Negli ultimi anni l’obesità ha raggiunto proporzioni gigantesche in tutto il mondo, e di conseguenza abbiamo cominciato a tenerci alla larga dallo zucchero.
Il problema è che per sostituirlo molti si sono rivolti ai dolcificanti artificiali sintetizzati in laboratorio, come l’aspartame.
Ma c’è un’alternativa migliore allo zucchero e ai dolcificanti chimici, un’alternativa completamente naturale e da qualche anno disponibile anche in Italia: la stevia.
La stevia è un dolcificante naturale con 0 calorie
Per secoli in Sud America un arbusto chiamato Stevia Rebaudiana è stato usato come dolcificante e erba medicinale.
Il dolcificante è estratto dalle foglie o da alcuni dei composti dolci isolati della pianta e non contiene calorie.
I composti dolci più potenti della foglia di stevia sono chiamati Stevioside e Rebaudioside A e sono entrambi centinaia di volte più dolci dello zucchero.
La stevia ha un retrogusto un po’ amaro, che ricorda la liquirizia. Il rebaudioside A ha un tasso di amarezza più basso ed è quindi il composto più usato per preparare i dolcificanti a base di stevia che si trovano in commercio.
Proprietà della stevia
Oltre ai glicosidi, vari studi hanno scoperto che la foglia di stevia contiene proteine, fibre, carboidrati, ferro, fosforo, calcio, potassio, sodio, magnesio, zinco, rutina (un flavonoide), vitamina A, vitamina C e un olio che contiene altri 53 costituenti.
La stevia può ridurre la pressione sanguigna
Se hai la pressione sanguigna elevata (ipertensione), la stevia può essere di grande beneficio.
In uno studio fatto su 106 soggetti cinesi trattati con placebo o 750mg di stevioside al giorno:
- La pressione sanguigna sistolica è passata da 166 a 153 – una diminuzione dell’8%
- La pressione sanguigna diastolica è passata da 105 a 90 – una diminuzione del 14%
In un altro studio condotto su 174 persone cinesi che assumevano placebo o 1500mg di stevioside al giorno:
- La pressione sanguigna sistolica è passata da 150 a 140 – un calo del 7%
- La pressione sanguigna diastolica è passata da 95 a 89 – una diminuzione del 6%
Nel secondo studio c’era anche una più bassa incidenza di ipertrofia ventricolare sinistra (un ispessimento del ventricolo sinistro del cuore e una delle conseguenze della pressione alta) nel gruppo che aveva introdotto la stevia.
Tre altri studi non hanno mostrato alcun effetto in persone con ipertensione lieve e in persone con normale o bassa pressione sanguigna (Leggi qui gli studi 1, 2, 3).
La stevia può migliorare il controllo glicemico nei diabetici
Nei ratti diabetici la stevia ha dimostrato di avere effetti benefici sulla sensibilità all’insulina e di aiutare le cellule beta del pancreas a rilasciare insulina supplementare (Leggi qui gli studi 1, 2).
Negli esseri umani uno studio ha confrontato due gruppi, uno che assumeva 1g di stevioside e l’altro 1g di amido di mais e ha dimostrato che il gruppo stevia aveva livelli di glucosio nel sangue più bassi del 18% dopo un pasto (Leggi qui lo studio).
Un altro studio ha messo a confronto il saccarosio, l’aspartame e la stevia e ha rivelato che la stevia riduceva sia glicemia che insulina dopo un pasto a differenza degli altri due dolcificanti (Leggi qui lo studio).
Quindi si può dire che la stevia è utile per controllare la glicemia nei diabetici, ma le ricerche sono ancora troppo poche per poterla raccomandare.
La stevia fa bene agli animali
La maggior parte degli studi sugli effetti benefici della stevia sono stati fatti sui topi.
In questi studi la stevia ha dimostrato di avere effetti anti-ipertensivi, anti-infiammatori, anti-diarrea, anti-tumorali, diuretici e immunomodulatori (Leggi qui lo studio).
Nei ratti lo stevioside ha anche dimostrato di aumentare il colesterolo HDL, abbassare LDL ossidato, ridurre le placche nelle arterie e migliorare la sensibilità all’insulina (Leggi qui gli studi 1, 2).
La stevia sembra essere sicura per gli uomini
La stevia sembra essere sicura anche per gli uomini.
Ci sono stati alcuni studi, fatti molti anni fa, che hanno mostrato effetti nocivi negli animali da laboratorio, ma in questi studi erano stati somministrati dosaggi altissimi e quindi probabilmente non sono rilevanti.
