Questo è il terzo articolo della serie “Psoriasi” che ti spiega alcune influenze che fattori emotivi o psicologici possono avere sulla comparsa di questa malattia.
La pelle rappresenta l’involucro organico, il tessuto di confine che delimita il tuo spazio interno e funge da tramite con il mondo esterno.
Ha quindi una funzione protettiva della tua integrità nei confronti, non solo degli stimoli esterni, ma anche di quelli interni vissuti come minacciosi per l’equilibrio (emozioni disturbanti, impulsi repressi…).
La pelle, oltre ad essere un organo emuntore che ti aiuta ad eliminare le tossine presenti nel corpo, esprime, attraverso un sintomo cutaneo, situazioni e conflitti che non possono essere manifestati adeguatamente. Ha una profonda sensibilità e intelligenza psicosomatica, è una sorta di strato superficiale della psiche che traduce le emozioni che nascono dentro di te.
La psoriasi, in particolare, esprime la tua voglia di rinascere, di cambiare e lasciar emergere il nuovo, ma tale desiderio è tutt’altro che sereno e lineare e l’iperproduzione delle cellule morte svela un profondo conflitto tra un desiderio di rinnovamento e la paura di perderti.
Esprime anche il tuo desiderio di rinascita inconscio e il rifiuto di una vita che non ti appartiene, che non rispecchia la tua autenticità.
A livello simbolico rappresenta una difficoltà nel comunicare le tue emozioni ma anche nel lasciarle entrare in te.
Quando poi le squame si assottigliano e sono sostituite dagli eritemi rossi, le tue emozioni stanno cercando di aprirsi un varco nella corazza difensiva. Se hai vissuto un trauma che ti ha bloccato nella capacità di sentire ed esprimere emozioni, non riesci a lasciar trasparire il tuo vero modo di essere nemmeno con chi è intimo: ti senti fragile, soprattutto a livello affettivo, anche se spesso mostri un’indipendenza che è solo apparente.
La scelta della sede della psoriasi
La tendenza di questa malattia è quella di manifestarsi nelle pieghe delle giunture.
Gomiti e ginocchia ti consentono di muoverti e rappresentano sia la libertà di movimento che la possibilità di difenderti, ma esprimono anche il timore dell’aggressività subita o manifestata. Quando la psoriasi colpisce le mani è in stretta relazione con la paura e il desiderio di entrare in contatto con l’altro, ma anche con l’emergere di una carica aggressiva fortemente repressa.
Anche il colore della chiazza psoriasica ha un suo significato: il bianco della squame nasconde il rosso della componente eritematosa sottostante e sembra indicare il bisogno di liberarsi da una corazza, da uno schermo di candore e purezza, per lasciar spazio all’espressione di passioni ed istinti, simbolizzati dal rosso acceso della pelle sotto lo strato desquamante.
L’ispessimento cutaneo, la corazza psoriasica appunto, esprime il tentativo del tuo corpo di difendersi nei confronti di un mondo esterno percepito come minaccioso, ma anche quello di difendersi dalla carica aggressiva interiore che senti di avere.
Se soffri di psoriasi, potresti far fatica ad esprimere le tue emozioni, nascondendo i tuoi sentimenti lasciandoti ferire facilmente dagli altri. Fatichi a raggiungere un’intimità emotiva, anche se lo desideri fortemente.
Le 5 cose che devi fare per curare la pelle
- NON TRATTENERE L’AGGRESSIVITÀ: falla emergere come forza dentro di te e dalle un canale di espressione che ovviamente non sia distruttivo, non sia qualcosa che crei dolore. Mettiti nella condizione di non sentirti compresso, allontanati da situazioni di conflitto che ti fanno soffrire, non lasciarti sopraffare dagli altri.
- NUTRI LA TUA SERENITÀ: la pelle che non viene accarezzata, soffre. Accade ai bambini ma anche gli adulti, perché il bisogno di tenerezza e amore ci appartiene a qualsiasi età. Ed è soprattutto quando la pelle si ammala che devi concederti più dolcezza e tenerezza.
