Ogni autentico insegnamento spirituale ha un obiettivo ben preciso, ovvero aiutarti a fare esperienza diretta di ciò che sei veramente e realizzare il tuo pieno potenziale.
Questa è la vetta di ogni tradizione spirituale e viene chiamata Illuminazione, Risveglio, Gnosi o Incontro con il Divino.
Infatti questi insegnamenti in origine sono spesso stati creati dai grandi maestri del passato, che avevano realizzato pienamente questa esperienza e provavano a condividerla a parole per aiutare gli altri a realizzarla a loro volta.
Per questo motivo, ogni autentico insegnamento spirituale è un tesoro prezioso, eppure allo stesso tempo è falso e adesso vediamo perché.
IL DITO CHE INDICA LA LUNA
L’Illuminazione spirituale non è qualcosa da comprendere intellettualmente, è un’esperienza diretta da realizzare.
Infatti gli insegnamenti spirituali sono come un dito che ti indica la luna: sono fondamentali per farti capire cosa devi vedere, però non sono veramente ciò che ti stanno indicando.
Questi insegnamenti provano con compassione a indicarti ciò che sei veramente e a descriverlo a parole, pur sapendo che il risultato finale non potrà mai essere espresso a parole perché è un’esperienza non concettuale (al di là del nostro modo ordinario di pensare).
Così prendono forma descrizioni anche molto complesse dell’Illuminazione: ciò che si sperimenta in quel momento, la nostra vera natura, il qui ed ora, lo spazio tra i pensieri, la luminosità, gli effetti speciali.
Eppure, come ho già detto, queste descrizioni sono come il dito che indica la luna e non sono veramente ciò che ti stanno indicando, ma mettono in parole solo delle piccole sfumature di ciò che è veramente l’Illuminazione.
Per questo, quando sperimenti ciò che sei veramente, ti rendi conto che non è come ti è stato raccontato, ma è qualcosa di molto più grande e più semplice.
È proprio la sua semplicità che rende complesso mettere a parole questa esperienza.
LA BUFALA DELLA SPIRITUALITÀ
Visto che spesso gli autentici insegnamenti spirituali sono stati creati da persone che avevano realizzato ciò che erano veramente, questo significa che questi maestri avevano esperienza diretta di ciò che stavano descrivendo.
Di conseguenza sapevano che non avrebbero mai potuto mettere a parole la loro esperienza e che ciò che stavano insegnando non era pienamente la verità, eppure era l’unico modo con cui potevano provare ad aiutare le altre persone.
Per questo ogni insegnamento spirituale in realtà è falso: quando comprendi la vera essenza della spiritualità, ti rendi conto che è tutta una bufala gigantesca.
Eppure per riuscire a comprendere questo e a fare esperienza del risultato finale, devi per forza prima immergerti negli insegnamenti come se fossero reali.
Ed è un bene prezioso che esistano, altrimenti non sarebbe possibile realizzarti pienamente in quanto essere umano.
Invece il problema nasce quando ci dimentichiamo di dover guardare la luna e ci ossessioniamo solo sul capire come è fatto il dito che la indica: come è tenuta l’unghia, se è coperto da un guanto, di che colore è lo smalto, ogni quante volte si alza, se è perfettamente dritto o leggermente piegato, se lo fa nel modo giusto o sbagliato, quale è la storia di quel dito, cosa dovrebbe fare quel dito per indicare la luna.
Eppure la verità è che nessuna di queste riflessioni è rilevante allo scopo di guardare la luna, ma nella maggior parte dei casi lasciano solo spazio a distrazione e a riflessioni mentali su un qualcosa che in realtà è molto più semplice.
Finché sei troppo concentrato sul guardare con precisione come è fatto il dito e cerchi di imitarlo perfettamente, perdi di vista la luna che ti sta indicando, ovvero il senso più profondo di quell’insegnamento: l’esperienza diretta della vera natura di tutte le cose.
Quindi finisci per concentrarti solo sulla forma dell’insegnamento, ripeterlo a macchinetta senza sapere cosa stai dicendo, pensare che sia l’unico vero insegnamento e gli altri sono sbagliati, sforzarti di replicarlo in modo identico a come ti è stato dato.
Invece quanto sarebbe diverso approcciare questi insegnamenti ricordando che sono relativi, così da poterne trarre il massimo beneficio e impegnarsi per farne esperienza diretta!
Nei commenti fammi sapere cosa ne pensi.
Un caro saluto e sii felice!