Conclusioni
Se vuoi dolcificare qualcosa la stevia è una delle scelte migliori, insieme agli altri 3 dolcificanti naturali di cui ho parlato in questo articolo.
Il gusto può variare molto a seconda della marca quindi provane diverse per trovare quella che ti piace di più.
E ricorda che la stevia ha un potere dolcificante molto più alto di quello dello zucchero (è dalle 70 alle 400 volte più dolce dello zucchero), quindi basta usarne pochissima.
Ad esempio, per preparare una torta basta circa 1 cucchiaio e mezzo di stevia.
Matteo 17 Marzo 2014
A me non piace la stivia. Ha un retrogusto di liquirizia davvero poco gradevole. E’ normale?
Francesca Forcella Cillo 17 Marzo 2014
Si Matteo la stevia ha quel retrogusto “naturalmente” ma dato che ne serve poca può non essere troppo insopportabile!
Davide 22 Marzo 2014
Ciao a tutti,
abito a Londra ed ho comprato una tipo di stevia in compresse che l’azienda definisce “organic” (biologica) ma ha un retrogusto davvero orrendo come il dolcificante… preferisco l’amaro a sto punto.
Francesca Forcella Cillo 22 Marzo 2014
Ciao Davide,
la stevia più è “naturale” e non purificata più retrogusto ha.
Però la trovi anche in polvere abbastanza insapore e sempre organica.
Altrimenti l’eritritolo (sukrin) o lo xylitolo sono senza sapore.
Stefania 24 Marzo 2014
Ciao Francesca,
ho letto che si può anche coltivare in vaso, a Settembre si raccolgono le foglie, si lasciano essiccare e si triturano rendendole polvere, poi possono essere così mantenute per molto tempo.
La pianta si trova nei vivai più o meno verso Maggio e io starei pensando di provare, ma tu cosa ne pensi?
Francesca Forcella Cillo 24 Marzo 2014
Ciao Stefania,
oerchè non provare?
Mi sembra un’ottima idea.
Ovviamente poi ci racconterai come va l’esperimento…
Daniela 26 Marzo 2014
ciao Francesca
si parla di zucchero
io l’ho sostituito con lo zucchero di canna, ma credo che sia lo stesso
ho facilità ad ingrassare con niente (la mia costituzione è fredda), e lavorando non posso permettermi pasti caldi
sono sempre di corsa
è un guaio?
un appunto solo
nel questionario molte domande potrebbero avere risposta multipla
Francesca Forcella Cillo 26 Marzo 2014
Ciao Daniela cara,
allora sicuramente lo zucchero devi evitarlo, al massimo un pochino di stevia o pochissimo miele ma solo a crudo.
Se hai facilità ad ingrassare devi dare calore alla digestione: quindi acqua calda sempre con te (con un termos), pasti caldi con te (anche qui con un termos da pappa per bimbi) o scegliendo cibi caldi se mangi fuori, usare le spezie e iniziare a capovolgere l’ordine dei pasti (prima verdura e secondo poi poco primo piatto, meglio se riso)
Per il questionario per il momento devi scegliere la risposta più vicina a te (se sei incerta), poi all’interno del Programma trovi un questionario più dettagliato e attraverso il coaching mensile domande e risposte con me puoi approfondire la tua situazione e andare a correggere quelle abitudini che sono dannose per te!
Daniela 26 Marzo 2014
ah, faccio bene a masticare ogni tanto ginger fresco?
Francesca Forcella Cillo 26 Marzo 2014
E un pochino eccessiva come abitudine.
Può darti un pochino di calore eccessivo,irritarti lo stomaco e darti la sensazione di fame perpetua e insaziabile.
Piuttosto se hai una costituzione fredda, puoi utilizzare lo zenzero sui cibi, grattugiandolo, o nelle minestre o in tutti i cibi cotti.
Sempre in piccolissime dosi.
Puoi anche farne bollire un micro pezzo nella tisana.
Ma sempree senza esagerare.
Non è che se una cosa è buona allora “tanta” è meglio.
La via di mezzo è sempre la cosa migliore.
Da masticare meglio semini di finocchio o di cardamomo.
Daniela 26 Marzo 2014
…”prima verdura e secondo poi poco primo piatto”…
è un poco strano, ma si può provare
dovrò tornare al mio vecchio e buon riso, quindi
e, riguardo il miele, sarò quindi capace di finire la mia scorta
è un po’ dura ma ci devo provare
grazie Francesca
Daniela 27 Marzo 2014
Ciao Francesca.
