Sei anche tu convinto che ingrassi per colpa delle calorie e lotti per ridurle stando continuamente a dieta con grandi sacrifici?

Oppure, se non vedi risultati, ti sfianchi in palestra o credi infine che sia una questione di volontà che a te manca?

Queste teorie, te ne sarai accorto, ti stanno portando fuori strada in un vicolo cieco, ma la bella notizia è che una soluzione c’è, se solo spostiamo il focus sulla vera origine del problema: ingrassare è una questione di ormoni.

In questo articolo di spiego il perché.

Ecco l’indice dell’articolo:

Conosci i 4 ormoni responsabili del tuo sovrappeso?

Ciò che nessuno ti dice è che la causa, l’origine del sovrappeso, sta nella biochimica interna, un meccanismo preciso come un orologio svizzero, ma che ad un certo punto si inceppa e diventa disfunzionale.

I protagonisti sono gli ormoni, molecole che trasmettono messaggi ad una cellula bersaglio.

Vediamo insieme, in sintesi, quali sono i quattro principali coinvolti e responsabili di quei chili in più che non riesci a mollare.

La quantità di calorie ingerite attraverso il cibo e bruciate è regolata da loro: sono gli ormoni che ti avvertono che è ora di mangiare facendoti venire fame; sono sempre loro che ti dicono quando è ora di smetterla.

Di conseguenza, anche l’accumulo di grasso è soggetto al loro equilibrio o squilibrio.

I principali ormoni che svolgono un ruolo attivo, sono la leptina, la grelina, il cortisolo e l’insulina.

Sono così interconnessi l’uno con l’altro che, se se ne scompensa uno, trascina con sé tutti gli altri.

Chi è in forte sovrappeso o chi soffre di obesità, lo è perché mangia troppo, ma non per ingordigia, semplicemente perché il suo meccanismo ormonale è saltato e il proprio senso della fame è ormai fuori controllo.

I quattro ormoni di cui sopra, sono a vario titolo coinvolti nella regolazione dell’appetito ed hanno un legame diretto o indiretto con i livelli di sazietà.

Come funziona il senso della fame

Come funziona il senso della fame

Studi più recenti hanno individuato che esistono centri della “fame” all’interno del cervello che stimolano l’appetito e centri della sazietà che stimolano il senso di soddisfazione.

I centri della fame sono posizionati nelle zone laterali dell’ipotalamo e i centri della sazietà nelle zone interne e intermedie.

Leptina, l’ormone della sazietà

Fu solo nel 1994, però, che si scoprì che il “fattore di sazietà” prodotto dalle cellule adipose era un vero ormone che venne chiamato leptina.

È prodotta, oltre che dal tessuto adiposo, anche dai muscoli e dalla mucosa gastrica.

La leptina è l’ormone che controlla, o meglio che dovrebbe controllare, i nostri depositi adiposi.

Se le nostre riserve di grasso sono troppo alte, la leptina invia il segnale al cervello che si è sazi; se invece sono troppo basse, il messaggio è il contrario: ritardare il senso di sazietà.

Leptino resistenza, quando il meccanismo si inceppa

Spesso, però, il meccanismo si inceppa anche a causa di alti livelli di insulina che fungono da inibitori dell’ormone della sazietà.

Se questo ormone è inibito, continuerai ad avere fame anche quando sarai sazio.

Questo è il problema!

Diventi “resistente” a questo ormone, cioè il cervello non riesce a registrare la presenza di valori alti di leptina e quindi non fa cessare la fame.

Nei soggetti obesi, i livelli di insulina e di leptina a digiuno sono più alti, ad indicare una condizione di resistenza ad entrambi questi ormoni.

Gli ormoni ci sono, ma l’organismo non li rileva più; il segnale di sazietà non giunge ed è per questo che continui a mangiare più del dovuto e ad ingrassare.

L’altro ormone che influenza fame e sazietà è la grelina.

