In Italia quattro milioni di persone soffrono di fibromialgia (FM), di cui il 90% sono donne.
Le donne, infatti, hanno sette volte più probabilità di sviluppare la fibromialgia rispetto agli uomini.
In questo articolo scoprirai cos’è la fibromialgia, le cause, i sintomi e i possibili rimedi per stare meglio.
Ecco l’indice dell’articolo:
- Cos’è la fibromialgia e quali sono i sintomi?
- Come avviene la diagnosi della fibromialgia?
- Cause e fattori di rischio della fibromialgia
- Quale cura per la fibromialgia?
- Quale dieta seguire?
- Agopuntura e altri rimedi
- Integratori consigliati
- I migliori superfoods
Cos’è la fibromialgia e quali sono i sintomi?
La fibromialgia è caratterizzata da dolore muscoloscheletrico prolungato e rigidità a livello dei muscoli, tendini, legamenti.
Oltre al dolore, i sintomi comuni della fibromialgia includono:
- dolore cronico
- stanchezza cronica
- mal di testa
- problemi di memoria
- disordini del sonno
- crampi al basso ventre
- depressione
- ansia
La gravità dei sintomi della fibromialgia varia da persona a persona, spesso scompaiono e poi ritornano.
Dolore diffuso
Il dolore associato alla fibromialgia è spesso descritto come un dolore sordo e costante che dura da almeno tre mesi.
Per essere considerato diffuso, il dolore deve manifestarsi su entrambi i lati del corpo, sopra e sotto la vita.
Stanchezza cronica
Le persone affette da fibromialgia si svegliano spesso stanche, anche se riferiscono di dormire per lunghi periodi di tempo.
Il sonno è spesso interrotto dal dolore e molti lamentano altri disturbi del sonno, come la sindrome delle gambe senza riposo e l’apnea notturna.
Difficoltà cognitive
Studi hanno mostrato che più del 50% dei pazienti con la fibromialgia, accusa confusione mentale, carenza di memoria e riduzione delle facoltà mentali.
La confusione mentale, la difficoltà nella concentrazione e la perdita di memoria spesso è definita “fibro nebbia”.
Altri disturbi correlati alla fibromialgia
La fibromialgia spesso coesiste con altre condizioni, come:
- sindrome dell’intestino irritabile
- sindrome dell’affaticamento cronico
- emicrania e altri tipi di mal di testa
- cistite interstiziale o sindrome della vescica dolorosa
- disfunzione dell’articolazione temporo-mandibolare (DTM)
- sindrome da tachicardia posturale
Come avviene la diagnosi della fibromialgia?
Può essere molto difficile diagnosticare la fibromialgia, poiché non esiste un test di laboratorio definitivo.
Mentre le analisi del sangue e altri esami possono essere prescritti per escludere altre condizioni che presentino sintomi simili, i medici spesso si affidano al feedback che ricevono dal paziente.
In generale, si diagnostica la fibromialgia quando si avvertono dolori diffusi o dolori muscolari che durano da almeno tre mesi.
Può essere condotto un esame fisico dei punti sensibili (tender points) in cui il medico esercita una lieve pressione su 18 punti specifici per misurare il dolore e verificare se siano presenti contratture.
I punti dolenti includono:
- collo
- petto
- braccia
- gambe (in prossimità del ginocchio)
- vita
- sotto i glutei
Cause e fattori di rischio della fibromialgia
Sebbene non vi sia una causa definitiva, si è visto che i sintomi della fibromialgia spesso compaiono dopo un evento significativo come:
- stress psicologico
- infezione
- intervento chirurgico
- trauma fisico
Altri soggetti potrebbero non avere prove di un evento scatenante e i sintomi della fibromialgia semplicemente sono andati crescendo nel tempo.
Fattori di rischio sono invece:
- di tipo genetico
- legati al sesso (c’è una maggiore predisposizione alla fibromialgia nelle donne)
- essere affetti da patologie quali l’artrite reumatoide, il lupus e disturbi come la neuropatia
Cosa dicono gli studi sulla fibromialgia?
Alcuni ricercatori ritengono che nei soggetti fibromialgici, si verifichi un’amplificazione della percezione del dolore che coinvolge il processo di elaborazione dello stesso, a livello cerebrale.
