetali crudi, carboidrati e non consumando la giusta quantità bilanciata di proteine ed eliminando i grassi saturi) porta inevitabilmente a delle carenze, non di poco conto.
Debolezza, stanchezza, freddolosità, problemi articolari, sovrappeso, colesterolo alto, emorroidi, mancanza di volontà, ecc.
Io affermo, come persona che si occupa di questi argomenti non “teoricamente” ma dall’interno, cioè come sperimentatrice e ricercatrice, che i vegetariani non in salute sono molti di più dei vegetariani sani. Che i danni maggiori diventano evidenti in modo lento e strisciante dopo alcuni anni e spesso tendono a restare inascoltati. Che basterebbero un pò di piccoli accorgimenti (nella maggioranza dei casi) per tornare in equilibrio.
Questo è ciò che affermo e questa è la mia esperienza.
hai ragione a parlare di rapporto tra omega 6 e omega 3. Ma il problema purtroppo non è solo quello. Il problema è che consumiamo troppi omega 6. E che questi grassi vegetali di cattiva qualità uniti ai carboidrati raffinati sono la causa principale del colesterolo ossidato che fa ammalare il nostro cuore.
Non sono quindi i grassi animali o le proteine animali a nuocerci ma una micidiale accoppiata (oli di semi industriali e farine raffinate) che è la conseguenza della paura del burro e della carne e dell’abuso di margarina e carboidrati.
Certo che i vegetali contengono proteine ma sono in una forma in cui noi non possiamo assorbirle.
E qui ti ringrazio perchè mi hai dato l’idea per un nuovo entusiasmante articolo.
Perchè i mammiferi mangiano cose così diverse? Come è diversa la loro digestione? E cosa li accomuna?
questa è una ricerca interessantissima con dei dati davvero preziosi.
Ne riparleremo.
Per finire i germogli sono una pietanza meravigliosa, ma non per il loro contenuto di proteine ma per l’apporto di enzimi vivi che contengono: W i GERMOGLI!
marinella 20 Gennaio 2014
Cosa ne pensi della dieta crudista e degli studi riportati su :The China Study di Campbell. In essi si consiglia la dieta vegana-crudista per non avere alcuna malattia.Grazie
Francesca Forcella Cillo 21 Gennaio 2014
Ciao Marinella,
trovi molti spunti di riflessione su China Study in vari commenti sia al primo episodio del podcast, sia agli articoli sui grassi saturi, sia nell’altro sulla carne.
Verso questo libro ho una posizione critica e ben informata e presto dedicherò alcuni articoli a questo argomento.
Quanto al crudismo, ci sono alcune considerazioni importanti da fare.
Per i miei studi delle medicine antiche come la Medicina Tradizionale Cinese e l’Ayurveda, sò che la digestione è un processo di “calore”, che richiede calore. solo così puoi trasformare il cibo in energia vitale e in pensiero consapevole.
Altrimenti ciò che mangi invece che in nutrimento si trasforma in tossine e non ti aiuta a vivere ma anzi è causa di malattia e vecchiaia precoce.
Così se mangi molto cibo crudo sottoponi il corpo ad uno sforzo immenso per poterlo “cuocere” e trasformare in una “zuppa a 37°” che è poi quello che avviene nello stomaco.
Se lo fai a lungo, nell’arco di un pò di tempo (che dipende da quanto calore ed energia vitale ha la tua costituzione) ti ritrovi gonfio, fiacco, anergico, debole, infreddolito, stanco, incapace di pensare lucidamente, privo di volontà, con articolazioni deboli e doloranti, confuso, ecc.
Questo è un dato di fatto, tempi e modalità dipendono solo dalla costituzione individuale ma è un processo inevitabile, inesorabile.
all’inizio tutto sembra bello, ti senti pulito e pieno di energia e perdi peso, soprattutto se eri molto intossicato. Poi però arrivano i danni, striscianti e in silenzio ma ancora più pericolosi.
e ad un tratto ti ritrovi a stare male ma non riesci a capire perchè.
