La trappola della Meditazione Guidata

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La Meditazione Guidata è una delle forme di meditazione più comuni in Occidente.

Questo approccio combina le antiche istruzioni di meditazione delle tradizioni spirituali e i moderni studi della psicologia, spesso utilizzando dei supporti tecnologici.

Non è un metodo specifico, ma qualunque tecnica di meditazione può essere praticata sotto forma di Meditazione Guidata.

Solitamente si compone di una traccia audio che puoi ascoltare in meditazione, così da essere guidato dalle istruzioni presenti nell’audio e dalla musica di sottofondo.

È un approccio molto utile all’inizio, perché ti guida in ogni passaggio della meditazione e ti aiuta a fare gli esercizi in modo corretto.

Inoltre la musica spesso presente di sottofondo ti aiuta a rilassarti e a farti trasportare dalla meditazione, così da entrare più facilmente in un’esperienza profonda.

Io stesso utilizzo molto questo metodo quando insegno meditazione e lo combino anche con specifiche frequenze sonore, selezionate per attivare determinati ormoni nel corpo in ogni fase della meditazione e aiutarti ad entrare nello stato psicofisico meditativo.

Eppure la Meditazione Guidata nasconde un grande problema che spesso viene sottovalutato, diventando una trappola che ci impedisce di andare più in profondità nella meditazione e limita la nostra crescita interiore.

Vediamo adesso insieme di cosa si tratta.

L’importanza della guida

In passato quando un maestro insegnava meditazione, solitamente dovevi andare di persona e passare diverso tempo con lui o lei.

In questo modo ricevevi tutte le istruzioni e avevi possibilità di meditare diverse volte con il maestro, così da memorizzare ogni passaggio della pratica ed essere corretto se facevi eventuali errori.

Questa procedura spesso non è più possibile oggi, perché molti maestri insegnano online e i ritmi di vita moderni rendono più difficile viaggiare per andare ad incontrare un maestro, soprattutto negli ultimi anni di pandemia.

Per questo la Meditazione Guidata è diventata un supporto fondamentale all’inizio, per continuare ad essere guidato nelle prime esperienze di meditazione anche dopo aver ricevuto le istruzioni.

Senza questo supporto e solo con le istruzioni ricevute online, sarebbe molto difficile meditare, visto che ancora non sappiamo bene cosa dobbiamo fare e non abbiamo memorizzato tutti i passaggi da seguire.

Inoltre questo approccio funziona particolarmente bene per noi occidentali, perché combina diversi metodi di visualizzazione guidata della psicologia, delle tecniche ipnotiche e della crescita personale.

La chiave della spontaneità

C’è però un aspetto fondamentale che manca alla Meditazione Guidata: la spontaneità.

Solitamente in passato dopo che avevi meditato per diverso tempo con il tuo maestro e avevi memorizzato bene la tecnica, poi tornavi a casa e continuavi a farla da solo.

Questo è fondamentale, perché la meditazione ha la funzione principale di metterti in connessione profonda con te stesso, con le tue sensazioni fisiche, con le tue emozioni, con i tuoi pensieri e con il tuo inconscio.

Di conseguenza ogni passaggio di qualsiasi tecnica di meditazione va adattato sulla tua esperienza e sulle specifiche sensazioni, emozioni e pensieri che coltivi.

Solo in questo modo puoi riuscire a ritrovare la tua parte più autentica e le tue migliori qualità, per esprimerle nel mondo.

E per fare questo ci vuole una certa spontaneità, in cui fluisci in modo naturale nella meditazione e la utilizzi come strumento per conoscere prima di tutto te stesso.

L’errore della meccanica

Questo aspetto manca completamente alla Meditazione Guidata, perché continui a seguire le istruzioni del tuo maestro costantemente e non ti discosti mai da esse.

È come un bambino che pedala su una bicicletta a rotelle, ma continua a tenere le rotelle anche quando ormai è cresciuto e non ne avrebbe più bisogno.

Finisci per pensare che meditare sia solo quello, dedicandoti a seguire le istruzioni alla lettera e perdendoti nella meccanicità del metodo, senza più spontaneità.

Invece è importante ricordare che le istruzioni di meditazione che ricevi sono solo il mezzo e non il fine, perché in realtà il fine della meditazione sei proprio tu, ovvero riconoscere ciò che sei veramente.

Se ti dedichi solo a seguire le istruzioni alla lettera, perdi il fine della meditazione e ti dimentichi che devi prima di tutto osservare la tua esperienza.

Inoltre una tecnica di meditazione è fatta per evolversi con te, ovvero cambia spontaneamente nel tempo man mano che la tua esperienza si trasforma, per aiutarti in ogni fase della tua crescita interiore.

Quindi se nel tempo continui a fare solo meditazione guidata, finirai per raggiungere un limite oltre al quale non crescerai più, perché non starai veramente ascoltando te stesso.

Per questo io utilizzo la meditazione guidata in modo diverso, trasformando la tecnica ed adattandola ad ogni fase della crescita personale e spirituale dell’individuo.

Inoltre faccio utilizzare questo approccio solo fino ad un certo punto del percorso spirituale, perché poi per continuare hai bisogno di meditare in modo più spontaneo e naturale.

Nei commenti fammi sapere cosa ne pensi.

Un caro saluto e sii felice!


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Commenti COMMENTI

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  • Daniela 7 Settembre 2022

    Vero, dopo un poco devi fare da solo; la tecnica può cambiare di giorno in giorno e sei tu a perfezionarla; anch’io mi stupisco della non validità nel tempo di una tecnica ripetuta uguale sempre; non si può; la mente spazia e lo spazio, li fuori è enorme