Due sono le vie attraverso cui ricaviamo energia dal cibo.
Una è quella dei carboidrati, sempre più incoraggiata dall’industria alimentare, l’altra è quella dei grassi saturi, scoraggiata dalle linee guida nutrizionali, divulgate da media ed enti governativi.
Le direttive emanate nel 2016 dal Dipartimento di Agricoltura degli Stati Uniti (USDA) consigliano agli americani di consumare grassi saturi in quantità inferiori al 10% delle calorie quotidiane, nonostante gli studi clinici effettuati a supporto di questa affermazione risalgano agli anni Cinquanta e siano stati da tempo ampiamente smentiti dalla scienza.
In questo articolo metteremo a confronto cosa realmente succede al corpo quando brucia e ricava energia dai carboidrati e cosa succede quando brucia e ricava energia dai grassi.
I mitocondri: dove si fabbrica l’energia
Per farlo abbiamo bisogno di capire come questo processo avviene. La trasformazione “alchemica” che ci permette di convertire in energia il cibo che mangiamo e l’ossigeno che è nell’aria che respiriamo, avviene nei mitocondri, milioni di organelli situati all’interno delle cellule.
Si stima che una persona adulta ne possieda 10 milioni di miliardi.
Distribuiti in maniera diversa, sono più numerosi nelle cellule degli organi che sono sottoposti ad una maggiore attività metabolica: cervello, fegato, reni, muscoli e non ultimo il cuore, dove ogni sua cellula contiene più di cinquemila mitocondri.
L’importante ruolo dei mitocondri
Non stupisce quindi l’affermazione del Dottor Joseph Mercola nel suo libro “Trasforma il grasso in energia”, secondo cui, “quando grandi quantità di mitocondri smettono di funzionare come dovrebbero, è impossibile restare in salute”.
Studi recenti sembrano infatti confermare due punti fondamentali:
- il ruolo cruciale dei mitocondri nelle disfunzioni del metabolismo che ci rendono vulnerabili alle svariate malattie croniche nonché al cancro
- il cibo che ingeriamo ogni giorno ha un effetto diretto sulla salute dei mitocondri
Meritano dunque di essere conosciuti un po’ più da vicino.
- I mitocondri sono responsabili del 90% dell’energia quotidiana che ci serve per vivere. Generano ogni giorno, attraverso il processo della respirazione cellulare, quasi 50 chili di molecole di energia, le ATP (adenosina trifosfato).
- Controllano la naturale morte delle cellule (apoptosi) affinché vengano correttamente eliminate prima che contribuiscano allo sviluppo di malattie croniche.
- Riparano danni nel DNA provenienti da fonti di radiazioni esterne.
- Producono radicali liberi. Durante il processo di sintesi delle ATP, nei mitocondri si liberano il 90% dei radicali liberi (ROS), presenti nell’organismo. Vedremo più avanti quanti, in che modo e come limitare il più possibile questa produzione.
Dato che la presenza di mitocondri nel nostro organismo cala con l’avanzare dell’età è bene mettere in atto tutte le strategie possibili per far in modo che il corretto funzionamento, la riproduzione e l’eliminazione di quelli danneggiati, sia sempre ottimale.
Qual è la via giusta per prendersi cura dei propri mitocondri?
La domanda ha una risposta molto semplice: fornire loro il miglior carburante.
Grassi o carboidrati? Due vie a confronto
Un’alimentazione ricca di carboidrati e povera di grassi stimola il corpo a produrre più radicali liberi.
I radicali liberi sono importanti al fine della nostra salute a patto che vengono prodotti nel giusto equilibrio.
Un’alimentazione a base di carboidrati crea radicali liberi in eccesso con potenziale danno ai tessuti, alle membrane cellulari, alla struttura del DNA e creando un’impennata del livello d’infiammazione, madre di tutte le malattie.
Quando, al contrario, l’organismo e in modo particolare le cellule ricavano energia dalla combustione di grassi, la produzione di radicali liberi si riduce del 30-40%.
Un modo per garantire alle cellule minore stress ossidativo e ridurre di conseguenza il livello d’infiammazione.
