Autrice di questo articolo è Anna Ornella Libutti, specializzata in Counseling Sistemico e Costellazioni Familiari
Hai mai visto una mucca ansiosa?
Ti starai chiedendo per quale ragione dovresti osservare una mucca. La risposta è: perché mastica bene e a lungo!
Di certo la mucca ha ben poco a che fare con il nostro fisico, con il nostro stile di vita e le nostre esigenze nutrizionali.
Sicuramente non abbiamo alcuna intenzione di somigliarle. Ma se ci concedessimo una passeggiata nel verde e osservassimo una mucca al pascolo per 5 minuti, sentiremmo immediatamente una sorta di nostalgia. Quella nostalgia ci parla di quanto avremmo bisogno di ritmi calmi, vissuti in spazi naturali. Ritmi lenti come se avessimo a disposizione un tempo che si dilata.
La mucca è lì, mastica serenamente, come se potesse farlo in eterno. Noi invece dobbiamo fare in fretta, perché già pensiamo a cosa dobbiamo fare dopo.
Siamo colmi di ansie profonde e frequenti
Viviamo in un tempo ricco di sollecitazioni. Questa è la nostra ricchezza di possibilità, ed è anche la nostra sfida. Una sfida che spesso influisce profondamente sulle nostre ansie. Talvolta ci sembra di dover stare al passo con ritmi che non abbiamo del tutto scelto.
L’ansia è così connaturata a tutto il nostro agire che, troppo spesso, neanche ci accorgiamo della sua presa su di noi. Ad esempio mangio di corsa perché ho mille cose da fare. Scoprirò poi che comunque non riuscirò a farle tutte e mille.
Ciò accade perché le ansie sono molteplici e operano una destabilizzazione dentro di noi, tirandoci in più direzioni contemporaneamente.
Come agisce l’ansia?
L’ansia è uno stato d’allerta che intende anticipare la percezione di un pericolo, piccolo o grande, ben prima che esso si manifesti. Un’anticipazione completamente rivolta ad un evento prossimo, che potrebbe non anche non verificarsi. Tale allerta, quindi, da una parte muove verso l’esplorazione per prevenire il pericolo, dall’altra intende preparare all’eventuale fuga.
Questa ipotesi di “pericolo” è una costruzione immaginifica della nostra mente, che vuole prevedere e prevenire ciò che ci minaccia.
E fin qui sembrerebbe un attivatore estremamente positivo.
Ma abbiamo tre problemi:
- la mente ipotizza un surplus di pericoli, spesso infondati
- i processi emotivi e fisiologici sotto carico d’ansia levano la lucidità di azione
- la proiezione di un accadimento futuro toglie presenza all’attimo presente
E’ facile immaginare, quindi, che l’ansia difficilmente riesce a permetterci una programmazione costruttiva. Si crea infatti uno stato di stress che ci allontana dall’attimo presente, che è il solo attimo che abbiamo realmente a disposizione per far fronte ad un’azione mirata.
Immaginiamo che io mi trovi in macchina e che entri in ansia perché sono in ritardo ad un appuntamento. L’ansia mi farebbe perdere il contatto con l’attimo presente, e a quel punto comincerei a spingere il piede sull’acceleratore. Perdendo il contatto con il presente, perderei in realtà la sola cosa veramente importante: essere attenta alla guida dell’auto ed ai limiti di velocità.
La nostra mente ci induce a credere di poter governare molte cose contemporaneamente, introducendo degli automatismi. Naturalmente in parte sono utili e funzionali, ma non lo sono più nel momento in cui agisco come se stessi in una carrozza senza cocchiere, proprio nel momento in cui i cavalli si imbizzarriscono a causa dell’ansia. E’ necessario ricordarsi che io sono il cocchiere della carrozza, e non un passivo passeggero.
Ma lasciamo automobili e carrozze e torniamo al semplice quotidiano atto del mangiare che richiede tutta la nostra consapevolezza.
TEST: Guarda come mangi e scopri se l’ansia sta a tavola con te
Cosa fai quando mangi?
- Pensi a quello che mangerai dopo
- Pensi a quello che farai dopo e vorresti farlo subito
- Guardi la televisione, lo smartphone o il pc
- Hai un piedino che spunta fuori da sotto il tavolo pronto alla fuga
- Ti avventi sul piatto facendo grossi bocconi
- Ingoi senza masticare
Hai risposto si ad uno solo di questi punti? Hai già la risposta al test: l’ansia è l’ospite non invitato alla tua tavola.
Non solo il cosa, ma il come
La qualità del cibo che mangi può portare benefici insperabili alla tua vita. Ma oltre la qualità c’è il modo in cui mangi ed ha una grande importanza.
