La Vitamina D3 è stata oggetto di numerosi studi che ne hanno evidenziato gli enormi benefici non solo per la salute delle ossa ma anche contro altre malattie, come il cancro e, più di recente, nel trattamento dei pazienti affetti da Covid-19.
Scopriamo tutto quello che c’è da sapere su questa vitamina e perché è bene assumerla unitamente alla Vitamina K2.
Ecco l’indice dell’articolo:
- Cos’è la Vitamina D?
- Carenza di Vitamina D3: un’epidemia silenziosa
- Una vitamina, tanti benefici
- La Vitamina D3 è tossica?
- Perché è importante assumere la Vitamina D3 con la Vitamina K2?
- Tanti tipi di Vitamina K
- Funzioni e benefici della Vitamina K2
- Si può essere carenti di Vitamina K?
Cos’è la Vitamina D?
Fino a venti anni fa poco si sapeva su questa preziosa vitamina e si credeva fosse importante solo per la salute delle ossa.
Si era scoperto che curava il rachitismo, ma come?
Agli inizi degli anni settanta si scoprì che veniva metabolizzata nel fegato e nei reni ed era in grado di controllare i livelli di calcio nel sangue attraverso un’azione esplicata nell’intestino.
Fu allora che gli scienziati riclassificarono la Vitamina D come ormone.
Fondamentale fu scoprire nel 1988 da parte del dottor Michael Holick , che i recettori di questa vitamina non solo sono presenti in molti tessuti e organi, ma interagiscono con più di 200 geni.
Si scoprì così come i reni non siano l’unico organo in grado di rendere attiva la Vitamina D, ma che quando e solo se c’è un eccesso di Vitamina 25D (oltre 30ng/ml), dopo che i reni hanno compiuto il loro lavoro mantenendo stabile il calcio, verrà attivata dagli altri organi.
Ciò che sorprese i ricercatori fu che la forma di Vitamina D attivata degli organi, non entra in circolo nell’organismo, ma viene intercettata dalle cellule di quell’organo, immediatamente scomposta e utilizzata.
Una scoperta sorprendente: è l’unica sostanza di questo tipo nel corpo che ha funzioni riparatrici e di mantenimento.
Questo spiega perché la Vitamina D3 ha un ruolo fondamentale nella prevenzione delle più temibili malattie dell’era moderna.
È liposolubile e viene stoccata nell’organismo per periodi di tempo lunghi, ma solo se ne abbiamo una quantità ottimale.
Carenza di Vitamina D3: un’epidemia silenziosa
Le statistiche riguardanti la carenza di Vitamina D3 sono allarmanti, una carenza che sta compromettendo la nostra salute e quella dei nostri figli.
I medici scienziati hanno dato l’allarme più di un decennio fa a seguito del moltiplicarsi delle scoperte scientifiche che vanno tutte nella stessa direzione: la maggior parte delle persone che ha gravi malattie, ha anche una carenza di Vitamina D o l’ha avuta in precedenza.
Valori bassi di Vitamina D3 possono aumentare il rischio di diabete giovanile, cancro al seno e attacchi cardiaci.
Stanno emergendo sempre più studi che evidenziano come la Vitamina D possa fornire una protezione per un’ampia gamma di malattie, dal raffreddore fino al cancro.
La carenza coinvolge tutti: adulti, bambini, neonati.
Ci sono medici scienziati che affermano che l’azione della Vitamina D è talmente ramificata che non si riuscirà mai a conoscere la reale diffusione delle malattie, fino a che non ci si concentrerà sulla reale carenza di tale vitamina.
Il suo potenziale terapeutico è enorme e va ben oltre la prevenzione e la cura del rachitismo.
Il dottor William B. Grant, direttore del Sunlight, Nutrition and Health Research Center, in un intervento pubblicato nel 2002, stimava che il 20% dei casi di cancro al seno in Europa fossero conseguenza della carenza di Vitamina D.