Più di recente, da uno studio del 2017 elaborato da ricercatori dell’Università del Michigan e della Pohang University of Science, è emerso che alla base, nei pazienti con fibromialgia, vi sia una ipersensibilità o iperattività delle reti cerebrali.
Quale cura per la fibromialgia?
Sebbene non esista una cura per la fibromialgia, per trattare queste condizioni sono state suggerite terapie farmacologiche e non farmacologiche.
Il trattamento tradizionale per la fibromialgia comprende farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS), farmaci antiepilettici, antidolorifici e antidepressivi.
Questi farmaci comunemente prescritti non curano la malattia e la loro assunzione può causare effetti collaterali.
È necessario un approccio multidisciplinare al fine di ridurre il ciclo anomalo di amplificazione del dolore.
Diversi studi clinici, infatti, dimostrano che il trattamento dei sintomi della fibromialgia richiede un approccio multidisciplinare su più fronti che includa anche cambiamenti nella dieta e nella nutrizione.
Uno studio sistematico eseguito su Medline da gennaio 2000 a dicembre 2014 da ricercatori italiani, ha scoperto che i pazienti con fibromialgia possono beneficiare di specifici cambiamenti dietetici e integrazione.
Prima di parlare di dieta e stile di vita, però, facciamo un passo indietro.
Il dolore cronico e diffuso che caratterizza la fibromialgia non è imputabile solo ad una eccessiva sensibilità al dolore, ma c’è dell’altro che, se pure non ne è la causa scatenante, contribuisce e non poco ad aggravare i sintomi di dolore con tutto ciò che ne consegue.
Infiammazione e acidità
Quando hai problemi ad ossa e articolazioni e dolori diffusi in tutto il corpo, quello che devi comprendere è che questo è uno dei sintomi più chiari e diretti che stai soffrendo di infiammazione, una condizione cronica di alterazione delle funzioni delle tue cellule.
Quando questo avviene, il corpo, in difficoltà, reagisce bloccando i vari sistemi tra cui quello delle ossa e articolazioni.
Anche l’acidosi è strettamente legata all’infiammazione e alla fibromialgia.
Essa riguarda il livello di acidità della matrice extracellulare e del sangue ed il suo equilibrio o squilibrio dipende dalla quantità di acidi prodotti dal nostro organismo o introdotti con la dieta.
Quale dieta seguire?
Ci sono alimenti che consumiamo quotidianamente e che rubano minerali, sottraendoli e creando maggiore acidità nel sangue.
L’organismo, per poterla sedare, è dotato di un sistema tampone per cui attinge minerali dai nostri depositi, da denti, capelli e ossa rendendole fragili e doloranti.
Da cosa è scatenata l’infiammazione e l’acidità?
Dal cibo sbagliato e scadente, dallo zucchero, dal glutine che fanno aumentare in modo esponenziale la produzione nel corpo di scorie acide che l’organismo non riesce più a tamponare ma che ristagnano nei tessuti.
Ecco allora le prime 4 cose che puoi fare per migliorare la tua routine alimentare e i sintomi legati alla fibromialgia.
1. Sospendi lo zucchero
Sospendere lo zucchero può darti dei risultati incredibili su tutte le patologie infiammatorie.
Se lo elimini, uscirai dall’infiammazione e i sintomi andranno gradualmente migliorando.
2. Assimila i minerali
Non serve assumerne tanti, ma fare in modo che il meccanismo di assorbimento non sia disfunzionale.
Questo avviene spesso perché manca un nutriente essenziale nella nostra dieta, mancano i grassi sani.
In assenza di grassi, i minerali non raggiungeranno le nostre cellule.
3. Elimina glutine e farine
La sensibilità al glutine non celiaca è sempre più riconosciuta come una condizione frequente con manifestazioni simili che si sovrappongono a quelle della fibromialgia.
L’eliminazione del glutine in questi pazienti sta sempre più portando ad un miglioramento del quadro clinico.
Ciò trova eco in un recente studio pilota pubblicato su Arthritis Research & Therapy, in cui i ricercatori hanno studiato l’effetto di una dieta priva di glutine di un anno in pazienti con IBS e fibromialgia concomitanti.
Si è visto che uno dei sottogruppi nello studio ha sperimentato un miglioramento significativo in tutti i sintomi e un miglioramento dei punteggi della qualità della vita.