Un’alimentazione ricca di carboidrati e povera di grassi aumenta il livello d’infiammazione nel corpo
Oltre un eccesso di radicali liberi, l’infiammazione aumenta a seguito della perdita della sensibilità all’insulina da parte dei recettori delle cellule: è il fenomeno dell’insulino-resistenza, anticamera del diabete.
Ogni tipo di zucchero o carboidrato che ingeriamo, si trasforma attraverso il processo della glicolisi, in glucosio che crea un rapido aumento della glicemia nel sangue. Il pancreas secerne allora l’ormone dell’insulina che ristabilisce l’equilibrio, togliendo lo zucchero dal flusso sanguigno e consegnandolo alle cellule.
Quale organo si nutre di zuccheri?
Le uniche cellule che usano come carburante il glucosio sono i neuroni, le cellule della fibra bianca dei muscoli e i globuli rossi. Tutte le altre cellule ricavano energia dalla combustione dei grassi.
Come gestisce il corpo un’alimentazione basata sul 60% di carboidrati, qual è attualmente quella occidentale?
Costringe l’insulina ad un super lavoro, ma essendo un ormone pro infiammatorio, averla continuamente in circolo, significa favorire l’infiammazione sistemica e cronica.
Con un’alimentazione ricca di carboidrati e povera di grassi è difficile perdere peso
L’insulina, dopo aver consegnato il glucosio alle cellule dei muscoli e ai neuroni, per stoccare il surplus, obbliga le altre cellule a ricavare energia attraverso la glicolisi anziché attraverso i grassi e forza il fegato ad incamerare lo zucchero in eccesso.
Il fegato è costretto così a convertire il glucosio in trigliceridi e particelle di colesterolo piccole, dense e facilmente ossidabili (LDL).
Tutti gli zuccheri che non servono al corpo vengono quindi continuamente immagazzinati sotto forma di grasso visibile nella pancia, nei fianchi e nelle cosce.
Ciò impedisce la naturale capacità dell’organismo di bruciare grassi svuotando le sue riserve, nonché di perdere i chili in eccesso.
Non è solo una questione estetica: questo meccanismo ci espone al rischio di malattie cardiache, diabete, obesità, infiammazione cronica e a molto altro.
Al contrario, adottando un regime alimentare povero di carboidrati e ricco di grassi sani, il fegato è stimolato a produrre particelle di colesterolo grandi e soffici (HDL) per produrre gli acidi biliari necessari per digerirli.
I chetoni derivati dalla combustione dei grassi sani e non utilizzati non vengono immagazzinati dalle cellule con il risultato di farci ingrassare, ma espulsi attraverso le urine.
I chetoni, il carburante alternativo al glucosio
Il passaggio da una dieta che brucia zuccheri ad una dieta che brucia grassi comporta il rilascio nel sangue di chetoni o corpi chetonici. Queste molecole vengono prodotte dai mitocondri del fegato ed essendo idrosolubili, attraversano con facilità le membrane delle cellule e oltrepassano anche la barriera emato-encefalica portando nutrimento al cervello.
Il nostro organismo è una macchina chimica perfetta e i chetoni dovevano poter garantire al corpo e al cervello dell’uomo un carburante di riserva nei vari periodi di carestia che si è trovato a vivere durante tutta la sua evoluzione.
Senza chetoni nel sangue potremo sopravvivere in assenza di cibo solo un paio di settimane, mentre quando il corpo attinge energia dalla combustione di grassi, la possibilità di sopravvivenza passa a più di un mese.
Quando si parla di chetoni è bene fare una precisazione: la chetosi nutrizionale di cui stiamo discutendo non è da confondere con la chetoacidosi diabetica, seria complicazione metabolica del diabete 1.
Nella chetosi nutrizionale i chetoni:
- Svolgono un ruolo importante nel contenere l’infiammazione. Riducono le citochine proinfiammatorie ed aumentano quelle antinfiammatorie.
- Consentono di consumare meno proteine grazie alla loro somiglianza con gli aminoacidi a catena ramificata.
- Hanno una funzione protettiva sulle cellule cerebrali prevenendo malattie neurodegenerative.
- Aumentano la produzione di mitocondri nel cervello aiutando l’organismo a migliorare la sua capacità di produrre energia.