- MANDA AVANTI L’ISTINTO: l’istinto ha sempre idee chiare, non ha mezze misure, punta diritto all’azione ed è sempre molto sviluppato, soprattutto in chi somatizza attraverso la pelle. Se ti comporti in modo meno schermato e controllato, riuscirai ad agire e a reagire per accontentare anche i tuoi bisogni più profondi e sanguigni. Non prenderti, quindi, troppo tempo per decidere. Dai importanza alla prima impressione quando conosci qualcuno, segui attrazioni e repulsione apparentemente immotivate, a tavola, a letto, nelle amicizie. Anche in questo caso, in parallelo, lavora su te stesso per smussare gli eccessi di attrazione e repulsione: trova il tuo equilibrio.
- METTI LA TUA IMPRONTA IN TUTTO CIÒ CHE FAI: osserva la tua casa come se fosse la prima volta che la vedi: ti assomiglia? E i vestiti che indossi? Se la risposta è no, vuol dire che molte delle tue scelte sono più dettate da una falsa immagine di te o dal tentativo di aderire a un modello che non dall’espressione autentica del tuo modo di essere. Se vuoi invece sentirti bene nella tua pelle devi imparare a lasciare un’impronta: scegli in prima persona ciò che ti riguarda, personalizza l’ambiente in cui vivi, anche il luogo di lavoro, dandogli se possibile un tocco tutto tuo.
- OGNI TANTO… CI VUOLE UN PUNTO A CAPO: molte malattie cutanee esprimono il tuo bisogno di cambiamento che stai boicottando, ecco perché per mantenere la pelle in salute è indispensabile assecondare il desiderio, la spinta o anche solo l’occasione di cambiamento periodico. Resta aperto al cambiamento che può presentarsi, vivi in modo più dinamico.
I 5 errori che devi evitare
- MANTENERE IL RIGORE: le posizioni rigide e intransigenti non ti aiutano. La tua vita, come la tua pelle, ha bisogno di elasticità. E se proprio devi litigare, fallo bene: rimani sempre nel presente, concentrati sulle ragioni che ti fanno infuriare in questo momento. Se litighi bene, il rancore non ha ragione d’essere e neppure gli sfoghi sulla pelle.
- L’AUTOCRITICA CONTINUA: sia la tua critica sia quella che viene dagli altri sono sempre un giudizio soggettivo e, in quanto tale, vanno sempre prese con le pinze. La base per guarire deve sempre essere la corretta psicologia della guarigione, specialmente quando hai bene in pugno il controllo del tuo regime alimentare. I pensieri corretti e la protezione dalle influenze negative dei pensieri altrui sono molto importanti lungo la via della guarigione. Non commettere errori in questo senso: le tossine mentali anche sotto forma di ansia, paura, risentimento ecc., possono portare il corpo verso l’acidità così come fanno anche i cibi a reazione acida, e a volte anche di più.
- RIFIUTARE I LATI OMBRA: accogli anche i sentimenti che ti sembrano meno nobili. Altrimenti tutto ciò che rimuovi, affiorerà sulla pelle.
- MANTENERE LE APPARENZE: per esempio, fingerti allegro mentre invece sei triste… Rispetta te stesso e le tue emozioni, non rinnegarti mai!
- ISOLARTI PER TIMORE DI SOFFRIRE: senza relazioni profonde, ti inaridisci. La pelle reclama vicinanza, carezze. Vivere bene è anche avere il coraggio di soffrire.
Il potere curativo dell’immaginazione
L’immaginazione e la meditazione ti aiutano ad andare dentro di te, a capire quali sono i tuoi bisogni più nascosti e ad imparare a convivere armoniosamente con i tuoi istinti profondi.
