Il comune zucchero (saccarosio) e lo sciroppo di mais ad alto contenuto di fruttosio sono purtroppo una parte preponderante della dieta occidentale. Sono dappertutto!
Entrambi sono costituiti da due zuccheri semplici: glucosio e fruttosio.
Il glucosio si trova anche nelle verdure amidacee come le patate, i nostri corpi lo producono e ogni cellula sulla terra contiene naturalmente glucosio. Si può dire quindi che è una molecola indispensabile per la vita.
Al contrario, il fruttosio non lo è. Gli esseri umani non producono fruttosio e nel corso della storia evolutiva non lo hanno mai consumato, tranne nelle stagioni in cui la frutta era matura.
Il glucosio e il fruttosio sono metabolizzati in modo molto diverso dal corpo.
Mentre ogni cellula del corpo può utilizzare il glucosio, il fegato è l’unico organo in grado di metabolizzare il fruttosio in quantità significative.
Quando si segue una dieta ad alto contenuto di calorie e ricca di fruttosio, il fegato viene sovraccaricato e inizia a trasformare il fruttosio in grasso.
Il dott.Lustig (endocrinologo pediatrico ed esperto di obesità nei bambini) e altri scienziati che hanno studiato a fondo il fruttosio e i suoi effetti sul corpo, ritengono che un consumo eccessivo possa essere collegato a molte delle più gravi malattie di oggi, tra cui l’obesità, il diabete di tipo 2, le malattie cardiache e persino il cancro.
Gli effetti nocivi del fruttosio in eccesso
Mangiare una grande quantità di fruttosio attraverso gli zuccheri aggiunti può:
• Far sì che il fegato sintetizzi grassi che sono esportati come colesterolo VLDL (con particelle a bassissima densità, quindi “cattivo”). Questo conduce a dislipidemia (elevata quantità di trigliceridi e colesterolo nel sangue), alla formazione di grasso intorno agli organi e, in definitiva, alle malattie cardiache (Leggi qui gli studi 1, 2).
• Aumentare i livelli ematici di acido urico, che porta alla gotta e a pressione sanguigna alta (Leggi qui gli studi 1, 2).
• Causare l’accumulo di grasso nel fegato, che potrebbe condurre alla steatosi epatica non alcolica (Leggi qui gli studi 1, 2).
• Causare resistenza all’insulina, che conduce a obesità e diabete di tipo 2 (Leggi qui gli studi 1, 2).
La resistenza all’insulina porta ad un aumento di insulina e insulina come fattore di crescita (IGF – 1) in tutto il corpo, entrambi fattori collegati al cancro (Leggi qui gli studi 1, 2).
Il fruttosio non influisce sulla sazietà come il glucosio, quanto più l’assunzione di fruttosio è alta, tante più calorie si assumono (Leggi qui lo studio).
Il consumo di fruttosio in eccesso può causare resistenza alla leptina (uno degli ormoni che regolano l’appetito e il metabolismo) mandando in tilt la regolazione del grasso corporeo e contribuendo all’obesità (Leggi qui gli studi 1, 2).
Lo zucchero può creare forte dipendenza (Leggi qui lo studio).
La resistenza alla leptina, l’innalzamento dell’insulina e la dipendenza sono la ricetta per un disastroso aumento di grasso.
Gli zuccheri aggiunti sono i responsabili di obesità, cancro, malattie cardiache e diabete, per questo devi assolutamente smettere di mangiarli!
Purtroppo non tutte queste cose sono state dimostrate in studi controllati, ma l’evidenza dei fatti è molto forte. Ci auguriamo che nei prossimi anni e decenni possiamo avere un quadro più chiaro sul fruttosio e sui suoi effetti sul corpo.
Il Fruttosio da zuccheri aggiunti è dannoso, ma questo non vale per la frutta
Attenzione: tutto quello che abbiamo detto non vale per la frutta!
I frutti freschi non sono paragonabili a una confezione di fruttosio, sono alimenti “vivi” con una grande quantità di fibre e sostanze nutritive.
È difficile abusare della frutta e consumarla in quantità eccessive, e dovresti mangiarne una quantità davvero alta per raggiungere livelli nocivi di fruttosio. In generale la frutta che consumi ogni giorno è una fonte minore di fruttosio rispetto agli zuccheri aggiunti.
Quindi gli effetti nocivi del fruttosio si ritrovano in una dieta occidentale caratterizzata da un eccesso di calorie e zuccheri aggiunti. Questi effetti non riguardano gli zuccheri presenti naturalmente nella frutta e nella verdura.
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loredana 15 Marzo 2014
Grazie, finalmente ho compreso meglio la mia diffidenza sul consumo di fruttosio. Diciamo che ho avuto una buona intuizione e al mio stomaco non garbava.