In conclusione
Nonostante sia radicata la credenza secondo cui senza carboidrati non riusciremmo a stare in piedi, in realtà non ne abbiamo un eccesivo bisogno. Non sono essenziali per il nostro organismo.
Per milioni di anni il consumo di grassi ha rappresentato il 75% della dieta dell’Homo Sapiens. Solo il 5% era costituito da carboidrati provenienti soprattutto da frutta e bacche e limitato ad un breve periodo dell’anno.
Oggigiorno grassi e carboidrati si sono scambiati di posto: consumiamo carboidrati per un 60% e grassi per un 20%. I grassi più salutari sono addirittura, lo abbiamo visto, relegati al 10% a seguito della demonizzazione perpetrata nei decenni scorsi.
L’effetto di tutto questo?
È sotto gli occhi di tutti: un aumento dell’obesità pari al 500%, casi di diabete quadruplicati, malattie cardiovascolari che hanno raggiunto un’incidenza del 40%. In poche parole, come afferma il Dottor Mercola, “stiamo assistendo al fallimento delle linee guida e al tracollo della salute pubblica”.
Fonte:
Dr. Joseph Mercola, “Trasforma il grasso in energia” My Life edizioni
Altri articoli e video correlati:
I 9 grassi sani e come usarli (video)
L’olio di cocco e i grassi sani proteggono il cervello dall’invecchiamento
La guida definitiva ai grassi sani nella dieta
GIUSTINA GIAGHEDDU 23 Gennaio 2018
davvero molto molto interessante!!!
Maria Pia Festini 23 Gennaio 2018
Grazie Giustina,
ci fa piacere che l’articolo ti sia piaciuto. Un caro saluto
Rossella 23 Gennaio 2018
L’articolo zuccheri o grassi è interessante, ma allora cosa si deve mangiare? Specialmente x chi non vuole proteine animali? E poi come facciamo a rinunciare al sapore dei carboidrati a cui siamo abituati fin dall’infanzia? E che solo al pensiero di ridurre pane pasta pizza patate viene la depressione? Un caro saluto. Rossella
Maria Pia Festini 23 Gennaio 2018
Ciao Rossella,
tutti siamo stati abituati a mangiare pasta, pane e pizza sin da bambini, ma credimi, liberarsi dalla dipendenza si può ed è più facile di quanto si creda. Oltre il “muro” dei carboidrati c’è tutto un mondo di alimenti e sapori da scoprire. Una scoperta da fare con gioia, entusiasmo ed il desiderio di migliorare la nostra salute, di provare un benessere generale che non credevamo esistesse. Basta solo provare, testare su noi stessi. Cosa mangiare? Certo un’alimentazione vegetariana è più restrittiva, ma oltre le uova, occorre orientarsi verso proteine vegetali di qualità evitando la soia e preferendo semi di chia e di canapa, semi di lino, proteine estratte dai semi di girasole e di zucca, del formaggio da latte crudo, a volte legumi, qualche cereale, e molta verdura cotta in modo leggero, grassi sani come olio di cocco, ghi, bacche e frutti di bosco. Se vuoi ti aspettiamo nel nuovo programma, dove abbiamo dedicato un ampio spazio anche a chi segue un regime vegetariano e vegano e dove Francesca potrà seguirti passo dopo passo. Un caro saluto
eugenia fraula 5 Agosto 2019
mi sono iscritta al programma ma come faccio a scricarlo?
Franca Branda 6 Agosto 2019
Ciao Eugenia,
benvenuta nel nuovo programma!
Per accedere al programma devi andare sulla homepage di Energy Training, in alto a destra clicca sul link “Area Iscritti” e accedi al programma.
Se hai difficoltà tecniche a scaricare i materiali scrivi a info@energytraining.it e ti aiuteranno a risolvere il problema.
Un caro saluto.
Nadia 27 Gennaio 2018
Avevo sentito un medico che ne parlava. Ora ne ho la conferma. Grazie
Franca Branda 29 Gennaio 2018
Ciao Nadia,
è bello sapere che anche tra i medici finalmente queste notizie iniziano ad arrivare.
Grazie per avercelo segnalato.
Un cordiale saluto.