Masticare a lungo ogni boccone attiva tutti i processi enzimatico-digestivi . Un toccasana per il complesso lavoro che verrà fatto poi dal tutto il sistema digestivo e di eliminazione. E la masticazione accurata richiede inizialmente un atto cosciente e volontario, non avviene da sé. Gli stessi muscoli della mandibola, quando poco usati, tendono ad indebolirsi e devono essere allenati. Prefiggersi di masticare 30 volte ogni boccone richiede presenza e convincimento interiore. O almeno lo richiede prima che questo diventi una nuova abitudine, che in seguito diventerà acquisita.
Soprattutto, però, vogliamo soffermarci sul grande risanamento emotivo che una masticazione accurata può comportare. E’ proprio l’ansia, l’ospite non invitato, a lasciare libero il campo. Il primo segno di un processo di guarigione molto più profondo. Provare per credere!
21 giorni di prova gratuita e vinci una nuova abitudine
Stai leggendo questo articolo e ti stai chiedendo se non sia il caso di masticare di più? Niente paura! Fra un istante sarai già passato ad un’altra cosa e l’avrai dimenticato.
Per questa ragione vogliamo farti un omaggio: 21 giorni di prova gratuita. Vedrai che non ti costa nulla, richiede solo una scelta.
Se per 21 giorni deciderai di entrare in una sperimentazione cosciente e ti prefiggerai di masticare ogni boccone da 20 a 30 volte avrai dei benefici osservabili e misurabili sull’ansia. Ma il bello è che scoprirai tanti altri ospiti sgraditi lasciare casa tua, ovvero il tuo corpo.
Perché 21 giorni? Si dice che una nuova abitudine, per essere consolidata, ha bisogno di questo minimo tempo. Sarà vero? Perché non verificare di persona?
Tu metti tutta la tua determinazione nel voler fare questa prova. Se, al termine dei 21 giorni, dovessi ancora avere la tendenza a masticare velocemente, avrai a quel punto sperimentato un tale miglioramento generale che sarai tu stesso prorogare la prova di altri 21 giorni.
Noi ti aspettiamo. Raccontaci come è andata nei commenti!
Paolo 5 Novembre 2016
Io sapevo che può essere d’aiuto masiticare quaranta volte ogni boccone per agevolare la digestione e sentirsi più sazi ( ovviamente c’è una serie di motivi, non é un sentito dire) é funziona. Ho provato a nel tentativo di risolvere alcuni disturbi, è in fine diventato abitudine.
Curioso l’articolo, infondo tutto può essere utile, d’aiuto, se può darci beneficio.
Raffaella Scirpoli 7 Novembre 2016
Ciao Paolo,
grazie della tua condivisione.
Un caro saluto
Monica 5 Novembre 2016
Scusa che c’entra questo articolo con il titolo, che parlava di COLESTEROLO dovevi mettere masticazione…
Raffaella Scirpoli 5 Novembre 2016
Ciao Monica,
piacere di conoscerti e benvenuta sul blog. Forse hai cliccato sul link sbagliato della newsletter.
L’articolo sul colesterolo è questo:http://www.energytraining.it/colesterolo-intro/
Un caro saluto
Angela 6 Novembre 2016
Ciao Raffaella,
ho un rapporto con il cibo molto buono e quando mangio sono serena e rilassata. Pur non masticando così a lungo come proponete, mi prendo il tempo giusto per gustarmi sia la pausa dalle normali attività, sia gli alimenti che ho preparato. In altre dinamiche di vita invece mi sento un po’ ansiosa e mi piace sperimentare metodi nuovi per migliorarmi. La mia domanda quindi è questa: l’atto del masticare ogni boccone dalle 20 alle 30 volte riduce l’ansia in generale o solo quella a tavola?
Raffaella Scirpoli 7 Novembre 2016
Ciao Angela,
piacere di conoscerti e benvenuta sul blog.
Bene, fai benissimo a prenderti del tempo per stare a tavola. Masticare bene ogni pasto ogni giorno educa a rilassarti e con il tempo aiuta ad essere meno ansiosi in tutte le circostanze. Sicuramente ci sono anche altre cose che si possono fare in questo senso: camminate regolari e una bella meditazione, come quella guidata di Primordial Freedom: http://italocillo.it
Un caro saluto
danila goretti 18 Gennaio 2017
ho risposto positivo a 3 domande , mangio pensando a ciò che devo fare dopo, guardo la tv, ma sinceramente perché mangio sola e mi sembra rilassante, e poi ho sempre il piedino pronto alla fuga,
Raffaella Scirpoli 20 Gennaio 2017
Ciao Danila,
devi educarti a prenderti tempo, posando la forchetta dopo ogni boccone, creando un rituale che ti permetta di prolungare il momento del pasto. All’inizio sarà meccanico, ma poi diventerà naturale. Perché non provi anche una meditazione? Aiuta a rilassarsi e a focalizzarsi sul momento presente, invece che su ciò che si deve fare dopo.
Un caro saluto