L’intestino è quell’organo all’interno del nostro corpo al quale di solito pensiamo, magari con imbarazzo, solo quando non funziona a dovere.
Quando funziona dimentichiamo di averlo, quando non funziona può causarci disagi anche molto pesanti e diventare il nostro incubo quotidiano.
Comunque sia in genere non diamo al nostro intestino né le attenzioni né la considerazione che si merita.
Eppure l’intestino è molto di più di quello che appare e la sua influenza sul nostro stato di salute sia fisico che mentale è molto maggiore di quanto crediamo.
L’intestino, secondo cervello
Se prendessimo l’intestino umano e lo appiattissimo lungo tutta la sua superficie (compresi i villi e i microvilli che ne tappezzano le pareti) arriveremmo ad una lunghezza di circa sette chilometri.
L’intestino è in assoluto l’organo sensoriale più esteso di tutto il nostro corpo. Occhi, orecchie, naso e pelle non sono nulla in confronto.
Studi recentissimi dimostrano che l’intestino possiede un’enorme quantità di nervi, anche molto più vari di quelli che si trovano nel resto del corpo, e grazie a questi, combinati con un complesso sistema di interconnessioni nervose ,è in grado di raccogliere e processare un’infinità di informazioni preziose su tutto il nostro organismo e, quando necessario, di trasmetterle al cervello.
Il cervello è l’organo più protetto ed isolato di tutto il nostro corpo. Senza la capacità dell’intestino di raccogliere e trasmettere questi dati fondamentali il cervello letteralmente non saprebbe cosa succede in una buona parte del nostro organismo e non sarebbe in grado di svolgere il suo compito di “direttore dei lavori”.
Ecco perché la rete nervosa dell’intestino viene anche chiamata cervello enterico, si tratta infatti di una rete non meno vasta e varia di quella del cervello propriamente detto.
Se già questa ti sembra una scoperta sensazionale allora sarai ancora più stupito nel sapere che gli scienziati stanno lentamente dimostrando in laboratorio ciò che i nostri antenati sapevano per esperienza empirica: l’”io” individuale degli esseri umani in effetti è fatto di testa e pancia.
Non a caso, nel gergo comune si usano espressioni come “avere la strizza” o “farsela sotto dalla paura”, “ingoiare un rospo”, “mandare giù un boccone amaro” o “avere le farfalle nella pancia”.
Questi modi di dire, come avrai intuito, vanno ben oltre il significato linguistico, quello che succede nella nostra pancia gioca un ruolo fondamentale nel determinare il nostro benessere o malessere psico fisico: un intestino sano ci dona energia, resistenza, determinazione e serenità, un intestino malato porta ansia, paura, dolore, irritabilità, e perfino depressione.
L’intestino, cavaliere senza macchia e senza paura
Ogni giorno il nostro sistema immunitario ci salva più volte la vita senza che ce ne rendiamo conto: grazie ad innumerevoli piccole cellule ben addestrate questo eccellente meccanismo di difesa interviene per uccidere cellule che crescono in modo anomalo, eliminare spore e muffe, uccidere virus e batteri.
In altre parole ognuno di noi ha il proprio cavaliere senza macchia e senza paura pronto a sguainare la spada in nostra difesa ogni volta che qualche organismo estraneo e potenzialmente pericoloso ci attacca.
Circa l’80% del nostro sistema immunitario ha sede nell’intestino che funge letteralmente da “campo di addestramento” per le cellule che lo compongono.
Questo può avvenire grazie al fatto che nel nostro intestino vive e prolifera un’enorme quantità e varietà di batteri, il cui insieme viene comunemente indicato con la definizione impropria di flora batterica ma il cui nome scientifico corretto è microbiota, che vivono prevalentemente nella mucosa intestinale.
Tutti questi batteri che soggiornano allegramente nelle nostre interiora vengono usati dal sistema immunitario per addestrare le sue cellule a riconoscere e, se necessario, eliminare i microorganismi potenzialmente dannosi per la nostra salute.
Si potrebbe paragonare l’intestino ad uno di quei percorsi di addestramento militare dove i soldati devono sparare alle sagome dei cattivi stando però attenti a non colpire per sbaglio i civili che si ritrovano nel mezzo del campo di battaglia.
Le pareti di un intestino sano sono assolutamente impermeabili e non lasciano filtrare nulla all’interno del resto dell’organismo, in questo ambiente così ben isolato il sistema immunitario può giocare con germi e batteri vari senza che questi costituiscano una minaccia per noi.
Le cellule difensive imparano e si allenano così che quando incontreranno ad esempio un batterio già conosciuto al di fuori dell’intestino sapranno cosa fare e potranno intervenire velocemente.