Luigi 27 Gennaio 2018
Dalle risposte ai commenti fatti, quindi, mi sembra di capire che la carne ed il pesce sono alimenti da escludere, a parte le uova. Giusto?
Maria Pia Festini 29 Gennaio 2018
Ciao Luigi,
in realtà non è proprio così. La risposta in cui non nominavo pesce e carne, era rivolta a Rossella che è vegetariana. Rileggi bene l’articolo e se hai ancora dubbi riscrivi senza problemi. Un caro saluto
Manuela zonta 27 Gennaio 2018
Buongiorno molto interessante l articolo sto combattendo …vorrei capire se il mio metodo mi puo aiutare frutta verdura legumi pesce a guarire grazie buona giornata
Maria Pia Festini 29 Gennaio 2018
Ciao Manuela,
va bene pesce e verdure, attenzione alla frutta e ai legumi. Inserisci grassi sani come olio di cocco e ghi e fondamentale, diminuire o eliminare carboidrati. Se vuoi possiamo aiutarti e guidarti al meglio nel programma di trasformazione di 8 settimane. Un caro saluto
Carmela 27 Gennaio 2018
L’articolo appena letto è davvero strabiliante nonché dal contenuto che invita a riflettere e nello stesso tempo sensibilizza a cambiare il tipo di alimentazione. Carmela
Maria Pia Festini 29 Gennaio 2018
Ciao Carmela,
Sono contenta che tu abbia trovato l’articolo interessante e fonte di riflessione. Un caro saluto
Maria Rosa 27 Gennaio 2018
Trovo questo articolo molto chiaro ed esplicativo, anche se intuisco che nel metabolismo cellulare si articolino talmente tante concomitanze da modificare diversamente la forma nella procedura metabolica stessa.
Maria Pia Festini 29 Gennaio 2018
Ciao Maria Rosa,
nell’articolo ho cercato di riassumere processi senz’altro complessi. Se vuoi puoi approfondire leggendo il libro del Dottor Joseph Mercola: “Trasforma il grasso in energia”. Un caro saluto
valerio 27 Gennaio 2018
questovaleanche se si soffre di un leggero diabete?
Maria Pia Festini 29 Gennaio 2018
Ciao Valerio,
diminuire zuccheri e carboidrati, uscire dal picco glicemico è senz’altro salutare anche e soprattutto quando si è imboccata la via del diabete. Un caro saluto
Zaira 27 Gennaio 2018
Ciao,sarebbe bello avere un esempio di dieta ricca di grassi oppure un elenco di alimenti ricchi di grassi e come gestirli nell’arco della giornata?
Maria Pia Festini 29 Gennaio 2018
Ciao Zaira,
i grassi che noi consigliamo sono olio di cocco, ghi e olio extravergine di oliva. Alimenti grassi sono poi il salmone, da preferire selvaggio, uova, sgombro e avocado senza esagerare. In Energy Training consigliamo di iniziare la giornata con una colazione salata: proteine, verdure e grassi e un altro pasto completo a pranzo. La cena invece, preferibilmente vegetale. Eventuali spuntini nel corso della giornata. Tra olio di cocco, ghi e olio EVO, puoi consumarne un totale di 5/8 cucchiaini al giorno. Un caro saluto
Maria 18 Marzo 2022
Ho difficoltà serie a trovare salmone selvaggio, ma mi sembra corretta la vostra scelta. Io nonostante mi nutro come voi consigliate soffro spesso di infiammazione alle articolazioni oltre a mal di schiena. Forse sbaglio qualcosa?
Maria Pia Festini 21 Marzo 2022
Ciao Maria,
serve capire bene come è composta la tua routine, magari fai qualche errore senza saperlo. Fai un bel Restart di almeno 4 settimane seguendo le indicazioni che trovi qui. Un caro saluto
https://www.thesautonapproach.it/mangiare-in-restart/
Antonio Massimo 28 Gennaio 2018
Interessante articolo come del resto altri che leggo spesso. Purtroppo le diete troppo proteiche stimolano anche la prodzuone di acidi urici e nel mio caso provocano attacchi di gotta. Come trovare il giusto punto d’incontro?