I crudisti giustamente si appellano agli enzimi che la cottura distruggerebbe. ed hanno la loro parte di ragione. Ma non si può vivere di solo cibo crudo perchè pur avendo tanti enzimi tu non riesci a trasformalo e soprattutto indebolisce nel tempo la tua capacità di digerire. in modo molto rischioso e difficile da recuperare.
Detto questo agli enzimi ho dedicato un intero modulo del mio Programma, sono fondamentali ed insegno come prenderli senza farsi male e senza indebolirsi.
Perchè un pezzo di verità c’è in ogni cosa, ci sono alimenti che DEVI consumare crudi (come taluni grassi, i germogli, i superfoods, alcune verdure, alcuni frutti, ecc) e cene sono altri che DEVI consumare ben cotti (cotture leggerissime), caldi, speziati, ben masticati, ecc.
La saggezza e l’esperienza ci possono aiutare a trovare la via di mezzo, che è sempre la strada migliore, senza estremismi, senza fissazioni ideologiche, senza ricette uniche per tutti e con mente aperta a vedere davvero le cose, senza “paraocchi”!
Gianpietro 20 Gennaio 2014
Ciao Francesca!Grazie per le numerose notizie di cui ci porti a conoscenza,da tener in seria considerazione!Dopo i commenti che ho letto e che apprezzo ci tenevo a dire una cosa!Ho scelto di esser felice invece di aver ragione perció mi informo,faccio la mia personale esperienza e noto che quando ti poni le giuste domande le risposte arrivano,in tutti gli ambiti!Siamo in una fase critica per quanto riguarda la salute degli esseri umani (sebbene ne inventiamo di cose)e le nostre esperienze sul “campo”,qualsiasi siano possono soltanto contribuire ad un miglioramento del futuro nostro e di chi verrà!!Perció ben vengano le esperienze di ognuno…le notizie,in un mondo dove informazione ce n’è troppa,sono solo un input e creare un esperienza e spero che tutti ambiscano a questo per migliorare la salute e la felicità di ognuno!Ciao a tutti!
Francesca Forcella Cillo 21 Gennaio 2014
Grazie Salvatore per la tua esperienza e grazie Gianpietro per l’invito a cercare, ad informarsi, a crescere, a verificare su se stessi, senza preconcetti e senza paraocchi.
Che meraviglia è la vita così…
Che libertà e che forza!
Luca 30 Gennaio 2014
Nei vostri articoli dedicati alla carne avete parlato di acido arachidonico e di neu5g c
Una delle cose più preoccupanti rispetto al consumo di carne riguarda il suo processo di putrefazione.
Alla temperatura di 30 gradi la carne comincia il suo processo di putrefazione,
Nel nostro organismo abbiamo una temperatura di 35 massimo 37 gradi, quando mangiamo carne il suo processo di putrefazione comincia, tale processo produce produce metaboliti come la CADAVERINA e la PUTRESCINA, queste sostanze sarebbero molto pericolose per la salute.
Questo processo avviene in ogni caso anche se la carne dell’animale è biologica o allevato con erba.
Forse mi faccio impressionare dal nome CADAVERINA E PUTRESCINA che non danno per niente un idea di salute e di vitalità.
Secondo voi quanto sono dannose queste sostanze?
Grazie.
Francesca Forcella Cillo 31 Gennaio 2014
Ciao Luca,
questi metaboliti di cui parli fanno parte del naturale degrado enzimatico.
Ogni alimento produce scarti.
Nulla di cui preoccuparsi.
Vengono eliminati attraverso le feci.
l’importante è che il transito sia regolare.
La carne nuoce alla salute se:
1) la consumi di allevamento intensivo, na animali maltrattati, nutriti con mangimi industriali ed imbottiti di medicinali.
Questo vale per qualunque alimento industriale o prodotto con coltivazioni chimiche ed intensive, dal grano alla frutta, ecc
2) se la cuoci troppo, se la fai bruciare, se la cucini con troppi grassi e magari di cattiva qualità
Anche questo vale per qualsiasi cibo consumi.