Stamattina ho fatto una prova.
Ho bevuto acqua calda…ma non c’è problema perché è già da qualche anno che non bevo cose fresche ma a temperatura ambiente (tranne il prosecco!).
Poi ho bevuto un caffè con il miele.
Risultato? Sono reattiva istantaneamente e dopo averlo bevuto mi sentivo lucida, ma all’improvviso ho sentito dei crampi (non molto buoni) all’altezza del torace alto (dalle spalle fino all’altezza del cuore).
Ho bevuto un altro caffè con lo zucchero di canna e non mi ha fatto lo stesso effetto.
Quei crampi non li voglio sentire. Sono brutti.
Devo anche dire però che, per non buttarlo via, stavo cercando di finire del miele di Castagno.
Io sono affezionata al gusto amarognolo e leggermente acido per cui mi sono sempre ritrovata a mangiare cose che hanno un alto contenuto in nichel…liquerizia, miele di castagno tra tutti i mieli ecc.. Credo che più le cose sono a mare e più contengono nichel
Non mi piace il dolce, il mielato eccessivo.
Non mangio tanti dolci ma solo quando ho fame.
Ne torte che contengono il lievito, merendine (sembrano piene di lievito o bicarbonato).
Sono fin da piccola affezionata alla crostata alle marmellate (completamente senza lievito so che è l’unica e lo sento subito a livello fisico che posso mangiare).
Che mi sai dire dei crampi?
Ciao
Francesca Forcella Cillo 27 Marzo 2014
Cara Daniela,
è assolutamente ovvio!
Il caffè già è caldo ed irritante per lo stomaco,
se poi ci aggiungi il miele che è caldo
E NON VA MAI USATO IN UNA BEVANDA CALDA
(vedi articolo)
hai creato una fortissima reazione irritante allo stomaco.
se dovessi farlo ogni giorno da sola potrebbe essere causa di gastrite.
Ecco perchè è importante non solo conoscere la propria costituzione
ma anche conoscere “l’effetto termico” del cibo.
Cioè la reazione calda, fredda o neutra che ci fornisce
quando lo mangiamo e lo digeriamo.
Questo è quello che insegno nel Programma.
Non usare mai il miele con una bevanda calda
e mai con una bevanda riscaldante ed irritante
come il caffè.
Che faresti molto molto meglio a non bere.
Sostituendolo con un the verde.
Daniela 27 Marzo 2014
Ecco, vedi, ne combino di tutti i colori come i bambini piccoli!
Adesso ho capito direttamente e sulla mia pelle cosa vuol dire “non utilizzare il miele a caldo”.
Per il caffè non riesco a trovare un sostituto.
Il the mi fa male…ma ai denti! Corrode
Sono fatta proprio male
ti allego da “OBIETTIVO BENESSERE” questo sul nichel (tutto mio! cioè mi posso inquadrare proprio in questa situazione)
Come si manifesta l’allergia al nichel
I sintomi più comuni sono: dermatiti e pruriti, anche da contatto; afte o infiammazioni di bocca e gengive; gonfiori addominali; malessere generale; stanchezza; nausea; mal di testa; sovrappeso. I sintomi, che si possono sviluppare nel tempo, sono determinati anche dalla quantità di nichel che l’organismo ingerisce o con cui viene a contatto.
A cosa è dovuta
Può comparire quando si tocca un oggetto che contiene nichel: cerniere e bottoni, bigiotteria, orologi, chiavi, accendini, occhiali, monete, targhette, manici degli ombrelli, utensili da cucina, lavelli, aghi, forbici e ditali, fermacarte, sedie di metallo, maniglie delle porte, tinture per capelli e liquidi per la permanente; cosmetici che contengono avena. Alla lista vanno però aggiunti anche molti alimenti di uso comune che, includendo piccole quantità di nichel (nichel solfato), possono scatenare oppure aggravare i sintomi. Tra i cibi sotto accusa ci sono cacao, liquirizia, lenticchie, nocciole e fagioli che ne forniscono dosi maggiori rispetto ad altri alimenti dove il nichel è presente solo in tracce.