Maria Pia Festini 29 Gennaio 2018
Ciao Antonio Massimo,
le proteine andrebbero consumate in una quantità pari ad un grammo per ogni chilo di peso corporeo (massa magra). Accompagnarle poi sempre con il doppio di verdure cotte in modo leggero per alcalinizzare e integrare con molti grassi sani soprattutto olio di cocco e ghi. Se hai la gotta è consigliabile diminuire l’apporto di carne rossa o eliminarla per un periodo. Un caro saluto
Paola 29 Gennaio 2018
Interessantissimo questo articolo!!!!
Veramente illuminante!!!
Lo rileggerò molto volentieri !!!!
Grazie
Maria Pia Festini 29 Gennaio 2018
Grazie Paola del tuo feedback! Continua a seguirci. Un caro saluto
Silvana 29 Gennaio 2018
Io che non ho la colecisti non ho la bile i grassi non vengono assimilati come devo fare ? Grazie per tutto quello che fate
Franca Branda 29 Gennaio 2018
Ciao Silvana,
per il tuo problema potresti valutare di assumere l’olio di cocco.
La differenza rispetto ad altri grassi è che l’olio di cocco viene digerito direttamente nel fegato al quale arriva attraverso la vena porta epatica senza la necessità della bile prodotta dalla colecisti.
Se ritieni il caso parlane prima con il tuo medico.
Potrebbe interessarti leggere questo libro “Le eccezionali proprietà curative della noce di cocco” di Bruce Fife, ed. Macro.
Nel libro troverai spiegato in dettaglio questa caratteristica dell’olio di cocco che ti permetterebbe di assumerlo e quindi di inserire grassi sani nella tua alimentazione.
Un cordiale saluto.
ALFREDO ILLIANO 24 Maggio 2018
Quando assumo olio di cocco ho dei fastidi allo stomaco(contrazioni,un pò di nausea)che durano anche per molti giorni.Potrebbe essere un’intolleranza?Lo devo eliminare?Grazie.
Maria Pia Festini 24 Maggio 2018
Ciao Alfredo,
in genere l’olio di cocco è ben tollerato, ma se hai questi sintomi, è probabile che tu non lo digerisca bene e che il tuo fegato potrebbe essere un po’ sovraccarico. Potresti provare ad alleggerire il carico di carboidrati e zuccheri attraverso il Reset ad esempio, e poi tornare ad assumere olio di cocco gradualmente. Trovi tutte le informazioni sul Reset in questi due articoli. Un caro saluto
https://www.thesautonapproach.it/spegni-infiammazione-con-reset/
https://www.thesautonapproach.it/cosa-mangiare-in-reset/
marco 29 Gennaio 2018
Grazie per questo articolo molto interessante.
Franca Branda 29 Gennaio 2018
Ciao Marco,
grazie a te di seguirci!
Siamo contenti che l’articolo sia di tuo interesse.
Un cordiale saluto.
Catia 30 Gennaio 2018
Interessante l’articolo, io sto bene da quando non mangio più carne, mangio invece il pesce soprattutto salmone, sgombro, sardine che mi piace molto e poi i legumi per le proteine e tanta verdura, pochi carboidrati.
Maria Pia Festini 30 Gennaio 2018
Ciao Catia,
i pesci che hai citato sono naturalmente ricchi di grassi sani, l’importante è consumarli di buona qualità. Non esagerare con i legumi che a causa delle pectine che contengono, sono infiammanti ed irritanti per l’intestino. L’ideale sarebbe variare aggiungendo anche uova (albume cotto e tuorlo crudo) e carne per non incorrere in carenze e non esagerare con il pesce che proviene come sappiamo, da mari sempre più inquinati. Un caro saluto
Mauro 30 Gennaio 2018
Articolo interessante, ma comunque per chi fa sport ” che sia agonistico o no” il carburante principale per l’organismo è quello fornito dai carboidrati perchè è prima assimilabile e quindi prima utilizato dall’organismo.Rimane comunque che non bisogna abbusarne soprattutto a cena; meglio un po di proteine e una bella insalata (:-
Maria Pia Festini 31 Gennaio 2018
Ciao Mauro,
in realtà dei carboidrati potrebbe tranquillamente farne a meno anche uno sportivo. Ti segnalo un articolo tutto dedicato ai migliori cibi e superfood adatti a chi pratica molto sport. Un caro saluto
Mauro 30 Gennaio 2018
Scusate, volevo solo salutare e ringraziare per le informazioni scentifiche che divulgate,
Saluti
Mauro
Maria Pia Festini 31 Gennaio 2018
Grazie Mauro,
un caro saluto anche a te da Francesca e tutto lo staff!