4. Elimina il caffè
Oltre ad eliminare il glutine, è essenziale limitare l’assunzione di caffeina, poiché può contribuire a sonno agitato e insonnia, ansia, tremori muscolari e depressione, sintomi che i pazienti con fibromialgia sperimentano ogni giorno.
Quando si combattono i sintomi della fibromialgia, è importante non stimolare ulteriori complicazioni e condizioni mediche.
Riducendo il carico tossico del tuo corpo eliminando cibo tossico e scadente, puoi fare la differenza nel modo in cui ti senti e nella qualità della tua vita.
Elimina non solo glutine e caffeina ma anche:
- dolcificanti artificiali
- cibi lavorati
- oli parzialmente idrogenati e grassi trans
- latte e derivati
- pomodoro
- semi oleosi non ammollati come pasta, pane, farine integrali ricche di acido fitico
Cosa mangiare se hai la fibromialgia?
Ora ti sarà più chiaro che il primo obiettivo è quello di ridurre l’infiammazione.
Ciò richiede un cambiamento nella dieta, un cambiamento radicale per alcune persone.
Molte persone affette da fibromialgia, presentano una carenza di nutrienti chiave come vitamine e minerali.
È essenziale, in una dieta fibromialgica, mangiare cibi ricchi di nutrienti essenziali.
Consuma alimenti ricchi di magnesio
Per aumentare i livelli di magnesio includi molte verdure a foglia verde, semi di zucca, yogurt o kefir, mandorle e avocado nella tua dieta.
Consuma cibi ricchi di triptofano
Il triptofano è necessario all’organismo per produrre serotonina, che è associata al sonno ristoratore, spesso assente in chi soffre di fibromialgia.
Cibi ricchi di triptofano sono:
- carne di tacchino
- noci
- latticini provenienti da mucche nutrite con erba
- pesce selvatico
- pollo ruspante
- cereali germogliati
- semi di sesamo
Introduci grassi sani
Aggiungi dai 5 ai 7 cucchiaini di grassi sani al giorno nella dieta per aiutare a:
- ridurre il dolore articolare
- bilanciare gli ormoni
- migliorare la memoria e la funzione cerebrale generale
Sostituisci l’olio di semi e grassi trans con olio di cocco, ghi, olio extravergine di oliva premuto a freddo, burro biologico o di malga.
Consuma pesce selvatico: salmone e tonno sono ottime fonti di acidi grassi Omega 3 e altre vitamine e minerali essenziali.
Per le persone con fibromialgia e altre condizioni reumatoidi, il pesce selvatico e l’olio di pesce sono essenziali.
Aggiungi un po’ di alimenti e bevande fermentate
I prodotti fermentati aiutano a ripristinare un sano equilibrio della microflora intestinale.
Spesso chi soffre di fibromialgia, soffre anche di IBS, la sindrome del colon irritabile, ed è importante prendersi cura dell’intestino e migliorare la digestione.
Fai attività fisica regolarmente
Per molte persone nel bel mezzo di una riacutizzazione della fibromialgia, l’ultima cosa che sembra attraente è l’esercizio fisico e quindi smettono di muoversi.
Questo è comprensibile considerando il dolore e la stanchezza ma, se blocchiamo il corpo, il messaggio che arriva alle cellule, è che non ne abbiamo bisogno e lui si irrigidirà ulteriormente.
È importante invece portare il corpo a muoversi.
Se ti muovi, dai al tuo corpo il messaggio che ossa ed articolazioni ti servono e che quindi sono un luogo dove impiegare energie e sostanze nutritive, che il ricambio cellulare va operato ogni giorno e in modo ottimale.
Passeggiate, movimenti lenti come nel tai chi o nello yoga, nuotare, sono attività che riducono il dolore e abbassano il livello di cortisolo, l’ormone dello stress.
L’importante è che il movimento sia costante, continuo.
Agopuntura e altri rimedi
Da oltre 2500 anni, l’agopuntura è stata utilizzata per alleviare il dolore, aumentare il rilassamento e molto altro ancora.
Un piccolo studio ha scoperto che l’agopuntura è un trattamento provato, sicuro ed efficace per l’immediata riduzione del dolore nei pazienti con fibromialgia.