3) se la mangi pasteggiando vino, l’associazione con gli zuccheri fermentati del vino produce fermentazioni dannose che irritano l’intestino, lo stesso vale se finito il pasto aggiungi un dolce o un frutto.
4) se la consumi dopo un piatto di pasta o riso. La carne deve essere il primo piatto che consumi insieme alle verdure. se aggiungi un piatto di carboidrati questo deve concludere il pasto non aprirlo. Questo vale per tutte le proteine.
5) se consumi piccole quantità di carne di qualità sempre accompagnate da abbondanti porzioni di verdura leggermente cotta. Soprattutto a foglia vede e accompagnati sempre da un cucchiaio di grassi mono insaturi o saturi sani, non hai da temere danni, anzi ti sentirai sano e forte, non avrai carenze, non avrai “devastanti” desideri di qualcosa da aggiungere che spesso ci portano a rimpinzarci di carboidrati, di pasta di pane e di dolci.
Ora non di sola carne vive l’uomo e quindi ovviamente un apporto bilanciato di proteine animali con piccole dosi di proteine vegetali è in genere la scelta più sana.
Ciò che non deve mancare sono i grassi, i grassi saturi e mono insaturi e grandi porzioni di verdura cotta in modo leggero.
E poi tutto il resto..
Luca 1 Febbraio 2014
Capisco che ogni alimento produca scarti ma nel caso della carne la questione è diversa:
1)La cadaverina e la putrescina non sono semplici scarti del processo digestivo ma tossine generate dal processo di putrefazione che inizia subito dopo l’uccisione dell’animale, quello che si può fare è rallentare questo processo attraverso la conservazione a basse temperature, Quando si cucina la carne il processo di putrefazione ( che non si è mai fermato) diventa più veloce a causa della temperatura, cadaverina e putrescina quindi sono già presenti dal primo boccone e aumentano notevolmente nel corso delle ore di digestione.
2)Solo la carne presenta queste tossine che hanno il compito di disgregare e decomporre i tessuti e probabilmente queste tossine a contatto con l’intestino svolgono un azione negativa
3)L’uccisione di un qualsiasi animale (allevato ad erba e non) provoca paura e terrore nell’animale questo stress produce ancora una volta tossine nel sangue dell’animale e quindi nella carne, queste tossine hanno effetti negativi sulla psiche dell’uomo.
4)Esiste sempre il grande rischio di mangiare carne di una animale malato o che sta per ammalarsi e di conseguenza oltre alle tossine della cadaverina, della putrescina e delle tossine generate dal terrore e dal dolore della morte, si rischia di mangiare carne contenente malattie e di conseguenza si rischia di contrarre queste malattie.
Da molte fonti ho appreso che una dieta vegetariana o vegana ha il potere di far guarire e di ristabilire la salute, moltissime sono le esperienze che confermano questo.
L’ultima volta che ho visitato questo sito ricordo che c’era un video introduttivo (che ora avete sostituito) dove ad un certo punto veniva detto:
UNA DIETA VEGETARIANA O VEGANA PUO’ SALVARTI LA VITA SE HAI UN MALATTIA
ora però leggendo i vostri articoli e il vostro podcast scopro che avete un opinione contrapposta addirittura si arriva a dire che:
LA DIETA VEGANA O VEGETARIANA E LA PIU’ PERICOLOSA DEL MONDO AMMAZZA TE I TUOI FIGLI
Una dieta che guarisce non può uccidere te e tuoi figli,
Qual’è la vostra ATTUALE posizione?
Perché questa contraddizione?
Grazie.
Francesca Forcella Cillo 2 Febbraio 2014
Credo il punto di vista espresso da noi sia molto chiaro.
Hai bisogno di tutto ma nelle giuste dosi.
La carne se da pascolo e presa come ti ho già detto non solo non ti nuoce ma produce forza mentale e fisica, assenza di muco e grande energia. Ovviamente consumata all’interno di un regime quotidiano ben equilibrato.
E soprattutto bilanciato sulla base delle tue esigenze e delle tue caratteristiche costituzionali.