Un altro medico, il dottor Cedric Garland, afferma che: “Se si risolvesse il problema della carenza di Vitamina D a livello mondiale, vedremmo una riduzione del 75% circa di tutti i tumori invasivi nel loro complesso, oltre che una riduzione analoga del cancro al colon e del cancro al seno, e probabilmente una risoluzione del 25% del cancro alle ovaie”.
Altri studi su come questa vitamina possa proteggerci dal cancro, sono ancora in corso di definizione.
Una vitamina, tanti benefici
Vitamina D3 e immunità
Tanta più vitamina è presente nel nostro corpo, tanto più sarà efficace sia la risposta immunitaria sia la capacità dell’organismo di bloccare una reazione autoimmune.
Vitamina D3 e fibromialgia
I recettori per la Vitamina D sono presenti anche sulle cellule del tessuto muscolare.
Diversi studi hanno dimostrato come, pazienti affetti da fibromialgia che presentavano una carenza di questa vitamina, presentassero una sintomatologia più accentuata.
Non solo…
È emerso anche un legame tra sindrome da fatica cronica, alterazione dell’umore, spesso associati alla fibromialgia, e carenza di Vitamina D.
Questa stimola la produzione di proteine muscolari e facilita il trasporto del calcio, un processo essenziale per una corretta contrazione dei muscoli.
Vitamina D3 e malattie reumatiche
L’azione antinfiammatoria e immunomodulante della Vitamina D è di fondamentale aiuto anche nelle malattie reumatiche.
Molti studi hanno evidenziato una importante carenza di Vitamina D in tali malattie sia in quelle di origine autoimmune (come artrite reumatoide, lupus, sclerodermia, artrite psoriasica) sia in quelle non autoimmuni (come l’osteoartrosi).
Vitamina D3 e salute delle ossa
Il ruolo principe della Vitamina D3 è quello di assicurare che il calcio sia metabolizzato nel corpo e si depositi nelle ossa ed il calcio, per essere assorbito correttamente, ha un estremo bisogno della Vitamina D.
Uno studio ha dimostrato che il massimo della densità ossea veniva raggiunto quando i livelli ematici nei pazienti raggiungevano i 40ng/ml.
La Vitamina D è un fattore protettivo in molte altre patologie: malattie cardiovascolari, diabete, malattie intestinali, del sistema nervoso.
La Vitamina D3 è tossica?
Difficile intossicarsi con la Vitamina D3.
Ciò nonostante i segnali di sovradosaggio sono silenti.
Si può avere inizialmente un elevato livello di calcio prima nelle urine, poi nel sangue.
Non si ravvisano segnali di sovradosaggio fino a che i valori non superano i 100 ng/ml nel sangue e l’intossicazione vera e propria si sviluppa solo con livelli che superano i 150 ng/ml.
La letteratura medica indica che una quantità di Vitamina D3 in eccesso pari a 10.000 UI al giorno, dovrebbe essere assunta per molti mesi prima di rivelarsi tossica.
Perché è importante assumere la Vitamina D3 con la Vitamina K2?
Abbiamo visto come la Vitamina D3 provveda ad un corretto assorbimento del calcio nel sangue, mentre per fissarlo in modo corretto all’interno delle ossa, è bene integrare anche la Vitamina K2.
Questa elimina dai tessuti molli, come ad esempio le arterie, un eventuale eccesso di calcio, convogliandolo nelle ossa evitando il formarsi di placche aterosclerotiche.
Ci sono però studi in atto che esprimono delle cautele sull’uso della K2 per coloro che sono portatori della mutazione MTHFR e per coloro che hanno il favismo.
In caso di positività alla mutazione MTHFR, assumerla solo 1 mese ogni 3 e non in modo continuativo.
Va evitata invece l’assunzione in caso di favismo, malattia caratterizzata dal deficit dell’enzima Glucosio-6-fosfato deidrogenasi (G6PD).
Conosciamo meglio questa vitamina.
