Lo Yoga Nidra è una delle tecniche di meditazione più diffuse oggi.
È una forma di Meditazione Guidata che induce uno stato di coscienza alterato, a metà strada tra uno stato di veglia e uno di sonno.
Solitamente chi insegna Yoga Nidra, afferma che questa tecnica è molto antica, perché ci sono riferimenti a questo termine fin dagli antichi Veda Indiani.
In realtà però questa affermazione non è corretta, perché nei Veda, nelle tradizioni esoteriche indiane e nel Buddhismo questo termine si riferiva semplicemente a uno stato psicofisico (un sinonimo della parola Samadhi o Illuminazione spirituale).
Non è mai esistito alcun metodo in passato con questo nome e non appartiene ad alcuna tradizione spirituale autentica, ma è una tecnica di meditazione moderna inventata negli anni ‘70.
Inoltre questa tecnica nasconde dei grandi pericoli per la salute mentale di chi la pratica, di cui purtroppo pochi parlano e che spesso vengono sottovalutati.
Vediamo adesso insieme quali sono questi pericoli.
Le origini dello Yoga Nidra
Partiamo dal principio: come ha origine lo Yoga Nidra?
Questa tecnica, anche se porta un nome orientale, in realtà ha origine da un movimento spirituale occidentale che porta il nome di “rilassazionismo”, incentrato sul rilassamento fisico e mentale.
Questo approccio spirituale si è evoluto tra il 19° e il 20° secolo, e fu promosso da autori e psichiatri come Annie Payson Call (autrice di “Potere attraverso il Riposo”) e Edmund Jacobson (creatore del rilassamento muscolare progressivo e del biofeedback).
Nel 1973 Dennis Boyes riprese l’approccio rilassazionista e lo associò allo Yoga, utilizzando per la prima volta il termine Yoga Nidra come un metodo di rilassamento yogico.
La sua idea fu utilizzata da Satyananda Saraswati, che fece diventare lo Yoga Nidra famoso in tutto il mondo, promuovendolo come una tecnica per diminuire lo stress e ritrovare pace interiore.
È diventato così diffuso che oggi è utilizzato anche dall’esercito americano per guarire i soldati dallo stress post traumatico.
Lo Yoga Nidra moderno
Visto che lo Yoga Nidra è un’invenzione moderna, nel tempo sono nate tante organizzazioni commerciali e marchi registrati, che hanno provato a prendersi i diritti di questa tecnica.
Gli insegnanti più famosi di queste organizzazioni sono sicuramente Satyananda, Swami Rama, Amrit Desai e Richard Miller.
Sono tutti personaggi molto controversi, infatti nel 2021 è nato anche un importante movimento di denuncia contro gli abusi e gli interessi commerciali di queste persone e delle loro organizzazioni.
Dopo questa denuncia, lo Yoga Nidra ha iniziato a diffondersi sempre di più al di fuori dei marchi registrati e delle organizzazioni ufficiali, diventando una tecnica insegnata liberamente in molte palestre di Yoga e centri olistici.
In questi ambienti purtroppo ha perso persino i pochi elementi autentici che c’erano al suo interno, che Satyananda aveva estrapolato dalla sua tradizione, diventando così un metodo ancora più superficiale e commerciale.
In conclusione purtroppo oggi possiamo dire che è una tecnica che non ha alcun fondamento nelle tradizioni spirituali antiche e ha molti aspetti controversi al suo interno.
I pericoli della dissociazione
Per fortuna nella maggior parte dei casi è solo una tecnica superficiale e non da grandi problemi, così come neanche grandi benefici.
Però nei rari casi in cui viene ancora praticata bene come veniva insegnata da Satyananda, lo Yoga Nidra diventa anche pericoloso per la salute mentale di chi lo pratica.
Questo accade perché questa tecnica cerca di innescare uno stato psicofisico alterato, senza fornire però adeguati strumenti e insegnamenti per integrare al meglio questo stato.
Quindi molte persone, quando riescono ad andare più in profondità nello Yoga Nidra e accedono allo stato psicofisico meditativo, finiscono per generare una pericolosa esperienza cognitiva di dissociazione.
Non sapendo come interpretare questa esperienza e come integrarla nella propria vita quotidiana, queste persone rischiano di sviluppare dei forti squilibri emotivi e uno stato di dissociazione continua.
Nei commenti fammi sapere cosa ne pensi.
Un caro saluto e sii felice!
Antonella 27 Settembre 2022
Buonasera, sono Antonella e ho da poco intrapreso la strada della “consapevolezza” e di risveglio ma sono alle prime armi,infatti non so nemmeno come si esercita una meditazione che dia i suoi frutti… Visto che ci credo molto e sono anche molto attenta a cosa leggo e sento allora la domanda che mi sorge spontanea è questa: perché diffondere una meditazione con controindicazioni come il rischio di sviluppare dei forti squilibri emotivi e uno stato di dissociazione continua?
Surya Cillo 28 Settembre 2022
Ciao Antonella e grazie per il messaggio!
Mi piace vedere la meditazione come una scienza e un’arte, che va praticata in modo corretto per raggiungere dei risultati ottimali e trarne beneficio.
Purtroppo spesso molte meditazioni sono incomplete (ovvero si lavora solo su alcuni aspetti e si tralasciano altri), superficiali (ovvero non ti permettono di andare in profondità nell’esperienza meditativa) o addirittura controproducenti (ovvero vengono insegnate e praticate in modo scorretto e non equilibrato).
Questo può accadere per tanti motivi (come in ogni altra disciplina): conoscenze errate, insegnamenti superficiali, percorsi incompleti, esperienze limitate e così via.
Nel video spiego la storia di questa tecnica di meditazione e come è arrivata a maturare i pericoli di cui parlo, e in questo caso sicuramente c’è anche lo zampino della confusione umana (interessi personali, desiderio di fama e di ricchezza, ecc…).
Per fortuna ci sono anche tante altre tecniche di meditazione ottimali, che ti accompagnano in un percorso completo di crescita personale e spirituale!
Un caro saluto! 🙂
Cinzia 28 Settembre 2022
Mi spiace ma non sono d ‘ accordo il metodo di Saraswati aumenta la Vitalità psicofisica attraverso immobilità e onde theta e delta ,diminuisce lo stress quindi facendoti accedere ad un riposo veramente ristoratore.l ‘ inconscio prende dalle metafore e visualizzazioni quello di cui ha bisogno .