La sessualità è un aspetto fondamentale nella vita di tutti noi ed è anche uno degli ambiti in cui c’è più confusione oggi nel mondo tra desideri repressi ed eccessiva pudicizia da un lato o serie dipendenze ed eccessiva promiscuità dall’altro, per non parlare degli infiniti discorsi di genere, orientamenti sessuali e chi più ne ha ne metta.
Proprio per questo motivo, a parte le tre grandi religioni monoteiste (Cristianesimo, Ebraismo, Islam) e gli ambienti monastici più rinunciatari, ogni autentica tradizione spirituale della storia ha sempre integrato la sessualità all’interno di un percorso di crescita interiore.
Queste pratiche vengono definite Sessualità Sacra e hanno avuto tanti nomi nella storia, per esempio nella zona Himalayana sono conosciute prevalentemente con Karmamudra.
In generale erano considerate molto avanzate e venivano insegnate molto avanti in un percorso spirituale, perché ci vuole grande maturità e consapevolezza di se stessi per poterle fare correttamente, e inoltre attivano delle energie molto forti da controllare in chi le pratica.
Probabilmente anche questo ha contribuito a far estinguere molte di queste pratiche, perché poche persone le conoscevano e arrivavano a farle, di conseguenza con il tempo si perdevano.
Una grande rivoluzione è avvenuta durante lo scorso secolo, quando diversi maestri famosi (come ad esempio Osho) hanno iniziato a insegnare la Sessualità Sacra a tutti liberamente.
Di conseguenza negli ultimi decenni c’è stato un revival delle pratiche spirituali sessuali, che stanno tornando a diffondersi nel mondo, in particolare nella corrente del Neo-Tantra che è la forma più diffusa oggi.
Questo da un lato è un bene, perché la sessualità è un tema importante dell’epoca moderna e invece purtroppo in alcuni ambienti spirituali questo argomento rimane ancora ignorato o nascosto, visto che si cerca di evitarlo o di proteggersi da esso, creando rigidità e contrazione in quest’area della vita (non a caso gli scandali sessuali e abusi da parte di maestri spirituali avvengono spesso in questi ambienti).
Eppure dall’altro lato la grande diffusione della Sessualità Sacra sta portando anche tanta confusione e superficialità negli ambienti spirituali su questo argomento, come spesso accade nel mondo della New Age.
Adesso cerchiamo insieme di fare chiarezza su questo argomento, definendo quali sono i punti veramente importanti e gli errori principali da evitare per chi si vuole approcciare al mondo della Sessualità Sacra.
Una pratica avanzata
Nel mio personale percorso di crescita interiore, che ho iniziato molto giovane essendo nato figlio di un importante maestro spirituale (Rishi Italo Cillo), ho incontrato la Sessualità Sacra in molte delle tradizioni in cui ho studiato e praticato (e che spesso sono stato autorizzato a insegnare): Dzogchen, Tantra, Nei Qi Gong, Shaktipat, Kundalini Vidya, Esoterismo, Sciamanesimo.
Ogni tradizione spirituale utilizza insegnamenti e metodi diversi per approcciare la Sessualità Sacra, però come ho detto prima hanno tutti alcuni punti in comune.
Il primo punto fondamentale che tutte le tradizioni spirituali hanno in comune quando si parla di Sessualità Sacra è che viene vista come una pratica molto avanzata di un percorso di crescita interiore.
Quasi sempre viene consigliato di approcciare queste pratiche solo dopo che si sono sviluppate determinate qualità interiori, come virtù, amore, chiarezza e consapevolezza di se stessi.
Questo perché una certa dose di maturità interiore ti permette di andare in profondità nel mondo della Sessualità Sacra, evitando di approcciarlo solo in modo superficiale e deleterio.
Quindi ci vuole una certa dose di onesta autoriflessione per chiarire con noi stessi se siamo pronti ad andare in profondità in questa parte della nostra vita e liberarci di tutte le energie represse, traumi, condizionamenti, dipendenze, attaccamenti, aspettative, ecc…
Se sentiamo che è il momento di lavorare su questa parte della nostra vita con serietà e anche divertimento (perché per fortuna sono delle pratiche anche molto belle), ma non superficialità, il primo passo fondamentale è approcciarsi a queste pratiche evitando il grande problema nella vita sessuale di tutti noi: i preconcetti.
