Cos’è l’alimentazione consapevole? E come funziona?
In America sono stati pubblicati diversi libri su questo argomento, su questa “tecnica” (o meglio, insieme di tecniche) che ti aiuta a prendere il pieno controllo delle tue abitudini alimentari per la salute e per perdere peso.
Mangiare con consapevolezza, però, non significa solo adottare delle strategie e ricorrere a dei trucchi per mangiare di meno e meglio, significa anche abbracciare un nuovo modo di mangiare, entrare in un sistema di pensiero in cui il cibo non è uno strumento per soddisfare le voglie o in cui affogare tristezza e frustrazioni, ma è qualcosa di utile ed essenziale, da trattare come un alleato.
Mangiare con consapevolezza non significa “rendere triste” l’atto del mangiare, ma godere del cibo e dell’enorme energia che è in grado di trasmetterci.
In questo articolo vedremo le 8 regole d’oro per mangiare con consapevolezza e con gioia, in perfetto stile SAUTÓN.
1. Rispetta il tuo corpo
Non mettere nel tuo corpo tutto quello che ti capita a tiro senza pensarci. Ogni cosa che mangi ha delle conseguenze, ha un impatto sulle tue funzioni.
Non inquinare il tuo corpo con cibo spazzatura, droghe, fumo, alcool e veleni mentali.
Tratta il tuo corpo e la tua mente come un tempio. Non perdere di vista il fatto che stai mangiando per conservare una buona salute generale, la sensazione di stare bene e una mente lucida ed efficiente.
2. Sviluppa una sana autodisciplina
Comandi tu o il tuo cibo?
Se “caschi” davanti alla prima pasticceria o al leggero profumo di un croissant vuol dire che ti manca la forza di volontà e hai urgente bisogno di costruirla.
La mancanza di autodisciplina lascia il tuo corpo e la tua mente in balia di cibi e abitudini non sani, che accelerano il deterioramento della tua salute e il processo di invecchiamento.
Esercitare la forza di volontà e l’autodisciplina è come allenare un muscolo, non puoi pretendere di sollevare in una volta il peso più pesante, ma devi esercitare quel muscolo con allenamento costante e pazienza prima di riuscirci.
Poniti ogni giorno un piccolo obiettivo, Decidi, ad esempio, di non toccare dolci fino a una certa ora e imponiti formalmente di non farlo. La settimana dopo alza la tua asticella e poniti un obiettivo un po’ più audace.
Piano piano riuscirai a diventare più forte e disciplinato.
3. Ascolta il tuo corpo
Attenzione! Ascoltare il proprio corpo non significa assecondarlo in tutte le sue richieste, né dargli cibo ogni volta che lo richiede. Questa è una trappola in cui cadono in molti.
Ascoltare il proprio corpo significa distinguere la vera fame da quella apparente, affinare la sensibilità, riconoscere i segnali (positivi e negativi) che invia, avvertire i campanelli d’allarme che si scatenano quando mangi qualcosa che non ti fa bene.
Anche questa è una capacità che non si acquisisce da un giorno all’altro, ma si affina con il tempo e l’esperienza.
Spesso succede che, dopo aver mangiato per anni in modo scorretto, quando si comincia a mangiare sano, anche un solo giorno di cibo spazzatura abbia un effetto immediato sul corpo. Se ad esempio mangi un piatto di patatine fritte salatissime e condite con salse, e stai seguendo un regime sano, ti accorgi subito che quelle patatine “stonano”, hanno un effetto diverso e deleterio sul tuo corpo.
Questo succede perché sei diventato più sensibile.
Ascoltare il tuo corpo ti permetterà di avere maggiore consapevolezza di ciò che fa bene a te e di ciò che ti fa male.
A volte non mangiamo per fame, ma per riempire un vuoto emozionale, per nervosismo, o perché siamo tristi. Impara a “studiarti” e a riconoscere queste differenze. Valuta gli effetti che il cibo ha sul tuo umore e sul tuo aspetto fisico.
