Ti sei mai chiesto cosa cambia nel corpo quando consumi più bevande e cibi caldi e cotti, diminuendo quelli crudi?
Il primo effetto è che ti senti subito meglio. Nel giro di pochi giorni aumenta l’energia e diminuiscono stanchezza e gonfiore, proprio istantaneamente e tu ti dici: “Era così facile? Avrei potuto farlo prima!“
La legge del calore
Quella del calore è una legge antichissima, che si perde nella notte dei tempi, ed è uno dei pilastri di tutte le medicine antiche, la Medicina Tradizionale Cinese, l’Ayurveda, la medicina Antica Occidentale, nonché pilastro fondamentale del metodo SAUTÓN.
Questa legge si fonda sul concetto che trasformare il cibo è un processo che assomiglia ad una vera e propria cottura.
Il freddo, al contrario, impedisce ogni processo, blocca ogni meccanismo
Anche la digestione si sottomette a questa fondamentale prima legge. Tutta la fase digestiva richiede la giusta dose di calore, una temperatura di 38 gradi.
Più il cibo che consumiamo si avvicina come consistenza e temperatura a quei gradi, maggiore è il nutrimento che ne ricaviamo e minore è il dispendio energetico, che impieghiamo per digerirlo.
Perché cuocere il cibo?
Cuocere il cibo lo rende dunque, come “pre-digerito”, facilita il lavoro dei tuoi organi interni, ottimizza il risultato (cioè migliora l’assorbimento) e ti consente di risparmiare energia, che puoi così impiegare per altro (pensare, muoverti, in parole povere, vivere), senza sentire stanchezza ogni volta che mangi.
Vediamo ora quali sono i segreti per cuocere al meglio le varie categorie di alimenti.
Come cuocere al meglio le verdure
Le verdure sono fondamentali per comporre un pasto equilibrato insieme a proteine e grassi sani. Scopriamo come consumarle e come cuocerle.
Il binomio “verdure” e “cotte” in genere fa venire in mente tristi pranzi solitari consumati in letti d’ospedale eppure non c’è niente di più lontano dalla realtà.
Le vitamine che fine fanno?
È vero che i cibi crudi contengono più vitamine e minerali ma questi sono intrappolati in fibre di cellulosa che ne impediscono l’assorbimento, quindi ne puoi mangiare quanti ne vuoi ma, a meno che tu non sia un ruminante, ricaverai ben poco.
In cambio farai un pieno di fibre molto disturbanti per l’intestino, che impediscono l’assorbimento del resto del cibo, creando gonfiore e tossine.
I cibi cotti, invece, contengono meno vitamine, ma quelle che ci sono le assorbi tutte perché la cottura rompe i legami di cellulosa.
Il segreto è Imparare a cuocerle senza snaturarle o distruggerle.
Infatti, cuocere non vuol dire bollire per ore fino a che i vegetali sono spappolati e completamente inutili, ma cuocerli poco, quel tanto che basta a compiere il processo di “rottura” dei legami.
Le verdure devono essere ancora di un bel colore brillante e di consistenza croccante, in modo da conservare la maggior parte dei nutrienti.
Modalità di cottura delle verdure
Il segreto è quello di scegliere cotture semplici, in poca acqua, usare le spezie anche sulle verdure e condirle sempre a crudo con ghi, olio evo o olio di cocco.
Verdure al forno
Non consigliabile in estate, bensì in autunno e inverno, è adatta per ortaggi e radici.
È una cottura che crea un effetto caldo e secco all’interno dell’organismo, per cui meglio non ricorrervi abitualmente, ma alternare spesso con altri tipi di cotture.
Anche la temperatura va tenuta non più alta di 150-160 gradi.
Verdure stufate
È una cottura lenta e lunga, da effettuare in poca acqua e spezie. Molto adatta all’inverno, è leggera e nutriente.
In una padella con poca acqua, cuoci le verdure fino a che non si ammorbidiscono, ma senza che perdano la fragranza, copri con un coperchio in modo che il vapore resti intrappolato.
Verdure scottate
Questo tipo di cottura è adatta a foglie verdi più tenaci e ai fagiolini. È più equilibrata del vapore ed è disintossicante.
Basta preparare una pentola con acqua e un pizzico di sale, si porta a bollore per dieci minuti e poi si aggiunge la verdura, che deve restare nell’acqua bollente per pochissimi minuti. In questo modo conserverà un bel colore brillante e una consistenza croccante.
Verdure saltate
È una cottura più calda e ricca di energia. È adatta a foglie, radici e ortaggi. Va bene in tutte le stagioni ed è la più equilibrata.
Per saltare le verdure basta ungere la padella antiaderente con olio extravergine d’oliva o olio di cocco, aggiungere le spezie nell’olio appena caldo (curcuma, cumino e zenzero in polvere) e poi la verdura a pezzettini. Con l’aiuto di un cucchiaio mescolare finché non si otterrà la cottura desiderata
Verdure alla piastra
L’alta temperatura non è mai amica dei cibi, tantomeno quelle cotture che ne richiedono di altissime e che tendono a bruciacchiare parti di cibo. Un’abitudine estremamente dannosa per il nostro organismo e che non incoraggiamo.