CIBI NO
Pomodoro; cacao in polvere, cioccolato fondente e al latte; noci, nocciole, noccioline, noci Pecan, arachidi, mandorle e frutta oleosa in genere; liquirizia; tè nero; mais in chicchi (prodotti da farina di mais con moderazione), avena, grano saraceno, pane integrale di frumento, miglio; birra chiara; fegato di manzo; aringhe affumicate, cozze, ostriche e tutti i crostacei; kiwi, pere, prugne, uva e uva passa; soia e derivati; piselli, lenticchie, lattuga, fagioli, fagiolini, cipolle, asparagi, spinaci; funghi; cibi di origine industriale, soprattutto se contengono “oli vegetali idrogenati” e cibi in scatola.
CIBI Sì
Sono consentiti, con moderazione: cavolfiore, cavolo, cetrioli, zucca, zucchine; carote; senape; riso brillato, farina 00, gallette di riso; frutta (eccetto kiwi, pere, prugne, uva e uva passa); marmellata (purché fatta in casa e cotta in pentole di alluminio); caffè; tè verde; olio d’oliva; uova. Sono consentiti in quantità libere: carne; pesce (eccetto aringhe affumicate, cozze, ostriche e crostacei); latte e derivati (burro, formaggi, yogurt); patate. Per cuocere i cibi sono indicate le pentole di ghisa, di alluminio anodizzato oppure di acciaio inox garantito senza nichel.
Un integratore utile: l’olio di perilla, che agisce come anti allergico e non ha effetti collaterali
La Perilla (Perilla frutescens) è una pianta della tradizione fitoterapica cinese e giapponese, usata da anni nella medicina popolare di tutto il Sud-Est asiatico. Ha una spiccatissima attività naturale come coadiuvante nel prevenire e normalizzare le reazioni allergiche, grazie probabilmente alla presenza di componenti (i flavonoidi) in una forma particolare. Se ne prendono 2 perle, 2-3 volte al dì.
Che ne dici?
Qualcos’altro oltre al the?
Oppure il the verde come dici è differente dal the normale , preso dalle macchinette che ci sono ovunque e anche sul lavoro?
Grazie e ciao.
Francesca Forcella Cillo 28 Marzo 2014
Certamente che un leggero the verde bio,
non ha nulla a che fare con un te chimico di macchinetta.
Poi ci sono tante tisane biologiche che puoi provare.
Non bere nulla dalla macchinetta, porta un termos con te di acqua calda o tisane.
Daniela 28 Marzo 2014
grazie Francesca,
soprattutto anche per la pazienza!
devo provare!
mariangela 31 Marzo 2014
ciao, io ho provato a far torta con stevia, ma se ne metto poca come un cucchiaio e mezzo vien poco dolce e non sa di torta e se metto quantità pari a metà zucchero vien pesante la torta e sa di dolce. forse non trovo quella giusta e non conosco dosi giuste. mi puoi consigliare per favore? forse dovrei trovare dose intermedia, ma non so, se dici che basta un cucchiaio e mezzo probabilmente sto sbagliando qualcosa.
Francesca Forcella Cillo 31 Marzo 2014
Ciao Mariangela!
In genere la stevia è molto più concentrata.
Magari per una torta puoi provare massimo con tre/quattro cucchiai.
Secondo me sono già tantissimi, ma se sei abituata al sapore dello zucchero bianco devi fare un adattamento graduale.
Buoni esperimenti!
Sara 7 Aprile 2014
Ciao, complimenti per gli articoli…sono finita casualmente sul tuo sito e non riesco ad uscirne! Un articolo tira l’altro 🙂 Volevo un tuo parere su questa stevia in bustine.. Ingredienti: eritritolo, Steviolglycosides (Reb A 97%, USDA Organic (BCS Òko-Garantie)). Che ne pensi?
Francesca Forcella Cillo 7 Aprile 2014
Ciao Sara!
Che carina che sei…
La stevia va bene.
Sara 8 Aprile 2014
Grazie! E invece come giudichi questi altri ingredienti che ho trovato nella stevia:
bicarbonato di sodio
Monosodiumcitrate
cellulosa
acido citrico
L-leucina
magnesio stearato
isomalto
acido tartarico.
Grazie ancora.
Sara
Francesca Forcella Cillo 9 Aprile 2014
Certo se la trovi un pochino meno addizionata sarebbe meglio.
Usane comunque poca.
Sofia Serena 20 Giugno 2016
Salve volevo sapere qual è la migliore da acquistare in commercio e se la Stevia contiene nichel perché io sono intollerante
Raffaella Scirpoli 21 Giugno 2016
Ciao Sofia,
puoi acquistare questa stevia, che è naturale: http://shop.naturasi.it/dolcificante-in-polvere-a-base-di-estratto-di-stevia-raab.html. Non ci risulta che contenga nichel.
Un caro saluto