cecilia 2 Settembre 2018
Buongiorno, per via di una tiroidite diagnosticata ho iniziato un regime alimentare in linea con quello da voi proposto e mi trovo bene. Quando però nelle recenti ferie si è trattato di fare sport a elevato sforzo muscolare (trekking in alta quota) mi sono sentita in seria difficoltà come se mancassi proprio della “benzina”. Questo nonostante avessi aumentato la frutta e la frutta secca. In cosa devo apportare modifiche per non incorrere nuovamente in questo problema? Grazie
Maria Pia Festini 2 Settembre 2018
Ciao Cecilia,
i nutrienti da aumentare in questo caso sono le proteine, che vanno a compensare lo sforzo muscolare e i grassi sani (ghi e olio di cocco). Siamo felici che stai ottenendo buoni risultati. Un caro saluto
giuseppe 10 Gennaio 2019
ciao sono piu di un anno che seguo questa determinato stili di vita mangio la mattina yogurt greco 10 g cioccolato fondente al 85 15 g di mandorle un the verde e un infuso di zenzero curcuma e canella pranzo 200 g di carne o pesce olio di oliva verdure e tre noci sera tre uova a occhio di bue 100 g di pollo prendo 5 g di vitamina c al giorno vitamina d 10000 mila unita internazionali 30 g di proteine del siero del latte in polvere ho 40 anni peso 70 kg sto al 8% di grasso corporeo volevo sapere come aumentare altri 3 4 kg di massa cosa dovrei agiungere a questa dieta grazie
Maria Pia Festini 11 Gennaio 2019
Ciao Giuseppe,
per cercare di aumentare il peso, inserisci più spuntini e continua con un’attività fisica adeguata. Non ci occupiamo tanto di massa muscolare ma soprattutto di salute e prevenzione. La tua dieta in questo senso, ha un certo squilibrio: troppe proteine la sera: meglio spostarle al mattino evitando latticini, the, cioccolato. Un caro saluto
Carlo 7 Dicembre 2018
Da un anno e mezzo seguo una dieta povera di carboidrati. Si può fare più facilmente di quanto sembri e i benefici sono enormi e molto rapidi: più energia, niente spossatezza, niente fame nervosa, sonno migliore, non ho più avuto mal di testa, tornato in due mesi al peso forma senza esercizio fisico, regolarità intestinale, fine pancia gonfia. Ho 54 anni e non ho alcun disturbo. Mangio tutti i tipi di carne, bianca e rossa, pesce, uova, tante verdure, un po’ di frutta, un po’ di formaggio, un po’ di affettati, frutta secca, mi concedo qualcosa di dolce ogni tanto, caffè e vino. Consiglio di provare, in molti casi già dopo una o due settimane si sentono grossi benefici.
Maria Pia Festini 7 Dicembre 2018
Ciao Carlo, benvenuto sul blog!
Complimenti per i risultati raggiunti e grazie di aver voluto condividere la tua esperienza con noi. Sono certa che sarà d’ispirazione a tutti coloro che credono che eliminare i carboidrati sia un’impresa titanica. Un caro saluto
Valerio 29 Gennaio 2019
Sono perfettamente d’accordo. Da circa tre mesi seguo una dieta a bassissimo contenuto di carboidrati (niente dolci, pane, pasta, patate, legumi e frutta) e sto benissimo. Mangio carne, pesce, molte uova, tantissima verdura cruda e cotta, frutti di bosco, frutta secca a guscio, olio di cocco, avocado ogni giorno, olive, semi oleosi (zucca, girasole, …). Consiglio a tutti di approfondire l’argomento e pensarci seriamente. Solo se vi convincete che state facendo la cosa giusta troverete la determinazione per seguirla. In rete ci sono molte fonti di informazione, basta cercare.