Prendere nota in questi casi può essere molto utile per accelerare il processo di conoscenza di sé.
4. Mangia lentamente e senza distrazioni
Nella nostra società fast, il momento del pasto ha perso il suo aspetto “sacro” e rituale. E’ facile finire per trangugiare la minestra e tornare ai propri impegni o mangiare un panino al volo camminando.
Sedersi a tavola e godersi il pasto lentamente e senza distrazioni è sempre più raro.
E sono proprio le distrazioni il guaio.
Ormai abbiamo allontanato la nostra attenzione dall’atto del mangiare e la concentriamo su televisione, computer e smartphone.
Mangiare ha cominciato a diventare un atto automatico, fatto per inerzia, spesso frettolosamente guardando il cellulare, rispondendo a un messaggio o pensando a navigare su internet.
Questo è un problema, dal momento che il cervello ci mette circa 20 minuti per accorgersi che sei pieno.
Se mangi troppo velocemente e distrattamente, i segnali di pienezza potrebbero non arrivare fino a quando non hai davvero superato il limite e mangiato troppo.
Mangiando con consapevolezza, focalizzi la tua attenzione e rallenti, rendendo il mangiare un atto intenzionale e non automatico.
Quindi cerca di metterti a tavola, di prenderti del tempo per mangiare, stai alla larga dalle distrazioni e resta concentrato sui bocconi, sul masticare a fondo, sull’atto del mangiare.
Concentrati su come ti sta facendo sentire il cibo che stai mangiando. E’ una pratica quasi meditativa che ti insegnerà molte cose.
5. Usa la moderazione (ma in modo appropriato)
Molte persone usano l’espressione “tutto, ma con moderazione”, per sentirsi giustificati a continuare a seguire abitudini alimentari che sanno non essere sane.
Questo non è ciò che intendo per “usare la moderazione in modo appropriato”.
Usare la moderazione in questo caso significa conoscere i propri limiti, in modo da rendersi conto di quando è il momento di fermarsi. Significa scoprire il proprio minimo per stare bene.
Fai pratica per alzarti da tavola quando non sei ancora completamente pieno e c’è ancora un piccolo spazio da riempire. Questo migliora la digestione, fornisce più energia e protegge la tua linea.
6. Scopri il potere dei rituali
Il tuo corpo e la tua mente lavoreranno in modo più efficiente se creerai dei rituali. Sarai più in salute se svolgerai la maggior parte delle tue attività più importanti alla stessa ora ogni giorno.
Questo significa andare a letto e svegliarti più o meno sempre agli stessi orari, fare pasti ad orari stabiliti e fare esercizio fisico ad orari stabiliti.
Avere dei rituali, ad esempio il rituale dell’oil pulling e dell’acqua calda al mattino è potentissimo per educarti alla disciplina e alla consapevolezza.
Un solo avvertimento: è bene rompere questa routine di tanto in tanto per mantenere la capacità di adattamento. Se si perde la flessibilità si rischia di diventare rigidi e, se le circostanze richiedono un cambiamento, si è incapaci di adattarsi.
Quindi ogni tanto stravolgi regole e rituali.
7. Sii paziente
Se vuoi davvero la salute devi essere paziente.
Quando cambi dieta o stile di vita i cambiamenti possono non avvenire subito nel modo giusto o possono non darti i risultati che speravi, ma continua ad essere paziente.
Quando fai la cosa giusta la salute e la forma che aspettavi prima o poi arrivano e ti “restano attaccati” a lungo.
8. Non attaccarti a dogmi e principi
Forse sei convinto che ciò che stai già facendo per la tua salute sia il meglio del meglio, che non hai più nulla da imparare.
Ma non è così. Non si finisce mai di imparare e di conoscere sé stessi.