La trappola dei preconcetti
I preconcetti sono tutte le idee che abbiamo su questo argomento: cosa è giusto o sbagliato, cosa ci piace o non ci piace, cosa vogliamo o non vogliamo, cosa l’altra persona vuole o non vuole.
Queste idee ci condizionano moltissimo nella Sessualità e ci portano nella dinamica dell’aspettativa, in cui ci aspettiamo che le cose vadano in un certo modo e che l’altra persona sia in un certo modo, e ci chiediamo cosa l’altra persona si aspetta da noi e come dovremmo essere per darle l’esperienza più bella della sua vita.
Solitamente in media l’uomo pensa di dover essere all’altezza di un divo del porno e durare dieci ore senza sosta (e ovviamente puntualmente non ci riesce proprio perché va in tensione), mentre la donna deve riuscire ad essere allo stesso tempo trasgressiva, amorevole, ingenua, passionale, sensuale, attiva, passiva e tutte queste cose allo stesso tempo.
E se pensiamo che tutte queste idee spesso sono solo nella nostra testa, e sono legate a traumi del passato e condizionamenti esterni, la sessualità così diventa veramente una follia.
Invece per approcciare la Sessualità Sacra il primo passo è provare a liberarsi di tutti questi preconcetti e aprirti all’esperienza come se non sapessi niente di questo argomento, come se stessi conoscendo il tuo corpo e il tuo erotismo per la prima volta.
Ovviamente capisci già quanto questo non è facile e perché viene considerata una pratica avanzata, anche perché ci vuole anche un partner adatto per esplorare questa esperienza in una coppia, e quindi una persona pronta e disposta a fare la stessa cosa.
L’ostacolo della fretta
L’altro ostacolo fondamentale da evitare è la fretta, perché ciò che ci frega più spesso.
Immersi nell’aspettativa di ciò che vogliamo e nei preconcetti, finiamo per essere tutto il tempo nella nostra mente mentre facciamo l’amore e questo ci rende rigidi, perché invece dovremmo essere completamente nel nostro corpo e nelle nostre sensazioni.
Questa rigidità ci porta alla fretta, perché non riusciamo a gestire questo fuoco che abbiamo dentro e vogliamo arrivare subito al dunque, al culmine del piacere, all’orgasmo.
Eppure la passione non funziona così, è più come un fuoco che non puoi accendere subito già come un incendio, ma ci vuole tempo per farlo carburare.
Inoltre gli studi sugli ormoni hanno dimostrato che arrivare subito all’orgasmo non fa altro che farci raggiungere un breve picco momentaneo e poi farci crollare con un down emotivo subito dopo.
Invece ci vuole pazienza, in origine nelle pratiche di Sessualità Sacra i praticanti si sedevano uno di fronte all’altro a meditare per giorni senza sosta, guardandosi ed esplorandosi per tempi lunghissimi, prima di fare effettivamente l’amore.
Ovviamente i nostri ritmi quotidiani non ci permettono di fare questo e non è neanche necessario, però l’insegnamento che possiamo trarre è evitare la fretta.
Datti l’opportunità di stare con le tue sensazioni, di percepire il fuoco che monta dentro di te e lasciarlo scorrere senza tensione, vivere l’esperienza a pieno così com’è, rilassando il più possibile il corpo, il respiro, la mente.
Solo così si riesce ad andare veramente in profondità e a provare delle vette di piacere e orgasmo altrimenti irraggiungibili.
Il potere della naturalezza
Evitando il più possibile i preconcetti e la fretta si può arrivare veramente molto lontano, anche senza bisogno di chissà quali altre conoscenze.
L’insegnamento più importante che ho ricevuto dalla maggior parte dei miei maestri su questo argomento è molto semplice: sii naturale.
Potrebbe sembrare il classico consiglio della nonna, eppure al suo interno c’è il vero segreto della Sessualità Sacra.
In quanto esseri umani sottovalutiamo sempre il potere della naturalezza, dell’affidarci alle cose così come sono, alle nostre sensazioni e istinti naturali, che spesso sanno meglio della nostra mente come vivere al meglio la sessualità.
Nella mia vita ho provato tanti approcci diversi: il celibato per diversi anni, relazioni monogame brevi e lunghe, relazioni poligame con più partner consenzienti, orientamenti sessuali diversi, ritenzione del seme, pratiche complesse tantriche di alchimia interna sessuale, ecc…
Oggi sono in una felicissima relazione monogama con mia moglie e madre dei miei due figli, con cui abbiamo sperimentato tante modalità diverse di relazione nel tempo e alla fine questa si è rivelata quella che funziona meglio e ci rende più felici per questa parte della nostra vita.
