Avere uno stile di vita attivo è assolutamente cruciale per mantenere il tuo corpo in salute e il tuo metabolismo flessibile e attivo.

Esattamente come il cibo, anche per il movimento ci sono tanti falsi miti da sfatare e tre punti importanti da rispettare.

Non potrei mai immaginarmi ferma!

Curo il movimento quotidiano esattamente come curo i cibi che consumo ogni giorno.

E spendere ciò che incameriamo con il cibo attraverso una regolare attività è fondamentale.

Il problema è che abbiamo la testa piena di preconcetti su questo tema, che rendono muoverci o un problema insuperabile o un’attività inefficace.

Prima obiezione: “Non ho tempo per allenarmi!”

La prima obiezione è che non abbiamo tempo!

Strano che non abbiamo mai tempo per le cose che più ci sarebbero di aiuto come cucinarci un buon cibo o fare un po’ di attività ogni giorno…

Cosa vorrà dire?

Comunque sono felice di dirti che l’esercizio fisico non deve prendere tanto tempo.

Supera quella errata convinzione che l’attività fisica per essere efficace debba essere molto lunga, anzi è vero il contrario!

In realtà, per mantenere il corpo in equilibrio e superare brillantemente la sindrome metabolica e l’insulino resistenza, occorrono non esercizi lunghi ed estenuanti ma pochi minuti di esercizi ben fatti.

L’esercizio fisico migliora subito il controllo dei livelli di zucchero nel sangue, aiutando a smuovere e bruciare i depositi di zucchero e grassi, aumentando l’energia e velocizzando il metabolismo (a patto che sia quello giusto).

Già camminare a passo veloce per trenta minuti al giorno può contribuire a diminuire i livelli di zucchero e ad alzare il colesterolo HDL, diminuendo invece i valori della pressione.

Se dovessimo allungare di troppo questa attività, rischieremmo di diminuire la massa muscolare e avvertire un senso profondo di stanchezza e questo porterebbe ad un blocco del metabolismo e ad accrescere addirittura l’insulino resistenza, peggiorando la nostra condizione.

Esercitarsi a lungo rischia di farti bruciare più calorie ma nel contempo rallenta il metabolismo e diminuisce la sensibilità insulinica.

Mentre ciò che occorre è mantenere un corpo attivo anche metabolicamente.

L’esercizio fisico è un aiuto in caso di diabete e di tiroide

L’esercizio fisico può essere un validissimo aiuto in caso di diabete e può essere fondamentale nel caso in cui la nostra tiroide sia in blocco o rallentata.

Studi sulla funzionalità tiroidea hanno dimostrato che in un individuo sano con funzionalità tiroidea normale, dopo l’esercizio fisico intenso, gli ormoni tiroidei si abbassano naturalmente (soprattutto se l’esercizio è stato effettuato in un ambiente caldo). 

E l’esercizio risulta essere un metodo efficace per preservare la salute di questa preziosa ghiandola a lungo.

Se l’esercizio fisico ha già attivato il metabolismo basale, infatti, non è richiesto l’intervento della tiroide per attivarlo forzatamente, cosa che porta nel tempo ad un suo esaurimento per extra sforzo. 

L’esercizio fisico per riattivare il metabolismo

Per riavviare il tuo metabolismo bastano 20 minuti di un esercizio fisico ben fatto per vedere dei buoni risultati.

I tre punti importanti da considerare affinché l’esercizio fisico sia efficace per ciò che riguarda il metabolismo sono:

  1. Esercitarsi a stomaco vuoto così da consentire al corpo di utilizzare, per l’allenamento, i grassi e gli zuccheri delle riserve e non ciò che introduci extra, con un effetto non molto diverso dall’effettuare un digiuno intermittente. Tiene bassi i livelli di insulina, ripristinando la sensibilità, se effettuato regolarmente. Inoltre, si elimina tutto il superfluo e si fa spazio a nuovi tessuti e nuovo materiale cellulare sano. Quindi fai il tuo esercizio a digiuno! L’ideale è mettere la sveglia venti minuti prima e farlo al mattino al risveglio
  2. Esercitarsi in modo vigoroso ed intenso non più lungo. Esercizi aerobici intensi e di resistenza, intervallati da riposo, sono l’ideale. Non c’è bisogno di attrezzi o particolari tecniche, basta fare 2 volte il giro dell’isolato a passo sostenuto o di corsa (intervallando sprint e riposo), fare tre volte 3 piani di scale in salita (sempre con sprint e riposo), fare esercizi come power yoga, pilates o a corpo libero (squat, per esempio). Ottimo poi impararli da un bravo personal trainer e convertirli in una routine quotidiana, ed esercitare più muscoli contemporaneamente. Sono molto efficaci i movimenti naturali che possano esercitare tutto il corpo, ripetuti per brevi intervalli molto intensi
  3. Curare l’heart rate variability vale a dire la variabilità del battito cardiaco che è il contrario di renderlo sempre basso a lungo. I maratoneti hanno il mito di portare il cuore a performance dove il battito diventa basso e lungo per consentire la corsa di lunga durata ma questo indebolisce il cuore ed esaurisce la forza vitale. La vera salute sta in un battito cardiaco che è ben variato, che è in grado di passare rapidamente da uno stato di intensa attività ad uno stato di riposo, senza sforzo e in brevissimo tempo (viene proprio valutata la heart rate recovery index, la velocità con cui è in grado di rallentare dopo lo sforzo). Personalmente uso questo anello, l’Oura Ring, per misurare la variabilità del battito cardiaco, ma esistono anche altri strumenti. Se ti interessa, potrò parlarne in un video futuro.

Quindi muoviti ogni giorno, inizia dalla camminata veloce, dal salire le scale, da sequenze di squat e poi dedicati sempre a camminate fuori porta nei fine settimana e vedrai risultati entusiasmanti.


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