L’intestino e la digestione
Normalmente pensiamo che la digestione avvenga nello stomaco e che l’intestino sia solo un lungo tubo il cui compito è quello di portare fuori gli scarti che più o meno ogni mattina depositiamo nel water mentre facciamo le parole crociate.
Questa idea molto riduttiva non rende giustizia all’intestino che svolge invece un ruolo fondamentale nel processo digestivo: la fase più importante della digestione infatti avviene nell’intestino tenue, la prima parte dell’intestino nella quale si innesta lo stomaco. Quasi nessuno sa che solo l’ultimo metro circa di intestino crasso contiene le feci, le sezioni precedenti sono in genere molto pulite, persino inodori, e hanno il compito di occuparsi della digestione ed assimilazione di tutto ciò che ingeriamo.
L’intestino tenue è lungo fra i tre e i sette metri e sta nella nostra pancia morbidamente ripiegato su sé stesso; la sua superficie che a prima vista sembra liscia e un po’ monotona è ricoperta da un fitto manto di villi intestinali (circa trenta villi per millimetro quadrato) che a loro volta sono muniti di minuscole proiezioni villose, villi su villi insomma, il tutto per fornire la massima superficie di assorbimento possibile in uno spazio molto limitato.
Grazie a questo design ingegnoso, per digerire abbiamo a disposizione una superficie di estensione pari a cento volte la nostra pelle.
In questa parte dell’intestino il cibo che ingeriamo subisce l’ultima fase di sminuzzamento e scomposizione negli elementi di base grazie all’azione degli enzimi digestivi per trasformarsi in una soluzione nutritiva composta da miliardi di cellule energetiche.
Per poter assimilare al massimo l’energia fornita da ognuna di queste cellule abbiamo bisogno di una superficie molto estesa, ecco perché quei sette chilometri, che a prima vista potrebbero sembrare un’esagerazione per digerire una mela o una bistecca, sono invece tutti assolutamente necessari.
In questa parte dell’intestino avviene anche un altro processo molto importante: i vasi sanguigni del tenue confluiscono tutti nel fegato che, tra le altre cose, ha il compito di filtrare le eventuali sostanze dannose.
In questo modo tutto ciò che potrebbe essere pericoloso fa ancora in tempo ad essere distrutto prima di essere immesso nella circolazione sanguigna.
Queste che ti ho esposto sono solo alcune delle eccezionali capacità e caratteristiche del nostro intestino.
Capisci ora perché è così importante prendersene cura? Cosa ne pensi?
Paolo 20 Agosto 2016
interessante quanto é importante la sua funzione. Concordo che influisce su molte cose tipo il comportamento che é una conseguenza di come ci sentiamo e per quanto si possa “far bel viso a cattivo gioco” sarebbe alla lunga troppo stressante e quindi non funzionale. Grazie mille Francesca e chi per te collabora tipo Raffaella e tutti gli altri
Raffaella Scirpoli 22 Agosto 2016
Grazie del tuo feedback, Paolo!
Un caro saluto e un grazie da parte mia, d Franca (autrice dell’articolo) e Francesca.
Pablito 20 Agosto 2016
Vorrei sapere se la vitiligine nasca da un mal funzionamento dell’intestino dato ke e’
Una malattia autoimmune.
Saluti dal Belgio
T P
Raffaella Scirpoli 23 Agosto 2016
Ciao Pablito,
piacere di conoscerti e benvenuto sul blog.
Sì, è connessa fortemente allo stato dell’intestino, soprattutto crasso, allo stato del sistema immunitario che a sua volta è connesso a intestino e polmoni. Vanno curati questi organi e va seguito un approccio naturale che preveda un intervento congiunto su abitudini alimentari, lavoro emozionale e supporto terapeutico di tipo naturale (per esempio omeopatico o ayurvedico).
Un caro saluto
Flori 20 Agosto 2016
Sì impara sempre !!! Complimenti ! Io soffro di RCU e mi interessa molto !
Raffaella Scirpoli 23 Agosto 2016
Ciao Flori,
piacere di conoscerti e grazie! 🙂
Per il tuo caso si può fare tanto con l’alimentazione sana. Francesca può seguirti dandoti indicazioni specifiche all’interno del Programma. Intanto i primi consigli che posso darti sono questi: elimina immediatamente la frutta e i dolci a fine pasto, elimina i cibi e le bevande troppo riscaldanti e che creano infiammazione (pomodoro, vino, birra, cioccolata, arance, miele…), elimina glutine, farinacei e prodotti da forno con lievito. Poi si può pensare a un modo per rinforzare la digestione con probiotici ed enzimi.
