Cosa mangi di solito?

Se sei come la maggior parte degli italiani, i tuoi pasti rispecchiano questa piramide alimentare:

In altre parole mangi molti carboidrati (pasta, pane e così via) e grassi derivanti da carne, formaggi, latte, olio, burro, insaccati e cibi in scatola.

Al terzo posto ci sono le proteine, sotto forma di carne (soprattutto maiale), derivati del latte e legumi. Infine c’è la frutta e la verdura.

Purtroppo questa alimentazione, per quanto “normale” possa sembrare, è lontanissima da ciò di cui avremmo bisogno e rende molto difficile (se non impossibile) mantenere con facilità il peso forma e vivere senza problemi di salute, al massimo della nostra energia.

Perché?

Per capirlo, vediamo uno per uno i livelli di questa piramide alimentare e il modo in cui compromettono la tua salute…

Carboidrati

I carboidrati, soprattutto quando sono raffinati e contengono glutine, predispongono a una serie di malattie e intolleranze e favoriscono l’obesità.

Infatti contengono un’elevata quantità di zuccheri che, arrivando nel sangue, stimolano il pancreas a secernere l’ormone insulina.

L’insulina interviene per abbassare il livello di zuccheri nel sangue e trasportare le sostanze nutritive alle cellule. Se l’insulina è sempre presente e in elevate quantità (come quando si consumano molti carboidrati) succede che:

  • Le cellule finiscono per essere sature di grassi, veicolati lì dall’insulina, senza mai riuscire a vuotarsi (tieni presente che i carboidrati non utilizzati come energia vengono sempre conservati come grassi nel corpo).
  • Ci sentiamo stanchi e deboli nonostante consumiamo cibo a sufficienza, perché tutto ciò che mangiamo finisce nei depositi delle cellule senza che noi riusciamo ad utilizzarlo come energia per vivere. Questi depositi di grasso diventano anche un pericoloso ricettacolo per tossine e metalli pesanti.

Invece è dimostrato che, se non ci fosse continuamente insulina nel sangue, useremmo i grassi conservati nelle cellule per ricavare energia e manterremmo il peso forma senza difficoltà.

Grassi di cattiva qualità

Grassi di cattiva qualità

La nostra alimentazione è sempre più carente di grassi di buona qualità e abbonda invece di grassi di pessima qualità, che aumentano colesterolo e trigliceridi e predispongono a carenze nutrizionali e malattie cardiache.

Quali sono i grassi di cattiva qualità?

  • Oli di produzione industriale ottenuti non da spremitura a freddo, ma con l’uso di calore e solventi chimici
  • Margarine
  • Strutto
  • Grassi idrogenati e modificati

Sempre più persone sostituiscono i grassi di origine animale (come il burro) con oli vegetali raffinati e margarine. C’è chi li identifica come prodotti light e salutari, ma in realtà il consumo di margarine e grassi vegetali idrogenati è molto rischioso.

Infatti questi grassi causano molti problemi:

  • tumori
  • obesità
  • problemi cardiaci
  • malattie di fegato e cistifellea
  • diabete e altre malattie degenerative
  • pressione alta
  • colesterolo alto

Consumare molti grassi di cattiva qualità produce anche effetti sulla mente, come confusione, debolezza, attaccamento, nervosismo o rabbia.

Proteine di cattiva qualità

La carne più consumata oggi è quella di maiale, molto pesante da digerire, ricca di grassi e spesso di veleni dovuti all’alimentazione particolarmente carica a cui sono sottoposti i maiali.

Ti ricordo che la carne di maiale la trovi in tutti gli insaccati e spesso è presente nel macinato insieme alla carne bovina.

Le carni in scatola, i wurstel, le salsicce e i prosciutti di solito contengono molti grassi e spesso nitriti che, una volta nello stomaco, possono trasformarsi in sostanze cancerogene chiamate nitrosammine.

Il livello di tossine nella carne oggi in commercio è spaventoso!

Molti animali sono ormai saturi di tossine dovute all’inquinamento e di residui di antibiotici e ormoni presenti nel loro mangime.

Tra le proteine di cattiva qualità ci sono anche il latte pastorizzato e i suoi derivati. Il processo di pastorizzazione crea molti problemi nel latte:

  • distrugge gli enzimi
  • diminuisce contenuto di vitamine
  • denatura le fragili proteine del latte
  • distrugge la vitamina B12 e vitamina B6
  • uccide i batteri benefici
  • promuove il proliferare di agenti patogeni ed è associata ad allergie, carie, coliche e problemi di crescita nei bambini, osteoporosi, artrite, malattie cardiache e cancro

Frutta e verdura della grande distribuzione

Frutta e verdura della grande distribuzione

Sebbene antiparassitari e fertilizzanti non siano messi all’interno della frutta, riescono comunque a farsi strada nell’intera pianta, influenzando la sua crescita e la sua qualità.

La stessa cosa vale per la verdura, che è sempre più irrorata di pesticidi.

Particolare attenzione merita il pomodoro, l’ortaggio oggi più usato. Questa pianta per secoli è stata considerata tossica nel suo paese d’origine (il continente americano) e un suo consumo eccessivo favorisce coliti, calcoli, cisti e problemi articolari.

Il problema più grave del pomodoro è che sottrae il calcio dalle ossa. Il calcio viene tolto dalle ossa e depositato nei tessuti molli (questo processo si chiama “calcificazione dei tessuti molli”).

A questo sono legati i problemi di:

  • articolazioni
  • reni
  • sangue
  • lupus eritematoso
  • malattie degenerative e auto-immuni
  • calcoli renali
  • depositi di calcio nelle arterie

Questa è a grandi linee la piramide alimentare che oggi compromette la nostra salute.

Nel prossimo articolo di questa serie scoprirai la giusta piramide alimentare per vivere sani, in forma e pieni di energia (è più semplice di quanto sembri).

Ti auguro tutto il meglio,

Francesca Forcella Cillo