Tanti tipi di Vitamina K
Scoperta nel 1929, sono molto recenti le acquisizioni in merito alla importanza della K2.
Esistono infatti varie forme di Vitamina K che vanno dalla K1 alla K5, ma solo la K1, la K2 e la K4 sono utili all’organismo umano.
Differenza tra Vitamina K1 e Vitamina K2
La differenza tra le Vitamine K1 e K2 è stata evidenziata per la prima volta nel Rotterdam Study,1 a cui ha preso parte il Dr. Schurgers.
Lui spiega: “L’abbiamo pubblicato nel 2004… Ho misurato una grande varietà di prodotti per valutare il contenuto di Vitamina K… La K1 è presente nei vegetali a foglia verde – come spinaci, kale, broccoli e cavolo.
Ma l’assorbimento della Vitamina K dal cibo è molto basso. Solo il 10% della Vitamina K, che si trova nei vegetali a foglia verde è assorbito dal corpo… E non ci sono variabili nel consumo che possono aumentare in modo significativo l’assorbimento…
Allora ho cominciato a misurare la K2. Ho scoperto che è presente nel cibo fermentato. La Vitamina K2 è prodotta dai batteri nel processo di fermentazione.
La quantità totale di Vitamina K2 nel formaggio è più bassa della K1 contenuta nei vegetali a foglia verde, ma viene quasi completamente assorbita.”
Funzioni e benefici della Vitamina K2
Lo studio Rotterdam ha inoltre scoperto che le persone che consumano più Vitamina K2 hanno minori rischi di malattie cardiovascolari, calcificazione cardiovascolare e minori probabilità di morire per malattie cardiovascolari.
La K2 inoltre:
- è essenziale nella coagulazione del sangue, contribuendo alla formazione della protrombina
- riduce dolori mestruali e sanguinamento abbondante
- è coinvolta nella mineralizzazione delle ossa
- aiuta a mantenere denti sani e gengive forti
- migliora la funzionalità del sistema nervoso
- previene il cancro alla prostata, al colon, allo stomaco
- è indispensabile per la sintesi epatica
Si può essere carenti di Vitamina K?
In realtà una vera e propria carenza è rara perché si rigenera grazie all’enzima reduttasi e viene inoltre sintetizzata dalla flora intestinale, ma quando si verifica è molto grave.
Fattori di rischio nello sviluppare una carenza di Vitamina K
Ci sono diversi fattori che se sottovalutati ci espongono nel lungo periodo al rischio di una carenza di Vitamina K:
- la menopausa nelle donne dopo i 50 anni, in cui si verifica una significativa carenza della Vitamina K2
- lunghe terapie a base di antibiotici che distruggono la flora intestinale sana
- gravi malattie intestinali (sindrome dell’intestino irritabile, permeabilità intestinale, morbo di Crohn) che impediscono al corpo di assumerla correttamente dall’intestino
- diabete
- malnutrizione
- dieta povera di nutrienti
- assunzione di farmaci per abbassare il colesterolo (statine)
- sensibilità al glutine e celiachia
Conclusione
Negli ultimi due decenni la conoscenza della Vitamina D è aumentata enormemente.
Quella che si riteneva una semplice vitamina utile per la salute delle ossa, si sta rivelando sempre più una sostanza essenziale che gioca un ruolo importantissimo in tutto il nostro organismo.
La scienza afferma che chi assume Vitamina D ha meno probabilità di morire per problemi di salute, e può allungare in modo consistente la durata della vita.
Per un migliore assorbimento del calcio è importante assumere la Vitamina D3 insieme alla Vitamina K2, ma è bene assicurarsi di non essere positivi alla mutazione MTHFR.
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Inoltre a breve avrai la possibilità di effettuare il test genetico per scoprire se sei positivo alla mutazione MTHFR.
FontI:
Dott. Paolo Giordo “Vitamina D regina del sistema immunitario” Terra Nuova Edizioni
Dott. Soram Khalsa “I poteri curativi della Vitamina D” Macro Edizioni
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