Un caro saluto
Raffaella Scirpoli 23 Agosto 2016
Ciao Flori,
piacere di conoscerti e grazie! 🙂
Per il tuo caso si può fare tanto con l’alimentazione sana. Francesca può seguirti dandoti indicazioni specifiche all’interno del Programma. Intanto i primi consigli che posso darti sono questi: e limina immediatamente la frutta e i dolci a fine pasto, elimina i cibi e le bevande troppo riscaldanti e che creano infiammazione (pomodoro, vino, birra, cioccolata, arance, miele…), elimina glutine, farinacei e prodotti da forno con lievito. Poi si può pensare a un modo per rinforzare la digestione con probiotici ed enzimi.
Un caro saluto
Maria rosaria 20 Agosto 2016
Soffro con l’intestino da sempr,ho provato di tutto…..e ancora sto cercando una soluzione
Raffaella Scirpoli 22 Agosto 2016
Ciao Maria Rosaria,
piacere di conoscerti e benvenuta sul blog.
Se vuoi puoi farti aiutare e seguire da Francesca all’interno del Programma.
Un caro saluto
Federica Albizi 20 Agosto 2016
Ciao a te Francesca e a tutto lo staff..
che ne pensi del lavaggio intestinale con metodi dolci quali tisane e clistere? ?
grazie
Raffaella Scirpoli 22 Agosto 2016
Ciao Federica,
Francesca approva pienamente questi metodi. Se vuoi nel Programma può darti indicazioni specifiche.
Un caro saluto
Maria Rosaria D'Alessandro 21 Agosto 2016
Vorrei capire perché in caso di tumore all’intestino ,si consiglia poi di preferire succhi estratti da frutta e verdura e non più delle loro fibre. Questo tipo di alimentazione è da fare per sempre o solo per il periodo di ripresa della salute? ? A me sembra che sia consigliato come alimentazione da seguire sempre e quindi mi da l’idea che l’intestino una volta colpito da tumore debba essere poi trattato con riguardo fino ad eliminare ogni piccola abrasione,per evitare che il male possa tornare. Grazie per la risposta. .
Raffaella Scirpoli 23 Agosto 2016
Ciao Maria Rosaria,
piacere di conoscerti e benvenuta sul blog.
Il quadro è più complesso. Il tumore ha cause molteplici, sia di natura fisica che emozionale. Spesso quello intestinale è dovuto a un eccesso di tossine che non riescono ad essere espulse e che tendono ad accumularsi. Quindi l’azione curativa deve essere tesa a ripulire il corpo dalle tossine, agendo in profondità su intestino e fegato: ripristinare il transito intestinale, dare probiotici ed enzimi digestivi, introdurre nell’alimentazione, in modo stabile, fibre di buona qualità, verdure, frutta, cereali integrali, grassi sani, proteine scelte tra quelle più leggere e semplici (evitando vino, caffè, zucchero, farine e lieviti, insaccati, grassi industriali), zuppe, minestre, verdure cotte con leggerezza, cereali, poco ghee e crema Budwig (quella dell’articolo), succhi freschi (solo se non ci sono sintomi di troppo freddo digestivo), ed eventualmente azioni curative specifiche che vanno analizzate con un medico o terapeuta che si occupa di medicine naturali. E’ molto importante anche un lavoro di tipo emozionale con la Nuova Medicina Germanica. Ti consigliamo l’ascolto del podcast 21 con Claudio Trupiano.
Un caro saluto
Alberto 21 Agosto 2016
Articolo interessante, io poi che ho problemi cronici di intestino, sono consapevole che i miei problemi intestinali sono più legati alla sfera emotiva che alimentare, però mi piace leggere gli articoli vari che pubblicate, mi servono per non dimenticare dove sono racchiusi veramente i problemi che ogni giorno mi porto appresso.
Vi ringrazio per il vostro instancabile lavoro e passione che mettete ad aiutare le persone.
Raffaella Scirpoli 22 Agosto 2016
Ciao Alberto,
piacere di conoscerti e benvenuto sul blog.
Grazie di cuore dei tuoi complimenti, anche da parte di Franca, autrice dell’articolo. Siamo felici che il nostro lavoro sia di beneficio per gli altri.
Un caro saluto
Benedetta 21 Agosto 2016
Come sempre: chiara, esaustiva, interessante, utile..grazie!
Raffaella Scirpoli 22 Agosto 2016
Grazie da parte di Franca, Benedetta!
Un caro saluto
Isabel Giron 22 Agosto 2016
molto interessante e molto chiaramente spiegato, grazie per tutte queste informazioni preziose
Raffaella Scirpoli 22 Agosto 2016
Ciao Isabel,
grazie!