Ti faccio i miei complimenti per gli articoli molto interessanti, chiari e concisi.
Ti auguro una buona serata.
Loredana
Francesca Forcella Cillo 16 Marzo 2014
Ciao Loredana,
sono felice per le tue comprensioni!
Un abbraccio caro anche a te e buona domenica!
max 17 Marzo 2014
Ma una marmellata di frutta dolcificata con succo di mela o uva va bene? Grazie.
Francesca Forcella Cillo 17 Marzo 2014
Ciao Max,
e a che ci servirebbe la marmellata?
Vitamine non ne ha, minerali neppure.
Solo zuccheri semplici che fanno a pugni con qualsiasi carboidrato usi per spalmarla (dando colite e fermentazione).
Inoltre non solo non apporta nutrimento ma stimola anche l’insulina.
Producendo tutti i problemi derivanti da questo stimolo “inutile”.
Meglio assumere carboidrati complessi e soprattutto meglio al mattino assumere cibi ricchi di energia, enzimi, vitamine, minerali,
non stupidi zuccheri senza nulla.
Quindi secondo il mio modesto parere la marmellata davvero è una scelta sbagliata.
alessandra 23 Marzo 2014
Grazie davvero tanto per le importanti informazioni che dai. C’è talmente tanta confusione in ciò che viene propinato nell’alimentazione, che arrivi a non sapere più che direzione prendere, non c’è più nulla che mangio senza rilevarne le conoscenze del prodotto, certo non ho raggiunto la perfezione e, tutto questo grazie all’angioletto Francesca Forcella Cillo.
Grazie infinite, davvero.
Alessandra
Francesca Forcella Cillo 24 Marzo 2014
Grazie delle tue parole gentili!
Siamo un buon team, così grazie anche a Raffaella per le sue ricerche e gli articoli preziosissimi.
e grazie a tutti voi lettori e ascoltatori del blog che ci aiutate a migliorare continuamente!
Buonissima giornata!
Lorenzo 30 Marzo 2014
Ciao Franky,intendi dire che una bella marmellata di castagna bio è solo bella ma non buona
Grazia 17 Novembre 2017
Salve, complimenti per l’articolo molto interessante. Soltanto una cosa non mi è chiara: a parte la resistenza alla leptina, la dipendenza, e la produzione di colesterolo cattivo e grassi a livello del fegato, in che modo l’aumento dell’insulina è collegato all’aumento di peso? Cioè lo zucchero in eccesso che si trova nel sangue viene dato lo stesso agli organi oppure l’insulina non riesce a darlo e lo trasforma in grassi?
Inoltre volevo chiedere in che modo il fruttosio potesse creare un picco glicemico e una conseguente resistenza insulinica, pur avendo un indice glicemico molto basso. Grazie
Maria Pia Festini 18 Novembre 2017
Ciao Grazia,
l’aumento dell’insulina e l’aumento del peso vanno di pari passo in quanto il fegato è costretto a processare gli zuccheri in eccesso, come hai detto in grassi ossidati che si depositano soprattutto nell’addome avvolgendo anche gli organi viscerali. Non solo, questo grasso addominale si comporta come una vera e propria ghiandola ormonale e rilascia agenti infiammanti contribuendo ad alzare il livello di infiammazione che diventa sistemica e cronica. Il fruttosio non crea una situazione di picco glicemico. Lo zucchero viene rilasciato più lentamente soprattutto quello presente nella frutta grazie alla presenza di fibre, vitamine, minerali.La sua “pericolosità” è legata al fatto che prende una via diversa dagli altri zuccheri: arriva direttamente nel fegato e nel lungo periodo contribuisce al fenomeno del cosiddetto “fegato grasso” ovvero della steatosi epatica. Un caro saluto
Grazia 17 Novembre 2017
Inoltre volevo chiedere se il picco glicemico fosse collegato anche all’invecchiamento precoce o soltanto a malattie cardiovascolari, diabete, e obesità. Magari eventuali approfondimenti sul blog su questo argomento.
Saluti
Maria Pia Festini 18 Novembre 2017
Ciao Grazia,
sì, la via dell’alto tasso di glicemia nel sangue conduce anche ad un invecchiamento precoce delle cellule in quanto un eccesso di zuccheri costringe il fegato a trasformarli in colesterolo ossidato, attaccato cioè dai radicali liberi, responsabili dell’invecchiamento. Un eccesso di zuccheri crea poi nel corpo un perenne stato infiammatorio a cui ilcorpo risponde liberando un eccesso si radicali liberi. Sul tema dell’invecchiamento precoce puoi leggere questo articolo. L’argomento del picco glicemico è molto approfondito anche all’interno del programma delle 8 settimane.Un caro saluto
http://www.energytraining.it/radicali-liberi/