Maria Pia Festini 29 Gennaio 2019
Ciao Valerio,
benvenuto sul blog! Grazie per aver condiviso qui la tua esperienza. Un caro saluto
Ciro 4 Febbraio 2019
Finalmente qualcuno che spiega le cose come stanno davvero
Franca Branda 5 Febbraio 2019
Ciao Ciro,
benvenuto sul blog.
Siamo felici del tuo apprezzamento.
Un cordiale saluto.
Alessandro 15 Marzo 2019
Ottima visione..tuttavia rimango molto disorientato..oggi giorno è difficile trovare conferme . Quasi tutti i Nutrizionisti, dottori, medici di famiglia, medici sportivi, dietologi, organismi come l’Istituto Superiore della Sanità continuano a parlare in modo assolutamente positivo della dieta mediterranea come unico indice di salute e di longevità..dove il 60% è carboidrato il resto diviso tra verdure frutta e proteine animali..Se i percorsi universitari , continuano a far uscire medici e nutrizionisti che poi divulgano giustamente i loro studi , che convalidano la dieta mediterranea, è difficile credere in cambi di abitudini così sostanziali nella nostra alimentazione.
E’ sufficiente anche ascoltare qualche programma televisivo dove nutrizionisti di fama non dicono certo di ridurre o eliminare pane pasta patate pizza nella proporzione del 60% quotidiano ?
Se poi ci soffermiamo nelle corsie dei supermercati e diamo uno sguardo a 360 gradi credo che ben oltre il 50% di alimentazione sia carboidrato o zucchero in genere. Il messaggio che ci viene detto non è certo quello che gran parte del nostro corpo umano può funzionare bene e anche meglio a grasso invece che a zucchero.
Nella mia ingenuità.. penso agli enormi Interessi economici in gioco, alla ricerca scientifica non imposta da qualche multinazionale, alla volontà di istruire futuri medici e nutrizionisti con nuovi cicli di studi e nuove ricerche, al fatto che il “cliente” per il settore dei farmaci non lo vedo certo in una persona sana che possa avere tutte le informazioni giuste, reali , scientificamente il più trasparenti possibili per mantenersi sano per tutta la vita.. vedo come cliente una persona malaticcia, con qualche informazione magari corretta e altre lasciate un pò così.. che consumi non per l’occasione momentanea e specifica un farmaco ma meglio se il consumo lo diventa per molti anni.
Maria Pia Festini 17 Marzo 2019
Ciao Alessandro,
tutto vero quello che dici, ma da più parti ormai si parla dei danni dell’eccesso di carboidrati e zuccheri, anche nell’ambiente medico (in Italia Berrino) iniziano ad esserci dei buoni esempi. Certo ognuno di noi deve fare un piccolo sforzo per informarsi, diventare parte attiva. Sperimentare su di sé è l’unica conferma che dovrebbe convincerci, ascoltare le risposte del nostro corpo vale molto, molto di più di qualsiasi teoria. Un caro saluto
Zinaida 9 Aprile 2019
Allora perché non fanne le campanie in tv contro eccessivo consumo di carboidrati_ potenziale killer?
Maria Pia Festini 9 Aprile 2019
Ciao Zinaida,
bella domanda! Il discorso è lungo: pensa solo che in Tv tra i maggiori sponsor vi sono varie multinazionali produttrici di pasta e prodotti dolciari. Sta comunque a noi stessi informarci, crearci un’idea, u ‘opinione libera ed indipendente e non dipendere dalle informazioni che ci arrivano dai mass media e soprattutto provare, testare su noi stessi se quello che ci viene detto corrisponde a verità o meno. Un caro saluto
Anna 24 Aprile 2019
Ciao Francesca ti seguo da tanto, sei fantastica! Voglio al più presto provare le 8 sett della tua dieta , per salute e non per dimagrire però. L’unica cosa che che mi frena un po’ è che non voglio prendere integratori in nessun tipo. Si può fare lo stesso?? Grazie Anna di Milano
Maria Pia Festini 24 Aprile 2019
Ciao Anna,
certo che puoi! Inizia e leggi bene anche la parte teorica del programma. Gli integratori sono un valido aiuto, ma l’alimentazione è il primo fondamentale passo e da sola può fare la differenza. Un caro saluto
silvio 24 Maggio 2019
Buonasera
sono d’accordo ma non so come passare a una dieta che utilizzi principalmente grassi.
