L’amore verso gli altri è un’estensione dell’amore verso noi stessi, che spesso è molto carente: scappiamo da noi stessi, non ci accettiamo per come siamo, rifiutiamo parti di noi e inseguiamo ideali esterni.
Così nella vita di tutti i giorni è facile disconnetterci dalle nostre Emozioni e ritrovarci chiusi in noi stessi, stressati dagli impegni, delusi dalle aspettative e dipendenti dal giudizio esterno.
Questo ci impedisce di fluire spontanei e relazionarci appieno con gli altri.
Ci porta ad avere paura di esprimerci, di amare, di soffrire e persino di essere felici.
Nel tempo ci ritroviamo con il Cuore chiuso, il respiro spezzato, il diaframma bloccato, il sangue poco ossigenato, il livello di cortisolo alto e il sistema simpatico che ha preso il sopravvento.
IL PRINCIPALE OSTACOLO ALL’AMORE
Come spiego nel mio programma online “La Sfida delle 4 Settimane”, la principale causa di questo è la nostra tendenza a classificare le nostre sensazioni, emozioni e pensieri in 3 categorie: positivi, negativi o indifferenti.
Consideriamo positivi quelli che ci sembrano piacevoli, negativi quelli che ci sembrano sgradevoli e indifferenti quelli che ci sembrano estranei.
Questa classificazione è così automatica e istintiva che non ne siamo neanche consapevoli, così passiamo il nostro tempo a rincorrere le esperienze che consideriamo piacevoli e scappare da quelle che consideriamo sgradevoli.
In questo modo la nostra esperienza è priva di reale libertà e la nostra felicità è costantemente condizionata da cose, persone e situazioni esterne.
Inoltre, rifiutando e reprimendo le sensazioni che non vogliamo provare, ci disconnettiamo da esse e ci chiudiamo in noi stessi.
Eppure basterebbe riflettere un istante per capire l’illusorietà di queste etichette: se una esperienza fosse intrinsecamente positiva, allora piacerebbe tutti.
Allo stesso modo se una esperienza fosse intrinsecamente negativa, allora non piacerebbe a nessuno.
Invece ognuno di noi ha i propri gusti, così non facciamo altro che rincorrere ciò che noi giudichiamo positivo e scappare da ciò che noi giudichiamo negativo, aggrappandoci alle nostre percezioni come se corrispondessero alla realtà.
IL POTERE DELL’EQUANIMITÀ
La soluzione è l’Equanimità: abbracciare pienamente allo stesso modo ogni sensazione, emozione e pensiero che attraversa la tua esperienza.
Questo non significa essere distaccati e indifferenti verso tutto ciò che ci circonda (altrimenti sarebbe più una nevrosi che una qualità), e non significa neanche cercare di vedere sempre tutto positivo.
L’Equanimità significa semplicemente accogliere tutto ciò che provi, senza etichettarlo come positivo o negativo, ma al contrario riconoscendolo per ciò che è veramente.
In questo modo puoi accorgerti che ogni sensazione, emozione e pensiero è perfetto così com’è e che la vera felicità non dipende dalle esperienze passeggere o da cose, persone e situazioni esterne.
Come puoi accrescere l’equanimità?
Dedico a questo un’intera settimana del mio programma online “La Sfida delle 4 Settimane”, attraverso la Meditazione del Cuore.
Inoltre esiste un esercizio di auto-riflessione semplice e pratico con cui puoi coltivare questa qualità in ogni momento della tua giornata.
Puoi metterlo in pratica in pochi minuti ogni qual volta provi una sensazione, emozione e/o pensiero particolarmente piacevole o sgradevole.
L’esercizio è questo:
- Se sei in un’esperienza sgradevole, chiediti: “Quali esperienze in passato non mi piacevano e oggi invece mi piacciono?”
- Se sei in un’esperienza piacevole, chiediti: “Quali esperienze in passato mi piacevano e oggi non mi piacciono più?”
In questo modo ti renderai conto di quanto il nostro giudizio è transitorio e soggettivo.
Poi se vuoi passare al livello successivo: visualizza di fronte a te una seconda esperienza che giudichi in modo opposto a quella che stai vivendo (quindi una delle due per te è positiva e l’altra per te è negativa), e allenati a prendere a cuore entrambe le esperienze allo stesso modo, andando al di là del giudizio.
Metti in pratica questo esercizio in qualsiasi momento come in un gioco, senza prenderti troppo sul serio o pretendere da te chissà quale risultato.
Puoi utilizzare gli aspetti di te che non riesci ad accettare, le emozioni che non vorresti provare, le persone che ti fanno arrabbiare, le situazioni difficili che cerchi di evitare, ecc…
Non c’è un modo giusto o sbagliato di fare questo esercizio, quindi puoi sperimentare liberamente per trovare il modo più adatto per te.
Può sembrare un esercizio semplice, ma un poco alla volta vedrai che inizierà a sorgere dentro di te l’esperienza dell’Equanimità, accompagnata da un Amore vero e incondizionato che non hai mai sperimentato prima.
Nei commenti fammi sapere cosa ne pensi.
Un caro saluto e sii felice!