Sii disposto ad abbandonare il tuo “credo”, a provare cose nuove, a sfidarti, a sovvertire le regole. E’ il modo migliore per crescere e per affinare la sensibilità. Solo provando tante cose diverse imparerai ad alimentarti davvero con consapevolezza e non solo perché qualcuno te l’ha detto o perché l’hai letto da qualche parte.
Bene, questi erano gli 8 consigli per cominciare ad acquisire consapevolezza e saggezza in campo alimentare. Ci sarebbe tanto altro da dire, ma questo è il succo.
A volte può essere utile intraprendere il percorso di consapevolezza alimentare con una guida, per questo mi sento di consigliarti il supporto di Francesca e di uno dei suoi validissimi “Energy Tutor“.
Se vuoi mettere ordine nei tuoi pasti, se vuoi vincere la dipendenza dal cibo, se vuoi liberarti della fame compulsiva, se vuoi ripulirti da anni di alimentazione pessima questa è la strada perfetta per te.
Fammi sapere cosa ne pensi nei commenti.
Buona ricerca e buona crescita!
Paolo 23 Gennaio 2016
Nel percorso di cambiamento che si prova a fare (es. provando a correggere alcuni abitudini “cattive”) nel caso di fallimento, riprovarci nuovamente e sempre un po piú difficile se non si capisce il motivo/la causa quindi giudico positivo quello letto qui sopra. Capire la causa sia molto utile/fondamentale per “regolarsi”; consapevolezza. Aiuta e nel caso si ri presenta ” la causa” il “fallimento” e più facile da evitare, più facile da gestire nel caso di un ostacolo nuovo.
Non seguo il programma dalla sig. Francesca, dico questo perché “non sono di parte”.
Raffaella Scirpoli 23 Gennaio 2016
Grazie del tuo feedback, Paolo, e benvenuto sul blog!
Roberta 23 Gennaio 2016
Davvero interessanti questi articoli! !!
Grazie mille! !!
Raffaella Scirpoli 23 Gennaio 2016
Grazie a te, Roberta!
Silvana 23 Gennaio 2016
Grazie per le informazioni che dai è che leggo sempre con molto interesse. Silvana
Raffaella Scirpoli 24 Gennaio 2016
Grazie a te, Silvana!
Un caro saluto
Marco 6 Febbraio 2016
Articoli interessantissimi! Vi seguo da quasi un anno
Raffaella Scirpoli 7 Febbraio 2016
Ciao Marco,
grazie mille del feedback!
Un caro saluto
Marco 23 Marzo 2016
Salve la spirulina può essere sottoposta a calore e di conseguenza usata per fare dei biscotti al forno ad esempio? Grazie per la risposta
Raffaella Scirpoli 1 Aprile 2016
Ciao Marco,
meglio non sottoporla a calore.
Un caro saluto
Carolina 19 Maggio 2016
Trovo questo articolo come tutti quelli della dottoressa Francesca molto interessanti unici e stravolgenti in questa società dove tutti ci vogliono imporre tutto e niente!
Raffaella Scirpoli 20 Maggio 2016
Ciao Carolina,
grazie del tuo bellissimo feedback. Siamo molto contente! 🙂
Un caro saluto
Manuela 24 Maggio 2019
Vi seguo da un po’ e sto cercando di convincere mio figlio ad iscriversi perché ne ha veramente bisogno 30 anni 1me 70 e pera 110 kg ma non ci riesco . Voi per me siete GRANDIOSI !
Maria Pia Festini 24 Maggio 2019
Ciao Manuela,
grazie dei complimenti. Non serve obbligare e convincere tuo figlio ad entrare ne programma. E’ una decisione che deve venire da lui. Tu puoi solo “convincerlo” in modo silenzioso attraverso il tuo esempio. Vedendoti star bene, essere più energica e dimagrire, se ne hai bisogno, sarà lui stesso a chiederti di aiutarlo. Un caro saluto