grazie
Maria Pia Festini 27 Maggio 2019
Ciao Silvio,
inizia con l’eliminare zuccheri e carboidrati e consumare proteine animali e vegetali (esclusi i legumi) e grassi sani: olio di cocco e ghi. Trovi maggiori informazioni nella diretta FB di Francesca di Maggio che puoi ascoltare qui. Un caro saluto
https://www.facebook.com/FrancescaForcellaCillo/videos/1283123111844075/
Roberto SerenRoba 26 Giugno 2019
Salve,
mi chiamo Roberto Serena e sono di Venezia.
Condivido l’articolo ed ho apprezzato che qualcuno finalmente dica la verità che la medicina tradizionale ci tiene nascosta per ovvi interessi.
Seguo lo stile di vita life 120 promosso dal giornalista Adriano Panzironi, che in pratica afferma quello che avete scritto voi qui.
Posso confermare che i carboidrati fanno male e sono la prova vivente, perché da quando mi alimento solo con carne, pesce, uova, verdura e poca frutta e seguo una giusta integrazione e stile di vita, sto guarendo da patologie gravi ed invalidanti.
Dovremmo unirci in questa rivoluzione alimentare, perché ogni anno sono 350 mila i nuovi casi di tumore che derivano dagli zuccheri e carboidrati insulinici.
Roberto Serena Phone 3386769450
robertoserena1976@gmail.com
Maria Pia Festini 26 Giugno 2019
Ciao Roberto,
ormai è sempre più chiaro anche alla medicina ufficiale che un abuso di zuccheri e carboidrati alimentano patologie importanti. Grazie per aver condiviso la tua esperienza. Un caro saluto
Nadia 1 Luglio 2019
Grazie per questo articolo mi e stato molto interessaante agguingo che io ho tolto lo zucchero e farina bianca e riso dalla mia dieta da tanto tempo e nn m’ingrasso mai grazie a dio e ormai adesso nn sento il bisogno dei zuccheri .ainsi utilizio piu grassi typo olio di cocco olio d’olive, uova bio e carne del agnello, burro e tonno.
Infine spero che queto articolo vieni letto da tutti . Grazie
Maria Pia Festini 2 Luglio 2019
Ciao Nadia,
grazie del tuo feedback e di aver condiviso la tua esperienza qui. Un caro saluto
Marilena 6 Ottobre 2019
il colesterolo alto consente di consumare olio di cocco?
Maria Pia Festini 7 Ottobre 2019
Ciao Marilena,
benvenuta sul blog. A causare il colesterolo alto sono soprattutto gli zuccheri ed i grassi di cattiva qualità come spiega Francesca in questo video. Trovi molti articoli di approfondimento anche sul blog. Puoi quindi inserire l’olio di cocco nella tua routine a patto che riduci notevolmente l’apporto di zuccheri e carboidrati. Un caro saluto
https://www.thesautonapproach.it/bufala-colesterolo-alto/
Vincenzo 18 Marzo 2022
Buona serata a tutti. Io da circa 4 mesi, ho iniziato la “Dieta”, educazione alimentare, dopo aver effettuato il test delle intolleranze. Nel corso di questi 4 mesi ho conosciuto Francesca sul web e da allora non smetto di leggere i suoi articoli/consigli. Eliminando zuccheri e carboidrati e seguendo le mie intolleranze, sono passato da 87 a 69 chili. Mentre il colesterolo che prima non scendeva sotto i 270 con le statine, adesso il suo valore è 136. Ormai non torno più indietro. Saluti
Maria Pia Festini 21 Marzo 2022
Ciao Vincenzo,
grazie di aver condiviso la tua esperienza. Sarà fonte di grandi ispirazione per molti. Un caro saluto
Donatella De patre 2 Aprile 2020
Il più bell articolo di biologia che abbia mai letto su internet
Maria Pia Festini 6 Aprile 2020
Ciao Donatella,
grazie del tuo feedback! Un caro saluto