Per passare da un carburante ad un altro il corpo deve procedere ad effettuare un “adattamento”.

Questo processo è graduale ed è ottimizzato dal seguire ogni giorno abitudini di vita in cui i pasti sono poveri di carboidrati, sono a base di verdura cotta con un ottimo livello di grassi sani e con una giusta dose di proteine.

E dal seguire una dieta che preveda almeno 12 ore di digiuno intermittente ogni giorno, che sono una abitudine che potenzia di molto la nostra capacità di “bruciare grassi” e smuovere i nostri depositi di grassi nel corpo.

Questo passaggio è come un “ponte” che conduce da una condizione di brucia zuccheri a quella di brucia grassi.

Questo processo è efficace perché, quando si riducono i carboidrati e si aumentano i grassi, si stimola una iper produzione di milioni di nuovi enzimi che rapidamente aiutano un fortissimo processo di detox.

Quindi devi sapere che esiste una fase di “adattamento” fisiologica che dura da 2 a 3 settimane, che può comportare qualche sintomo di pulizia ma il cui punto di arrivo è un grande benessere ed una grande energia.

L’importante è seguire i passi giusti (acqua calda lontano dai pasti, inizio del pasto con proteine, importanti porzioni di verdura quotidiana, grassi sani ad ogni pasto, piccoli spuntini di frutta e semi oleosi).

Ma la vera condizione è smettere di mangiare carboidrati per tutte e tre le settimane di transizione.

Ecco i principali “effetti collaterali” del detox che accade quando passiamo dal consumare tanti zuccheri al consumare più grassi sani.

Dipendono da quanti zuccheri mangiavi, da quanto ne eri dipendente.

Puoi alleggerirli effettuando un passaggio molto graduale ma non puoi completamente evitarli.

Sono passeggeri e spariscono prima di ciò che pensi:

1. Disidratazione

Quando cambi carburante, i tuoi reni iniziano a gestire il sodio in modo differente.

Questo incoraggia il corpo ad eliminare una quantità maggiore di acqua e con essa alcuni elettroliti.

Così è importantissimo bere una quantità maggiore di acqua, almeno 2 litri e calda.

Ottimi rimedi sono anche brodi e zuppe di verdura o carne, e usare un ottimo sale non raffinato.

2. Nausea

Quando inizi a consumare grassi saturi, puoi iniziare a sentirti nauseato: questo è un ottimo indicatore della quantità di tossine che erano intrappolate nel tuo fegato e, se le avverti, lasciale uscire e non ti spaventare.

In questo caso supplementi di enzimi sistemici che contengono la lipasi possono essere un sollievo.

E poi Nux Vomica 5CH, 3 granuli sotto la lingua 3 volte al dì.

3. Annebbiamento

Il cervello non può bruciare acidi grassi come carburante, ma può utilizzare chetoni.

Per farlo però ha bisogno di tempo.

I primi giorni i chetoni provvedono solo per un quarto del carburante cerebrale richiesto e per il resto il cervello è ancora dipendente dallo zucchero.

Ma nei giorni, questa quantità salirà al 70% ed è solo questione di tempo.

Sia olio di cocco che soprattutto olio MCT possono aiutare in questo processo perché molto facili da essere assorbiti.

4. Crampi muscolari

Questo è un sintomo molto frequente quando cambia il metabolismo degli elettroliti.

Il primo rimedio è aumentare il consumo di sale con un cucchiaino di sale dell’Himalaya.

Anche un bagno con sali di Epsom può giovare (possono anche essere usati come pediluvio; il bagno va fatto caldo)

Poi la Vitamina K2 che è uno dei più potenti inibitori di crampi, soprattutto quelli notturni, può essere preso subito prima di dormire.

5. Stanchezza

È l’effetto iniziale del cambio di carburante, dura pochi giorni e, per superarla, possono aiutarti piante energetiche, come i superfoods.

Ideali sono: Siberian Ginseng, Ashwagandha, Rhodiola, Maca, Baobab e Acai, da aggiungere al mattino a colazione con i grassi sani.

6. Palpitazioni

Leggere palpitazioni o aritmie passeggere possono comparire quando cambiamo carburante e sono legate a disidratazione e perdita di elettroliti.

Sono transitorie.

Soluzione?

Bevi di più, acqua oligominerale calda, brodo di carne, e poi magnesio e potassio.

7. Costipazione

L’ideale è aggiungere una buona dose di fibre e bere in modo costante.

Possono aiutarti: semi di lino macinati, buone porzioni di vegetali cotti ad ogni pasto, fibre di psillio organico, verdure fermentate (come i crauti e la kombucha) e poi la giusta dose di grassi sani, soprattutto olio MCT.

Ecco la soluzione ai piccoli effetti collaterali, in attesa di poter sperimentare il massimo in termini energetici e di benessere.

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