Grelina, l’ormone che regola l’appetito

È un ormone scoperto soprattutto per le sue funzioni sull’ormone della crescita ma studi più approfonditi hanno dimostrato che influenza i neuroni sia dell’appetito che della sazietà.

La maggiore secrezione di grelina viene prodotta dallo stomaco, sintetizzata al suo interno e secreta dalle cellule endocrine del fondo gastrico.

Ed è per questo che in tutte le operazioni di bendaggio gastrico o riduzione della superficie dello stomaco, la soppressione della fame e il dimagrimento sono fortemente legati alla riduzione della secrezione di grelina.

Esiste una forte correlazione tra i livelli di leptina e quelli di grelina e, se è fuori controllo l’uno, ne patisce anche l’altro.

Si è visto che la grelina è bassa nei soggetti obesi e va aumentando via via che la perdita di peso si intensifica; negli anoressici invece il livello di grelina è alto.

Anche il pancreas e l’intestino tenue secernono una piccola quantità di grelina.

C’è un altro ormone che spesso sottovalutiamo e che non prendiamo mai in considerazione quando ci interroghiamo sul perché l’ago della bilancia è fermo o, peggio, continua a salire nonostante gli sforzi: il cortisolo.

Il cortisolo e lo stress

Il cortisolo e lo stress

Perché il cortisolo, l’ormone dello stress, ci rende affamati?

Il cortisolo è l’ormone dello stress: più conduciamo una vita stressata, più cortisolo abbiamo in circolo.

Una volta in circolo, questo ormone aumenta notevolmente la disponibilità di glucosio.

Livelli di cortisolo e glucosio che rimangono elevati per molto tempo, provocano l’aumento della glicemia e il conseguente rilascio di insulina.

Più insulina, meno leptina

Sia l’insulina che il cortisolo svolgono un ruolo essenziale nel metabolismo dei carboidrati: una stimolazione prolungata del cortisolo fa salire i livelli di glucosio e, di conseguenza, anche quelli di insulina.

Col tempo insorge anche linsulino resistenza, principalmente a livello del fegato e dei muscoli scheletrici e la conseguente leptino resistenza, con un cortisolo sempre alto, soprattutto di sera, scatenando la terribile fame serale/notturna.

Ecco spiegato perché si ingrassa quando si è stressati, nonostante lo stress non contenga né calorie né carboidrati.

È un circolo vizioso da cui sembra impossibile uscire.

Stress e sonno

Leptina, grelina, cortisolo seguono un ritmo quotidiano e sono alterati dai disturbi del sonno.

Quindi agire sul sonno e sul ripristino di normali ritmi circadiani è fondamentale e prioritario anche per tenere a bada e riportare in equilibrio il senso di sazietà e riportare indietro l’ago della bilancia.

Ecco cosa puoi fare.

Impara a bilanciare gli ormoni, non le calorie

Impara a bilanciare gli ormoni, non le calorie

Il punto quindi non è capire come bilanciare le calorie, ma come bilanciare gli ormoni.

Fondamentale è comprendere come:

  • ridurre l’insulina
  • gestire al meglio lo stress
  • dormire bene
  • ascoltare i segnali della leptina

Tutte cose che si possono ottenere grazie al capovolgimento delle abitudini a tavola e alla sospensione temporanea di zuccheri e carboidrati.

Non c’è altra strada per riportare le nostre cellule ad ascoltare nuovamente gli ormoni.

Certo, ridurre lo stress e modificare i ritmi di vita è difficile, ma è di vitale importanza in un progetto di successo per la riduzione del peso corporeo.

Inizia con:

Queste tre semplici azioni quotidiane possono portarti a risolvere in un sol colpo tutti i problemi di peso, metabolismo e stress che ti affliggono da tanto.

Tre azioni che sono i pilastri fondamentali del nostro metodo e approccio alla chetogenica nutrizionale, che puoi scoprire iscrivendoti all’Online Program

Leggi anche:

Controlla l’insulina e tornerai in forma

Stress: cos’è davvero e come liberartene

I 4 segreti del sonno felice