Questo però non significa che devi rinunciare ad esempio a gratinare le verdure, basta farlo con intelligenza.
Su una piastra in ghisa rovente cuoci le verdure velocemente, senza che brucino.
I tempi di cottura potrebbero dipendere dal tipo di verdura e dallo spessore del taglio.
Verdure al vapore
Questo metodo di cottura è molto adatto alla stagione estiva.
Può essere utile per disintossicare, soprattutto nella fase di passaggio da un’alimentazione squilibrata a un’alimentazione più naturale. È una cottura che può dare, in alcuni casi, un leggero gonfiore.
In una vaporiera, porta a bollore l’acqua e riponi nel cestello dedicato la verdura fatta a dadini.
Vellutate e creme di verdure
Sono ideali d’inverno e in apertura del pasto in piccole quantità. Il segreto è non farsi prendere la mano e farne un consumo quotidiano: possono creare umidità nel corpo e favorire la comparsa di muco.
Una volta cotte le verdure (a vapore, stufate o bollite), tritale con un minipimer o frullatore. Aggiungi la cipolla soffritta, erbe aromatiche, brodo vegetale.
Altri segreti su come cuocere le verdure
Per ridurre al minimo la perdita di vitamine e sali minerali, ti svelo come cuocerle seguendo i tre criteri SAUTÓN. La cottura deve essere:
- leggera
- veloce
- gustosa
Leggera vuol dire non usare troppi grassi in cottura. Solo piccole quantità di olio extravergine di oliva, olio di cocco o di ghi.
Il segreto per avere un piatto gustoso ma leggero, è quello di aggiungere i grassi a fine cottura e consumare così un piatto a base di grassi “crudi” e poco cotti con tutti i benefici che ne derivano.
Veloce vuol dire, come abbiamo vsto, che ogni tipologia di cottura richiede poco tempo, pochi minuti.
Fanno eccezione solo le verdure stufate, la cui cottura un po’ più lunga consente alla verdura di acquistare maggiore “calore” ed “energia” diventando nel contempo più tenera.
Gustosa vuol dire che le verdure sono in grado di arricchire la tua cucina ogni giorno di un sapore ed un colore nuovo. Infinite combinazioni, infinite ricette per pasti sempre creativi.
Come cuocere le proteine: carne e pesce
Per la carne la cottura deve essere breve, giusto il tempo di renderla tenera, a basse temperature e soprattutto senza grassi (dato che ne contiene già a sufficienza).
Molto meglio aggiungere i grassi sani (gli, olio di cocco, olio extravergine di oliva) a crudo a fine cottura.
Puoi prepararla:
- in umido con acqua, spezie ed erbe aromatiche
- saltata in padella con spezie e aromi, senza acqua e con sale dall’inizio
- in brodo, con cottura più lunga, per assimilare più collagene
Evita di consumarla cruda perché c’è il rischio dei parassiti e, allo stesso modo, evita la cottura alla brace (o almeno elimina le parti bruciacchiate).
Anche il pesce va cotto a basse temperature e per poco tempo. Puoi cuocerlo:
- in padella con spezie
- al forno
- al vapore
Meglio non consumarlo crudo o fritto (soprattutto in olio di semi).
Come cuocere le uova
Le uova sono uno degli alimenti più nutrienti e ricchi di enzimi del pianeta.
Va cotto solo l’albume mentre il tuorlo va consumato crudo o solo leggermente cotto.
Puoi consumare le uova anche alla coque, avendo sempre cura di non far cuocere molto il tuorlo.
In questo modo, puoi consumare le uova anche sei volte a settimana in tutta tranquillità.
Come cuocere le proteine vegetali: i legumi
I legumi sono una proteina vegetale molto apprezzata, tuttavia possono causare alcuni fastidi.
Se sei onnivoro puoi tranquillamente fare a meno di questa fonte proteica, soprattutto se, dopo la loro assunzione, accusi gonfiore, fermentazione e gas o se soffri di qualche patologia autoimmune.
Se invece sei vegetariano o vegano, i legumi possono essere alternati insieme alle altre proteine vegetali e puoi consumarli anche 3 volte alla settimana.
L’importante è prepararli bene: occorre metterli in ammollo per 12 ore e cuocerli a lungo con molte spezie e l’aggiunta di alghe per eliminare, in parte, l’acido fitico e soprattutto ridurre l’effetto dannoso dei loro zuccheri e proteine difficili da scomporre per noi, renderli più digeribili.
Come cuocere la frutta
Anche la frutta è bene “riscaldarla” prima di consumarla ed accompagnarla sempre con grassi sani in modo da diminuire il senso di fame e gli alti e bassi di energia che può darci.
Conclusione
Cuocere gli alimenti è una delle leggi antichissime della digestione ed ha come primo effetto quello di sentirti subito meglio: con più energia, meno stanchezza e gonfiore.
Come hai visto le cotture in stile SAUTÓN sono cotture semplici e veloci, facile da applicare nella tua routine quotidiana.