I ricercatori ritengono che l’agopuntura agisca ripristinando il normale equilibrio nel corpo e che il sollievo dal dolore provenga dai peptidi oppioidi rilasciati durante la sessione.
Molti credono che questa sia la risposta naturale del corpo alla gestione del dolore.
Quando i sistemi sono sbilanciati e l’energia non scorre correttamente, l’agopuntura può essere un valido aiuto.
Terapia del massaggio
Sottoporsi a massaggi regolari:
- riduce la frequenza cardiaca
- allevia il dolore
- migliora la gamma di movimento
- riduce l’ansia e la depressione
L’aiuto degli olii essenziali
Gli oli essenziali sono efficaci per il trattamento di un’ampia gamma di condizioni e sintomi, tra cui alleviare lo stress e ridurre il dolore.
È dimostrato che l’olio di elicriso migliora la circolazione, supporta la guarigione del tessuto nervoso e riduce il dolore muscolare.
Puoi mescolarlo con olio di cocco e massaggiare nelle zone doloranti.
L’olio essenziale di lavanda è noto per aiutare ad alleviare lo stress emotivo, migliorare il sonno e ridurre l’ansia.
Puoi utilizzarlo per massaggiare i muscoli per alleviare il dolore e in un diffusore in camera da letto per migliorare la qualità del sonno.
L’importanza di esporsi al sole
Sono sufficienti 10-20 minuti di esposizione al sole al giorno per aumentare in modo naturale i livelli di Vitamina D.
È importante, durante l’esposizione, non usare la protezione solare, in quanto impedisce la sintesi della vitamina.
In alcuni individui, una carenza di questa vitamina è associata a dolore cronico.
Integratori consigliati
Molti pazienti con fibromialgia hanno carenze nutrizionali e di nutrienti chiave tra cui le vitamine B12, C e D che potrebbe essere utile integrare.
Integratori di Omega 3 possono frenare rigidità, dolori articolari, ridurre la depressione e migliorare le funzioni cognitive.
I migliori superfoods
Ansia, esaurimento, stress e squilibri ormonali sono comuni nei pazienti con fibromialgia.
Supeerfoods adattogeni come Rhodiola, Maca e Ashwagandha, lavorano insieme per aiutare il corpo a rispondere efficacemente allo stress.
Conclusione
Sempre più medici e ricercatori sono orientati verso un approccio multidisciplinare nel contrastare i dolori legati alla fibromialgia.
Anche se non vi è una cura medica specifica nel trattamento della fibromialgia, un cambiamento di stile di vita che parta da una corretta alimentazione, volta soprattutto a ridurre l’infiammazione, garantire un buon assorbimento intestinale, migliorare il sonno, recuperare man mano l’energia, non può più essere ignorato.
Nel SAUTÓN Approach insegniamo tutto questo: una dieta sana, cambiamenti nello stile di vita e integratori alimentari, fanno tutti parte dell’equazione per combattere i sintomi della fibromialgia.
NOTA BENE: le informazioni in questa pagina non possono sostituire il parere e le spiegazioni del tuo medico.
Fonti:
Leggi anche:
Vitamina D: cos’è, studi e benefici
Giovanni 7 Giugno 2021
Ormai si sa che l’origine del 90% delle patologie è il consumo regolare di carboidrati e quindi zuccheri! Si sente sempre dire che la dieta mediterranea è l’elisir di lunga vita, che prevede un’assunzione del 60% di carboidrati! Purtroppo la maggior parte delle persone ci crede, quando ci sarà questa inversione di tendenza?
Maria Pia Festini 8 Giugno 2021
Ciao Giovanni,
lavoriamo ogni giorno con passione e costanza perché ciò avvenga. Siamo molto fiduciosi e speranzosi perché sempre più persone, medici, operatori del benessere, gente comune, si avvicinano al nostro metodo con consapevolezza, per cui non disperiamo. Un caro saluto
Rita Di Giosia 10 Giugno 2021
Cara Maria Pia ,
grazie e complimenti per l’articolo … molto illuminante, chiaro nello specifico e di aiuto a tantissime persone!
Un abbraccio.
Maria Pia Festini 11 Giugno 2021
Ciao Rita,
grazie del tuo feedback! Un abbraccio