Ma questo è quello che funziona per noi, tu devi trovare quello che funziona per te.
E alla fine in ogni approccio che ho provato, la naturalezza si è sempre rivelata la chiave più importante per vivere ogni esperienza a pieno, insieme ad evitare i preconcetti e la fretta.
Ovviamente ci sono tante cose che si possono imparare se vuoi approfondire la Sessualità Sacra, come la ritenzione del seme per l’uomo (per evitare ancora meglio la fretta) o il dearmouring per la donna (per andare a sciogliere tensioni, traumi e condizionamenti fisici) o l’alchimia interna di coppia come il Karmamudra (per trasformare le energie sessuali), che solitamente sono gli strumenti più importanti che possiamo acquisire.
Però nella mia esperienza queste conoscenze spesso generano più problemi che altro, perché rischiano ancora di aggiungere altri preconcetti all’esperienza sessuale che invece dovrebbe esserne il più possibile priva.
Quindi possono essere molto utili se li impariamo correttamente, però la cosa veramente importante è approcciarli sempre con apertura mentale, naturalezza e assenza di preconcetti o fretta di raggiungere chissà quale risultato.
Nei commenti fammi sapere cosa ne pensi.
Un caro saluto e sii felice!
livia 26 Marzo 2023
Mi è piaciuto tutto quello che hai detto Surya. Così come la naturalezza – che non solo hai offerto come ottimo suggerimento – ma con cui hai esposto i tuoi pensieri le tue conoscenze sull’argomento. right on!
Francesca 10 Aprile 2023
Complimenti Surya per come esponi con equilibrio e chiarezza questi temi così sensibili.
Come può una donna conciliare la sua ricerca personale nella sensualità sacra nella relazione, pur essendo credente in una delle tre religioni monoteiste che nomini e che non ne prevedono la pratica?
Surya Cillo 11 Aprile 2023
Ciao Francesca, grazie per il messaggio, comprendo la richiesta.
Per prima cosa è importante sottolineare che anche riguardo le tre grandi religioni monoteiste (una delle quali è la religione di cui sei credente ed è una bellissima cosa) in realtà sappiamo poco di come fossero in origine e se queste pratiche potessero aver avuto un ruolo.
Un classico esempio è la figura della Maddalena nel Cristianesimo, che in origine era molto connessa alla sessualità sacra e nei secoli è gradualmente diminuita sempre più di importanza.
Un altro esempio è il concetto della Sacra Trinità (Padre, Figlio e Spirito Santo). In origine lo Spirito Santo era un concetto femminile come in ogni altra tradizione spirituale, simbolo della polarità maschile e femminile che da origine a tutte le cose e che è importante anche nella Sessualità Sacra. Poi nei secoli il concetto dello Spirito Santo fu reso maschile.
Questi sono solo un paio di piccoli esempi, ciò che intendo dire è che magari in origine queste pratiche ci potrebbero essere state anche in queste religioni, ma si sono semplicemente perse con il passare dei secoli, come in molte altre tradizioni spirituali.
Inoltre essendo comunque la sessualità una parte della vita e visto che nelle religioni monoteiste viene considerata un aspetto “problematico” e spesso “fonte di peccato”, anche all’interno di queste religioni imparare a viverlo in modo costruttivo e consapevole è sicuramente più utile rispetto a cercare di ignorarlo completamente (strategia che ha dimostrato non funzionare mai), e può fare solo bene.
Per questi motivi e per tanti altri la Sessualità Sacra può essere integrata anche in queste religioni, tenendo conto ovviamente della tua sensibilità e della modalità con cui senti di integrarla, risputando la tua meravigliosa fede.
Se senti di volere consigli pratici su come integrare con precisione queste pratiche nell’ambito di una religione specifica, ovviamente dovresti parlare con qualcuno esperto di questa specifica religione.
Però a mio parere non è fondamentale: quando capisci i punti fondamentali di queste pratiche, puoi integrarle perfettamente in qualunque contesto o religione, perché gli aspetti generali sono sempre gli stessi.
Il mio consiglio è sempre quello di seguire prima di tutto la tua sensibilità su questi argomenti.
Un caro saluto e auguri per il tuo percorso!