Se hai una condizione patologica grave e necessiti di un periodo di grande depurazione, un periodo per esempio di soli centrifugati di verdura o di sole zuppe vegetali può essere di grande beneficio.
In questo senso nell’altro video facevo proprio questo esempio: se hai una malattia degenerativa ed una condizione di forte intossicazione una DIETA VEGETARIANA O VEGANA per un breve periodo può SALVARTI LA VITA.
Ma l’importante è capire che se trasformi un regime dietetico mirato a depurare nel tuo programma nutrizionale quotidiano rischi di produrre non solo carenze ma addirittura tossine.
E questo vale ancora di più se decidi addirittura di trasformalo nel regime dietetico dei TUOI FIGLI.
Una cosa è depurare ed un’altra è nutrire, sono due aspetti ugualmente importanti che non vanno mai dimenticati.
Il cibo è una potentissima medicina e bisogna usarlo con attenzione e competenza.
E soprattutto con lungimiranza.
Non puoi pensare di nutrirti solo pensando alle tossine, devi anche pensare a nutrirti per arricchire il tuo corpo e permettergli di fare il so lavoro. Se non dai al corpo ciò di cui ha bisogno rischi di vivere dalle tue riserve genetiche che purtroppo sono a termine e di accorgertene quando sono finite.
Luca 3 Febbraio 2014
Un periodo di soli centrifugati di verdura e zuppe vegetali non può essere considerato ” dieta vegetariana”, ma generalmente questo periodo viene definito dai naturopati UNA VARIANTE DEL DIGIUNO o DIGIUNO PARZIALE.
Quindi il DIGIUNO PARZIALE non può essere confuso con La DIETA VEGETARIANA sono due cose molto diverse !!!
In base alla mia esperienza il DIGIUNO PARZIALE con centrifugati e verdure può veramente portare la guarigione MA NON FATELO SE SIETE AFFETTI DA ASMA.
Questo tipo di digiuno può creare delle vere e proprie crisi di guarigione con abbondante espulsione di muco (addirittura dagli occhi) e con relativo intasamento dei bronchi.
Prima di intraprendere questo tipo di digiuno nel caso di asma occorre praticare una dieta vegetariana con cereali integrali legumi proteine vegetali, pochi latticini ad eccezione del formaggio di capra (senza esagerare)
Dopo alcuni mesi in caso di asma la situazione migliora notevolmente, solo allora è possibile fare IL DIGIUNO PARZIALE con centrifughe , e zuppe
Mia madre usava il broncodilatatore 1 2 volte al giorno solo con la dieta vegetariana è guarita , NON USA PIU’ IL BRONCODILATATORE NON HA PIU SINTOMI DI ASMA, ogni volta che riprendeva a mangiare carne , ricominciavano piano piano i sintomi tipici dell’asma.
Francesca ti ringrazio per avermi pazientemente risposto nonostante le nostre opinioni siamo molto diverse.
Continuo a pensare che mangiare carne porti a molti svantaggi e che questo ostacoli la salute del corpo e che l’energia la forza e i casi di guarigione tipici della diete vegetariane siano dovuti al fatto di non ingerire le temibili tossine della carne:
1) PRESENZA DI CADAVERINA E PUTRESCINA
2)TOSSINE GENERATE DALLA DAL TERRORE E DOLORE DELLA MORTE
3)FORTE RISCHIO DI MANGIARE CARNE DI ANIMALI AMMALATI
Sull’ultimo punto purtroppo anche se i tg non ne parlano ma il morbo della mucca pazza continua a mietere vittime, pochi anni fa una nostra parente è stata affetta da una specie di morbo simile i medici non hanno saputo dare una spiegazione a quello che era successo, per fortuna oggi è ancora in vita.
Non esiste solo il rischio di contrarre malattie come il morbo della mucca pazza, ma ci sono tutta una serie di sintomi meno gravi riconducibili all’alimentazione a base di carne come ad esempio la ginecomastia e altri disturbi.
