Lo sai che le basse temperature possono migliorare la tua salute e far ripartire il metabolismo?
È incredibile ma è così.
Scopriamo come l’esposizione al freddo aiuta a regolarizzare i livelli di grasso corporeo e favorisce il ripristino del peso forma.
Per capirlo, dobbiamo approfondire il concetto di termogenesi fredda.
La termogenesi fredda
Se esponiamo il nostro corpo a basse temperature, il corpo è costretto ad impiegare molta energia per riportarlo al caldo.
Più è esposto al freddo e più lavora e spinge al massimo il suo metabolismo interno per ripristinare l’omeostasi interna, bruciando calorie per produrre calore, e questo a sua volta stimola il metabolismo.
Gli ormoni coinvolti nella produzione del calore sono gli stessi che accelerano il metabolismo e bruciano i grassi: epinefrina, norepinefrina e ormoni tiroidei.
Inoltre la termogenesi a freddo stimola anche la conversione del tessuto adiposo, producendo il passaggio da tessuto adiposo bianco (e quindi molto infiammatorio perché poco vascolarizzato, e ricco invece di citochine infiammatorie) in tessuto adiposo scuro che è più ricco di ferro, vascolarizzato e privo di infiammazione.
Questo grasso scuro è molto più efficace per tenere il corpo al caldo e quindi l’esposizione al freddo lo stimola e, cosa non da poco, è molto più facile da bruciare attraverso uno stile di vita sano che ti renda metabolicamente flessibile, che significa consumare proteine, vegetali e grassi ed effettuare un sano digiuno intermittente.
Modificando il grasso da bianco a scuro, lo rende più facile da smaltire e diminuisce l’infiammazione, riducendo anche la frequenza cardiaca.
Benefici della termogenesi
La termogenesi è chiamata anche crioterapia e migliora il benessere generale ed emotivo, aumentando l’energia e la felicità.
Molti scienziati ne stanno sperimentando gli effetti benefici sul cervello (ripristinando le connessioni neuronali interrotte e la funzionalità delle sinapsi danneggiate da invecchiamento e degenerazione cerebrale).
La termogenesi migliora anche la risposta immunitaria, diminuendo l’infiammazione e favorendo una guarigione più veloce, grazie al rilascio della noradrenalina e delle cellule killer naturali ed i livelli circolanti delle interleuchine 6.
La terapia del freddo migliora anche il sonno e la sua qualità: bastano 3 minuti perché l’effetto sia sentito in modo oggettivo.
Inoltre favorisce il recupero dopo uno sforzo fisico perché, favorendo la vasocostrizione:
- restringe arterie e vasi
- riduce il flusso sanguigno nei muscoli affaticati
- mitiga la creazione di gonfiori post sforzo
Come si può sperimentare?
Docce calde/fredde e immersione nel ghiaccio sono i metodi più facilmente usati: le docce sono facilissime da realizzare e, se effettuate con regolarità, portano interessanti risultati.
Sempre a digiuno o dopo l’allenamento, si può fare la doccia alternando 10 secondi di doccia calda a 20 secondi di doccia fredda per 5/10 volte di seguito, fino ad arrivare ad un minuto di esposizione continua al flusso freddo.
Questo accorgimento riesce a far ottenere risultati davvero dirompenti nella riattivazione del metabolismo.
Gli studi del neurochirurgo esperto di Paleo Jack Kruse e le ricerche di Wim Hof hanno contribuito a rendere sempre più famosa e sperimentata questa tecnica.
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Elena 11 Ottobre 2021
Ciao Francesca , io che soffro di sinusite e raffreddori frequenti mi sa che non posso praticare questo tipo di terapia in inverno . Ho provato ad abbassare la temperatura dell’acqua come spiegato da te . In estate l’ho fatta ma ora non c’è la faccio se fredda non resisto . Consiglio ?
Maria Pia Festini 13 Ottobre 2021
Ciao Elena,
prova solo per qualche secondo e poi passi subito all’acqua calda, poi di nuovo fredda, non gelida. Alterni così, pian piano fino a che non ti abitui. Un caro saluto