Il digiuno intermittente CHETO/SAUTÓN è una pratica meravigliosa di salute e longevità, ma ha delle controindicazioni che dobbiamo conoscere e prendere in considerazione.
Poiché è un processo che libera tante tossine e che può farci perdere peso, è importante conoscere le categorie di persone che non devono assolutamente praticarlo:
- Persone che sono sottopeso: meglio prima affrontare questo problema andando alle cause profonde, ristabilendo gradualmente il peso forma e poi, solo in un momento successivo, prendere in considerazione l’idea di digiunare.
- Persone che soffrono di difficoltà di assimilazione, perché privare il corpo di nutrienti in una condizione di carenza può portare ad un aggravamento dello stato generale.
- In gravidanza e allattamento, perché in entrambe queste fasi della vita di una donna è fondamentale evitare disintossicazioni che potrebbero liberare tossine che finirebbero poi per riversarsi sul feto o sul neonato, e concentrarsi più su sane abitudini quotidiane. In questo caso puoi fare uno spuntino nel pomeriggio o alleggerire di molto la cena. Per te da 12 a 14 ore di digiuno intermittente sono perfette.
- Persone che soffrono di stitichezza ostinata. Perché se diminuisci troppo velocemente il numero dei pasti e quindi la quantità di vegetali e frutta che consumi, potresti peggiorare il tuo problema. Anticipa la cena e consuma verdura o frutta calda con olio di cocco e vedrai la differenza.
Altre controindicazioni possono riguardare l’età e l’uso di determinati farmaci.
I bambini non devono mai digiunare: solo se sono indisposti, può capitare che saltino qualche pasto, ma il loro digiuno non deve mai superare le 24 ore.
Non è indicato il digiuno intermittente se usiamo regolarmente l’aspirina, la metformina per il diabete o se usiamo farmaci per la pressione alta o per la tiroide: prima risolviamo il problema metabolico e poi facciamo esperimenti con il digiuno intermittente.
In questi casi meglio lavorare sulle abitudini a tavola e, solo in un secondo momento, quando i valori si sono normalizzati, introdurre eventualmente il digiuno.
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