Ecco una meditazione che puoi fare per migliorare il rapporto con il tuo vero sé:
“Chiudi gli occhi… (pausa), fai tre respiri profondi… (pausa per i tre respiri profondi). Contando dal 10 all’1 ti sentirai sempre più rilassato, ad ogni numero, ad ogni respiro. (contare) 10-9-8-7-6-5-4-3-2-1.
Sopra la tua testa c’è una boccia di cristallo luminosa ricolma di nettare. Questo nettare ha tutte le qualità che servono per curare, rinfrescare, ricostruire la tua pelle e tutto il tuo corpo. E’ ricco di ogni qualità positiva di cui senti la necessità per guarire corpo e spirito. Il nettare cresce sempre più nella boccia di cristallo e poi comincia a fuoriuscire ed entra nel tuo corpo direttamente dalla testa. Poco per volta sale fino a ricolmare completamente il tuo corpo, poi scorre lungo la pelle e la ricopre pian piano. Così le ferite vengono sanate, il prurito alleviato, le croste si staccano e sotto si ricostruisce uno strato di pelle completamente intatta, chiara, senza arrossamenti.
Quando il nettare ha completamente ricolmato il tuo corpo e ricoperto la tua pelle, tutte le impurità e ogni forma di malattia, emozione negativa, rabbia, insofferenza, inadeguatezza fuoriescono da te, dalla tua pelle e dal tuo corpo e cadono nel centro della terra insieme al nettare che ti ricopre.
Ora il nettare riempie di nuovo la boccia di cristallo con tutte le qualità positive. Poi fuoriesce e ti colma nuovamente fino a ricoprire anche tutta la pelle. Poi le impurità si allontanano da te e ricadono nella terra sotto i tuoi piedi. (Immaginalo più volte fino a quando ti senti completamente sanato).
Alla fine conta di nuovo da 10 a 1. All’uno apri gli occhi e ti senti calmo e rilassato, completamente ricolmo di nettare che continua nella sua azione di guarigione profonda dalla psoriasi e da ogni altra malattia o malessere fisico o psichico.”
La sensazione che questo nettare continui a scorrere dentro e fuori di te può essere richiamata più volte durante il giorno, soprattutto quando fastidio o prurito riemergono.
Ogni volta che ascolti questo messaggio personale rinnovi le motivazioni per raggiungere il fine di liberarti dalla psoriasi.
Ricordati che se guarisci in una parte, allora puoi guarire anche in tutte le parti del tuo corpo.
Visualizzati completamente guarito. Impara a prendere le cose più lievemente. Questo non vuol dire minimizzare, ma significa che poni in tutto l’attenzione necessaria, ma non di più. Devi sapere che puoi gestire ogni situazione che incontri nella tua vita, e così fare l’uso migliore della tua energia.
Cerca di fare quello che puoi e lascia che il resto proceda da sé. Questo non solo realizza i tuoi fini, ma lo fa in un modo divertente e rilassato. Ogni nuovo giorno è ora un’avventura per te, in cui permetti solo ai pensieri sani e costruttivi di entrare nel tuo conscio. Mentre pensi al tuo stile di vita passata, riconosci i cambiamenti che si sono verificati sotto forma di una salute rivitalizzata, una rinnovata aspirazione ed un’energia rinvigorita.
FONTI:
“Via eczemi, acne, dermatiti e psoriasi” RIZA EDIZIONI
“Guarire dalla psoriasi”, di Joe Pagano
Leggi gli altri articoli di questa serie:
Psoriasi: è davvero una malattia cronica e recidivante?
Catherine 28 Gennaio 2017
Grazie voglio mettere in pratica questa meditazione un bellissimo consiglio e informazioni molto interessanti!
Antonella Andreoletti 30 Gennaio 2017
Ti ringrazio, Catherine!
Piacere di conoscerti.
Valentina 16 Marzo 2021
Articolo molto bello e che rispecchia i miei vissuti. Sono diventata mamma e con lo stress la psoriasi è aumentata. È verissimo che alla base ci siano ansie e preoccupazioni.
Proverò la meditazione. Grazie!