Un caro saluto
Francesca 26 Agosto 2016
Ciao Raffaella,
Soffro di rosacea da circa sei mesi con periodi di calma apparente, ho fatto anche il test per vedere se poteva essere causata dalla presenza dell’helycobatter pilori ma il test e’ risultato negativo,e’ stato un periodo di forte stress e nervosismo, molto brutto, cerco di evitare vino, birra, latte, ma se mi puoi consigliare cosa non mangiare ti ringrazio infinitamente. Un caro saluto. Francesca
Raffaella Scirpoli 4 Settembre 2016
Ciao Francesca,
piacere di conoscerti e benvenuta sul blog.
Devi evitare farine e prodotti da forno, soprattutto il glutine potrebbe darti fastidio, e tutti gli alimenti che danno calore, come pomodoro, miele, zenzero, pepe, peperoncino, cibi fermentati, cibi acidi, pane e lieviti, salumi, semi oleosi in esagerata quantità o l’olio di semi.
Consuma proteine, una abbondante quantità di verdure cotte e i grassi solo ed esclusivamente a crudo.
Un rimedio che potrebbe esserti utile è l’erba di grano presa al mattino con un bicchiere di acqua tiepida.
Un caro saluto
Enza 1 Settembre 2016
Caro staff, vorrei sapere qual è il parere di Francesca sui latticini, che secondo alcuni nutrizionisti sono da demonizzare.
Grazie!
Raffaella Scirpoli 5 Settembre 2016
Ciao Enza,
il latte pastorizzato e i suoi derivati vanno evitati. Hanno molti problemi (quantità di calcio squilibrata, carenza di enzimi digestivi – che li rendono indigesti – carenza di batteri benefici, vitamine e minerali) di cui abbiamo parlato anche in questo articolo: . I derivati da latte crudo invece sono tutta un’altra cosa e contengono i preziosi enzimi per digerirli. Quindi cerca dei formaggi da latte crudo (o latte non pastorizzato) e consumali alternandoli alle altre fonti proteiche nel tuo pasto.
Un caro saluto
Un caro saluto
Mara 11 Settembre 2016
Potrei sapere alcuni esempi di formaggi da latte crudo,? Il tofu è consigliato? Se ho ben capito il latte che acquistiamo al supermercato è pastorizzato, dello yogurt cosa ne pensi invece?
Raffaella Scirpoli 11 Settembre 2016
Ciao Mara,
piacere di conoscerti e benvenuta sul blog.
I formaggi da latte crudo puoi trovarli nei negozi di alimenti biologici, in alcuni supermercati ben forniti e nelle malghe. Alcuni esempi sono parmigiano, emmental, raclette. Devi chiedere al banco formaggi di formaggi da latte crudo o non pastorizzato. Il tofu non va bene, abbiamo parlato dei problemi della soia in questi articoli: . Il latte del supermercato è pastorizzato e non consigliamo lo yogurt. Anche di questo abbiamo parlato in un articolo: .
Un caro saluto
Melisa 6 Ottobre 2016
Salve! Come vorrei fare il training con francesca ma temo sia troppo impegnativo! Non sono amante di computer e letture sul display! Ma ho problemi con l’intestino irritabile che porta a stitichezza da sempre! Molto psicologico da emozioni che trattengo e non trovo la soluzione! Mi porta tristezza e depressione! Adesso sto sperimentando l’alimentazione come mi avete consigliato nel primo test ma non capisco perché non vanno bene i latti vegetali x me che sono fredda? Non hanno nulla a che fare con il latte di mucca e io amo i latticini… tra glia alimenti consentiti certe foglie verdi sono vietate per me?
Raffaella Scirpoli 6 Ottobre 2016
Ciao Melisa,
ti passo la risposta che mi ha dato Francesca:
Sì, devi evitare grano e latte e tutto ciò che è bianco (che rallenta la tua digestione) che è già il tuo punto debole. Seguire il Programma è più facile di ciò che pensi. Se non ti piace seguirlo a computer puoi scaricare gli audio su un lettore mp3 e stampare i manuali, in modo da poterli leggere più comodamente.
Ti aspettiamo! 🙂
Un caro saluto
Samira 16 Marzo 2017
C’è un errore nel testo. 7 metri, non kilometri.
Franca Branda 28 Novembre 2017
Ciao Samira,
in effetti la misura di 7km indicata è corretta in quanto si riferisce alla lunghezza, ovviamente approssimativa, che si avrebbe se si prendessero tutte le superfici interne dell’intestino (compresi villi e microvilli), le si appiattisse e le si mettesse una dietro l’altra quasi a formare un nastro.
La misura dai 3 ai 7 metri di lunghezza, alla quale tu fai riferimento, è relativa alla lunghezza dell’organo nel suo insieme, per dirla in altre parole alla lunghezza del solo “tubo” intestinale.
Spero sia più chiaro.
Un caro saluto.