Chi vuole mangiare carne dovrebbe mangiare solo quella di animali allevati ad erba biologici e NON DOVREBBE SGARRARE MAI, penso basti mangiare solo 1 bistecca di animale ammalato per contrarre la malattia. Si DOVREBBE EVIATARE COME LA PESTE LA CARNE MACINATA, perché purtroppo ci mettono dentro di tutto anche carne in avanzato stato di decomposizione (con elevate dosi di putrescina e cadaverina)
Ho un amico che ha lavorato in una fabbrica di wurstel a lui non interessa molto l’alimentazione ma quando ha visto come venivano prodotti i wurstel e con cosa venivano prodotti non ne ha più mangiati.
Certo anche se l’animale è allevato con metodi biologici purtroppo cadaverina e putrescina e tossine prodotte dal sistema nervoso a causa del dolore della morte sono sempre presenti
Dal mio punto di vista non so se mangiare carne biologica metta al riparo al 100% dal rischio di mangiare animali malati quello che so è che la capra non si ammala mai e pare sia l’unico animale a non ammalarsi di tumore.
Grazie ancora Francesca per avermi pazientemente (sopportato 🙂 ) risposto.
Francesca Forcella Cillo 4 Febbraio 2014
Ciao Luca,
grazie a te di tutti questi contributi e sono molto contenta per l’esperienza di tua madre.
Che però non può essere generalizzata.
Perchè spesso sono proprio i carboidrati e i derivati del latte a creare muco e irritazione o addirittura i semi oleosi.
Quindi una dieta vegetariana può aiutare se hai nella tua vita abusato di proteine animali di cattiva qualità, di grassi industriali e l’hai associata a carboidrati raffinati e zuccheri, ma può nel tempo peggiorare il problema.
E’ importante conoscere la funzione e l’effetto di tutti gli alimenti.
Sicuramente l’inquinamento e i danni delle coltivazioni e degli allevamenti intensivi sono immensi ma questo vale per tutto, per ogni cosa che mangiamo: latte, farine, semi, carne, pesce, frutta, verdura.
Dobbiamo sempre cercare un alimento di qualità e consumarlo nella giusta proporzione e secondo la nostra costituzione.
Senza dimenticarci i grassi che dovrebbero davvero essere i veri protagonisti dei nostri pasti.
fabio pierini 25 Febbraio 2014
per me non è un problema visto che è da 23 anni che sono vegetariano e non ho alcuna intenzione di cambiare proprio adesso anche perchè ho visto come macellano gli animali e sinceramente non vorrei essere al loro posto, certamente ognuno la può pensare come vuole e non sarò io a fargli cambiare parere
Vincenzo Tortora 3 Giugno 2014
… e due 🙂
Complimenti anche per questo, non dico molto altro. Giusto un appunto sull’infiammazione, tutti ad additarla come il male assoluto, nessuno che sottolinea che l’infiammazione non dovrebbe essere eccessiva, ma neanche inesistente! Le due cose sono parimenti deleterie… qui un piccolo input -> http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/20350594
Di nuovo complimenti
😉
marzia 22 Febbraio 2016
Ciao, Francesca consiglia nel suo programma di consumare carne rossa 3 volte a settimana e di scegliere una carne che derivi da animali alimentati ad erba. Ora non è semplicissimo trovare questa carne…..o meglio la possibilità c’è e spesso mi capita di acquistare della carne di manzo agnello ( la mia preferita) o capra , dal contadino vicino a casa. Il problema è la conservazione della carne. Se io compro un agnello una cospicua parte la devo congelare. Quindi la mia domanda è questa: meglio consumare una carne sana congelata oppure una carne fresca ma di indubbia provenienza? La questione del congelare i cibi come pessima scelta mi ha complicato la vita perché è un modo per semplificare la vita a chi ha davvero poco tempo da dedicare alla spesa.
Raffaella Scirpoli 9 Aprile 2016
Ciao Marzia,
è meglio non congelare la carne, che così perde tutti gli enzimi e acquisisce una natura troppo fredda. Prova a cercare altre persone con cui dividere l’ordine oppure cercala al biologico.
Un caro saluto